Chiamati per la quinta volta a pronunciarsi sul sequestro della cosiddetta “casa rosa” i giudici hanno avallato il provvedimento voluto dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano, che all’antiquario romano Antonio Pettini ha contestato trasformazioni illecite dell’immobile rurale, a Ventotene, e di una grotta, che sarebbero state compiute violando le norme urbanistiche e i vincoli gravanti sull’isola. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell’indagato, confermando così i sigilli all’immobile. Una vicenda iniziata ad aprile 2011 e andata avanti tra un ricorso e l’altro. Quello della Suprema Corte dovrebbe ora essere il pronunciamento definitivo.
Fonte: H24Notizie