Tragedia di Ventotene: a febbraio la sentenza

20131205-203241.jpgProcesso per la morte delle due studentesse romane di 14 anni, Sara Panuccio e Francesca Colonnello a Ventotene: la sentenza arriverà il 17 febbraio prossimo. Lo ha deciso questa mattina il giudice Carla Menichetti. Le due ragazze rimasero schiacciate dalle rocce crollate a Cala Rossano. Oggi nessuno dei testimoni convocati si è presentato, la prossima udienza si terrà il 13 gennaio per un confronto tra i consulenti. Poi il 24 gennaio prevista la requisitoria del pm Nunzia D’Elia, poi altre due udienze 24 e 31 gennaio per arringhe difensive e parti civili. Quindi, salvo sorprese il 17 febbraio la sentenza nel processo che vede imputati l’attuale sindaco di ventotene Giuseppe Assenso, l’ex sindaco Vito Biondo, il tecnico del Genio civile Giuseppe Pizzuti e il geometra Bruno Romano.

Fonte: Il Messaggero, H24 Notizie

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E ora?

Latina Oggi del 2/11/13

Latina Oggi del 2/11/13

E ora come farà il sindaco di Ventotene? Chi gli darà più i soldi per gli appalti? Chi lo proteggerà? Chi verrà ad inaugurare le sue inutili quanto costose e brutte opere pubbliche? Per chi farà campagna elettorale? 

Non temete… la furbizia degli Assenzo è proverbiale!

Fonte: Facebook

 

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Ventotene: abusivi dentro

abusivismo1Un uomo è stato denunciato per violazione di sigilli. Nella giornata di giovedì i carabinieri della stazione dell’isola di Ventotene nell’ambito dei servizi di controllo sul territorio tesi ad impedire illeciti in materia edilizia hanno deferito in stato di libertà, un uomo del luogo, per violazione di sigilli. Quest’ultimo stava realizzando dei lavori edili su due manufatti già sottoposti a sequestro. I controlli in questo periodo dell’anno si fanno più intensi in quanto è proprio nella stagione invernale che sulle isole vengono eseguiti lavori di manutenzione ai fabbricati e realizzate opere edili. E spesso in questo contesto vengono eseguite opere abusive o in contrasto rispetto a quanto autorizzato.

Fonte: Latina Oggi, H24 Notizie

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Ventotene: strade su strade, toppe su toppe

Cala Rossano

Cala Rossano

Lunedì scorso, 28 ottobre, l’amministrazione comunale di Ventotene ha provveduto a mettere a disposizione del commissario straordinario per il dissesto idrogeologico della Regione Lazio la strada di via Calarossano soprastante la “ Grotta dei Passeri per l’esecuzione dei lavori inerenti la viabilità di tale tratto, lavori necessari per assicurare la pubblica incolumità e sicurezza a seguito dello sgrottamento della sottostante “Grotta dei Passeri”.
In data 4 novembre prossimo è fissata la consegna dei lavori da parte commissario straordinario dott. Vincenzo Santoro alla ditta appaltatrice dei lavori. Tale strada era già stata chiusa totalmente  al traffico veicolare con ordinanza sindacale n. 10 del 9 ottobre scorso, consentendone l’utilizzazione solo ed esclusivamente per contingenti emergenze igienico – sanitarie.
Nel contempo è stato attivato il percorso alternativo temporaneo di emergenza al fine di consentire l’esecuzione di detti lavori e garantire il raggiungimento veicolare dei fondamentali servizi, come l’elisuperficie, la stazione di servizio dei carburanti, il cimitero – servizi rilevanti anche ai fini dell’ordine pubblico –  oltre che diverse abitazioni di cittadini residenti, situati al di là della zona interessata dai lavori.
Soddisfazione espressa dal sindaco Assenso per l’attivazione, in breve tempo, del percorso alternativo temporaneo, necessario ed urgente, nonostante le ripetute opposizioni da parte di alcuni cittadini, residenti nella zona.

Fonte: H24 Notizie, H24 Notizie, Latina Oggi

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Ventotene abbandonata da tutti

20131027-230759.jpgSerrata di protesta sull’isola: «Nell’unico supermarket aperto mancano carne, surgelati, frutta, latte fresco, uova»

Le isole del Lazio rischiano di restare senza collegamenti. E senza viveri. È la denuncia che arriva da Ventotene dove, nella settimana appena conclusa, i commercianti dell’isola hanno effettuato una serrata di protesta perché i rifornimenti per i loro magazzini erano rimasti bloccati sulla terraferma a causa di ripetuti guasti e incidenti alle motonavi della Compagnia Laziomar che dovrebbero – a norma di legge – assicurare i rifornimenti e la cosiddetta «continuità territoriale», per la quale ricevono ingenti finanziamenti da Regione Lazio e Comunità Europea.

NIENTE VIVERI – Finalmente domenica mattina il traghetto è tornato nel porto romano scavato per l’imperatrice Giulia. «Passi per i turisti che non hanno potuto raggiungere Ventotene per il weekend – spiegano all’associazione di imprenditori Aviap – ma per ben due giorni la nave non ha effettuato il collegamento Formia-Porto Romano e non sono arrivati rifornimenti all’unico supermercato aperto in questo periodo sull’isola. Gli scaffali sono vuoti , siamo stati senza carne, senza surgelati, senza frutta, senza latte fresco, senza uova…». Una situazione che ha provocato la chiusura spontanea di quelle poche attività che restano aperte tutto l’anno «per protestare energicamente nei confronti della Laziomar». Il sindaco dell’isola ha emesso un’ordinanza per costringere i commercianti a riaprire sabato 26 «per fornire i generi di prima necessità».

FALLA A PRUA – La «Tetide» si è fermata nel porto di Formia giovedì 24 «perché mentre era in navigazione da Ventotene a Formia, alle 16, a 15 miglia da Formia, ha iniziato ad imbarcare acqua dal gavone di prua»: incolumi e ignari del guasto, i 40 passeggeri sono sbarcati senza danni. Poi, venerdi 25 il traghetto è stato in riparazione e non ha effettuato la doppia corsa a/r per Ventotene. Sabato 26 ottobre, la Tetide è ripartita ma ha subito un’altra avaria all’impianto di automazione trasmissione ordini. Altra corsa doppia saltata per e da Ventotene. Eppure, dopo 48 ore in cui generi alimentari di prima necessità per Ventotene sono rimasti imbarcati sul traghetto, alle 17 di sabato la Tetide ha effettuato la corsa Formia- Ponza. «Ma visto che l’unico supermercato aperto a Ventotene era è completamente sfornito di generi di prima necessità – chiedono dall’Aviap – perché la Tetide non ha effettuato la corsa Formia-Ventotene-Ponza?».

INTERRUZIONE PUBBLICO SERVIZIO – Ora i ventotenesi chiedono vengano chiarite le responsabilità del caso: è pronto un esposto alla Procura di Roma, il quarto, contro i disservizi della Laziomar «per ravvisare se esistono gli estremi di interruzione di pubblico servizio» e «per far si che Ventotene resti sempre “ l’isola di Ventotene” e non un villaggio turistico rifornito e collegato (male) solo d’estate». Quello degli operatori isolani è un grido di allarme: «Ventotene, la più bella isola del tirreno senza tema di smentita, sta….affondando!!!!! Sono oltre 2 anni che segnaliamo a tutte le autorità, nessuna esclusa, la tragica situazione dei collegamenti da e per Ventotene con la terra ferma. Senza alcun risultato. Da quando è nata la società di navigazione Laziomar le cose si sono aggravate mese per mese».

L’ACCORDO A PALAZZO CHIGI – Ventotene chiede «il rispetto dell’accordo firmato a Palazzo Ghigi il 3 novembre 2009 tra il Governo, la Regione Lazio e la Regione Campania , che prevedeva una nave di riserva, importantissima, visto che la flotta della Laziomar era già allora obsoleta e chiaramente lo diventa sempre di più con il passare degli anni». Politici locali, provinciali e regionali, onorevoli e senatori, accusano gli isolani «si sono interessati del problema solo durante le campagne elettorali, ma l’unico obbiettivo raggiunto è stato un assordante silenzio»

Fonte: Corriere della Sera, Lazio 24 News

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La Laziomar cade oramai a pezzi

20131024_tetide3Il traghetto Tetide imbarca acqua, ma raggiunge il porto di Formia senza danni. Indagine sul caso Dopo aver lasciato nel primo pomeriggio di ieri, verso le 15, il porto di Ventotene per dirigersi a Formia con un carico di una quarantina di passeggeri, la nave-traghetto Tetide della Laziomar ha cominciato ad imbarcare acqua nel gavone di prora. Il comandante della nave, accortosi della presenza di acqua in un doppiofondo chiuso di bilancianento, ha dato l’allarme segnalando poco dopo le 16 alla Capitaneria di porto di Gaeta la posizione del traghetto a circa 15 miglia dal porto di Formia. Il Tetide è stato prontamente monitorato dalla Capitaneria tramite il sistema Ais, cioè il sistema di monitoraggio delle navi superiori a 500 tonnellate che permette in tempo reale di controllare tipo di nave, rotta e velocità. Ed è riuscito comunque ad approdare regolarmente, alle 17, al porto di Formia. Incolumi, e addirittura ignari del guasto, i 40 passeggeri, sbarcati al molo Azzurra, dove era ad attenderli il comandante del porto, luogotenente Antonio Corrado. Subito dopo sono iniziate le verifiche da parte dei tecnici del sistema di sicurezza della navigazione della Capitaneria e del sommozzatore dell’Ufficio marittimo Salvatore Gonzalez. La Laziomar intanto ha diffuso un comunicato per precisare che non si tratta di una falla e che non c’è mai stato pericolo per i passeggeri del traghetto. Intanto è stata inviata a Ponza la nave Quirino in sostituzione della Tetide.

Fonte: Il Messaggero, Il Punto a mezzogiorno, Latina 24 Ore

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Strada di Cala Rossano: il Comune segna un punto

Cala Rossano

Cala Rossano

Il Comune di Ventotene non ha mollato sulla strada alternativa alla via Cala Rossano-Parata Grande che vuole realizzare e ha ottenuto ora un primo punto a proprio favore dal Consiglio di Stato. L’ente isolano ha disposto l’occupazione d’urgenza delle aree necessarie al nuovo collegamento.
Contro tale provvedimento avevano fatto ricorso Marianna Bosco e Vincenzo Santomauro, ottenendo dal Tar di Latina la sospensione degli atti impugnati. Il Comune ha fatto appello al Consiglio di Stato e, paventando una situazione dagli effetti irreversibili e irreparabili, ha ottenuto dal presidente della IV sezione, Riccardo Virgilio, lo stop all’ordinanza del Tar e il conseguente avallo all’occupazione dei terreni che era stata bloccata dai giudici amministrativi.Il prossimo 29 ottobre i giudici di Palazzo Spada dovranno esaminare il caso in udienza e decidere se accogliere l’appello, lasciando così in piedi il provvedimento di occupazione, o se respingerlo, avallando in tal modo l’operato del Tar che ha bloccato l’iniziativa per la realizzazione di una strada alternativa a Ventotene.

Fonte: H24 Notizie

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Cala Nave in sicurezza. E le fogne?

Mezzo milione di euro per mettere in sicurezza Cala Nave, a Ventotene. La Regione ha affidato l’appalto, proseguendo nelle iniziative per eliminare il rischio crolli sulle isole pontine. L’emergenza idrogeologica nell’arcipelago delle Ponziane è stata affrontata con determinazione dopo la tragedia della primavera 2010, quando proprio a Ventotene due studentesse romane, di quattordici anni, persero la vita sulla spiaggia di Cala Rossano, per il distacco di una massa rocciosa.
Il commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi urgenti prioritari, per la mitigazione del rischio idrogeologico nel Lazio, Vincenzo Santoro, ha affidato l’appalto per Cala Nave, in località Marillo, alla “Dolomiti Rocce srl”, di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, per 545.869 euro. Alla stessa società, nei giorni scorsi, il commissario ha assegnato un appalto analogo, del valore di 1,3 milioni di euro, per Frontone, a Ponza.

A questo punto sorge spontanea una domanda ? e le altre spiagge, come Parata Grande, Calabattaglia, Cala della Postina, Moggio di Terra ecc ecc ! e tutte le strade al di fuori del centro storico ( vedi muro nuovo, e dove i turisti si affacciavano per ammirare il tramonto e ancora più su ) è tutto transennato perchè non si interviene??? viene il dubbio che si vuole tenere in sicurezza l’unica spiaggia dove ci sono interessi, vedi il bar e ristorante del tecnico comunale, e dove ci sono le concessioni di ombrelloni e sdraie tutti affiliati all”onorata società”.
La fogna, costruita dalla buonanima del fratello dell’attuale sindaco quando ci si degna di sistemarla, forse quando scoppia un epidemia di qualche malattia inDESCRIVIBILE???
Perchè non facciamo una petizione pubblica per intitolare la fogna a “SALVATORE ASSENSO” IN RICORDO DELLA SUA MEMORABILE OPERA!!! GRAZIE

Fonte: Telefree

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Ventotene: incapaci anche a studiare

La scuola di Ventotene

La scuola di Ventotene

Gli studenti dell’isola di Ventotene sono penalizzati, non hanno la garanzia di un’istruzione adeguata al pari dei loro coetanei che vivono sulla terraferma. Ed infatti sono tante le famiglie che hanno deciso di sacrificarsi, di dividersi – con tutte le conseguenze del caso -, ed iscrivere i propri figli nella scuole di Formia. Ogni anno si ripete puntuale il problema degli insegnanti che accettano una cattedra sulle isole per poi presentare un certificato medico perchè «pesa» prendere il traghetto e partire per l’isola, magari per poche ore la settimana. Sono quella categoria di insegnanti che accettano l’incarico pur di vedere aumentare il proprio punteggio e risalire sempre di più la graduatoria e vedersi finalmente assegnato un posto vicino alla propria città. E si sa che le isole danno più punteggio perchè sono destinazioni «disagiate». E si sa che tanti insegnanti, anche se non tutti, utilizzano il «trucchetto» della malattia. Tutto questo però ricade sugli studenti che vengono penalizzati nell’istruzione che gli spetta, venendo a mancare la continuità.
Quest’anno il problema a Ventotene sta assumendo un carattere davvero preoccupante. Il problema non riguarda la scuola elementare dove per fortuna gli insegnanti sono dell’isola, ma la scuola materna e la media. Qui poi si verifica anche un altro disagio spesso vengono accorpati alunni della prima, della seconda e della terza media. Le multicalssi infatti penalizzano ancora di più gli studenti che non potranno mai seguire un programma adatto al loro livello di istruzione. Questo determina che la loro preparazione sarà insufficiente per affrontare le scuole superiori. Del disagio si è fatto carico anche il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, il quale pur no potendo materialmente fare nulla sta seguendo da vicino la questione con grande preoccupazione: «Noi dobbiamo fare di tutto per garantire il diritto allo studio dei nostri studenti. Spero che la situazione trovi a stretto giro una soluzione».

Fonte: Latina Oggi

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Ventotene: ennesimo intervento a Cala Nave

20131013-211428.jpgMezzo milione di euro per mettere in sicurezza Cala Nave, a Ventotene. La Regione ha affidato l’appalto, proseguendo nelle iniziative per eliminare il rischio crolli sulle isole pontine. L’emergenza idrogeologica nell’arcipelago delle Ponziane è stata affrontata con determinazione dopo la tragedia della primavera 2010, quando proprio a Ventotene due studentesse romane, di quattordici anni, persero la vita sulla spiaggia di Cala Rossano, per il distacco di una massa rocciosa.
Il commissario straordinario delegato per l’attuazione degli interventi urgenti prioritari, per la mitigazione del rischio idrogeologico nel Lazio, Vincenzo Santoro, ha affidato l’appalto per Cala Nave, in località Marillo, alla “Dolomiti Rocce srl”, di Ponte nelle Alpi, in provincia di Belluno, per 545.869 euro. Alla stessa società, nei giorni scorsi, il commissario ha assegnato un appalto analogo, del valore di 1,3 milioni di euro, per Frontone, a Ponza.

Fonte: H24 Notizie

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