Ancora sull’antiquario e le sue case “abusive”

Poco più di un anno fa rimanemmo vittime di una spiacevole episodio a seguito della pubblicazione sul nostro sito della notizia di questo atto abusivo. Lo facemmo inquadrando il fatto in un’analisi più ampia che trattava l’opera di devastazione selvaggia di quest’isola che rappresentava una vera perla nel Tirreno e che oggi è ridotta ad un ammasso di cemento anche grazie allloa… disattenzione di uno Stato che spesso fa finta di non vedere. Il proprietario di quest’opera ci inviò delle mail apparentemente dal tono corretto ed educato ma in sostanza minaccioso in quanto lasciava intravvedere la possibilità di querelarci. Egli sosteneva di aver ottenuto tutte le autorizzazione necessarie e di avere, quindi, le carte a posto. Non ci pare ora, almeno secondo i giudici, che le cose stiano come egli volle illustrarci. Fatto sempre salvo il principio secondo il quale un cittadino fino a sentenza definitiva va ritenuto penalmente innocente, non è questo un caso in cui noi meritiamo le scuse???

Fonte: Associazione antimafia “A. Caponnetto”

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