Ventotene: una trappola per i turisti

Proteste sabato 2 giugno: l’imbarcazione Snav da 14 mila euro al giorno costretta a prendere a bordo solo parte dei passeggeri. E domenica ritardo di 2 ore

Le ottime condizioni meteo hanno regalato un week end di buon afflusso turistico alle Isole Pontine. Ma proprio il bel tempo – che di per sé rappresenterebbe una buona notizia – si è trasformato in un boomerang per gli operatori e gli abitanti dell’isola, che ancora una volta hanno fatto i conti con i disservizi dovuti all’inaffidabile servizio di trasporti da e per l’isola. A farne le spese, in primo luogo, sono stati i turisti. I tanti che avevano sperato di raggiungere il porto romano e le coste incontaminate dell’isola hanno dovuto fare i conti con la debacle della compagnia regionale Laziomar.
Mentre i collegamenti per Ponza non hanno subito particolari cambi di percorso, chi era diretto a Ventotene si è trovato, sabato, nella spiacevole condizione di non poter raggiungere l’isola. E domenica altri viaggiatori giunti a Ventotene han vista ridotta la propria permanenza sull’isola, per via di un ritardo di oltre due ore nella partenza da Formia.

TENSIONE A FORMIA – Tensione sabato 2 giugno sul molo di Formia e alle biglietterie Laziomar, quando una cinquantina di turisti sono stati respinti dalla grande nave veloce noleggiata da Laziomar per supplire alla carenza di mezzi (uno dei traghetti è da tempo fermo per guasto): «L’imbarcazione della Snav, che avrebbe una capienza di 695 passeggeri, ne ha potuti imbarcare poco più di 350 – accusano gli abitanti di Ventotene – per questioni di sicurezza». Pare che la nave -affittata da Laziomar al costo di 14 mila euro al giorno- sia stata costretta a sbarcare alcune zattere, scialuppe di salvataggio, perchè erano scadute e di conseguenza si sarebbe ridotta la sua capacità di trasporto». Di fatto, sui moli e alla biglietteria, era intervenuta perfino la Guardia di Finanza per controllare che non venisse emesso un solo biglietto in più. Inutili le proteste dei turisti.

SITI WEB INAFFIDABILI – Notizie di questo genere provocano un tam tam fra i turisti che avrà effetti devastanti per l’industria ricettiva dell’isola: come dire, «Andare a Ventotene è troppo difficile». Se poi si aggiunge l’inaffidabilità dei servizi di informazione al turista, il gioco (in negativo) è fatto. Cercare notizie, quantomeno premunirsi per organizzare il da farsi, è sempre cosa difficile quando c’è di mezzo Laziomar. Il sito internet, mezzo imprescindibile per comunicare con i passeggeri-turisti, appare drammaticamente fuori uso nella sezione che interessa tratte ed orari per le isole.
C’è però l’ennesimo messaggio laconico: «Causa manutenzione, il sistema booking non è al momento disponibile», che rende bene l’idea del rapporto con i mezzi che la modernità offre. Per capire cosa accade, per fortuna, risponde la biglietteria ventotenese, che racconta di come sia cambiato il programma in virtù di «un flusso anomalo di turisti».

ALMENO SI TORNA – Bene venga, allora, il ritardo, se questo consente ai turisti del week end di poter scegliere tra più opzioni per il rientro. Certo è che la partenza da Formia non è stata delle migliori: chi domenica pensava di salpare alle 9 e 15 ha dovuto attendere l’aliscafo delle 11 e 40. Per fortuna si può rientrare da Ventotene, domenica pomeriggio, alle 13, alle 15 e alle 18. Ormai passare una domenica sulle isole non è possibile, sempre più disagevole oltre che antieconomico ( si pensi all’odissea di un qualsiasi turista dalla Capitale). Meglio partire il sabato, ben sapendo dell’imprevedibile lotteria che si prospetta in ogni caso.

Fonte: Corriere della Sera

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