La fossa

Il Consiglio comunale approva il progetto che affosserà definitivamente l’isola

Sei contro due, questo il verdetto della votazione ieri in Consiglio comunale che ha approvato il progetto di un megatunnel che verrà scavato nel cuore dell’isola di Ventotene per “ridurre il traffico veicolare”.
I consiglieri di maggioranza Gargiulo Davide, Langella Umberto, Manzo Laura e Romano Silverio, insieme al sindaco Giuseppe Assenso e al consigliere di opposizione Sportiello Modesto hanno avuto vita facile contro gli unici due consiglieri di opposizione che timidamente hanno osato opporsi al traforo, Impagliazzo Anna e Scanni Federico. È bastato alzare un po’ la voce, dire che non se ne può fare a meno, che i turisti vogliono venire a Ventotene con la macchina, che la soprintendente ai beni archeologici Annalisa Zarattini è entusiasta del progetto et voilà… il progetto è passato. Come previsto il consigliere Pino Pepe, assessore all’ambiente, per non far torto a nessuno si è astenuto. E i Ventotenesi? Assenti ingiustificati.
E così il destino finale di Ventotene è stato deciso da sei persone, cinque amministratori capeggiati da un sindaco plurinquisito, che hanno deciso di sventrare l’isola con un buco largo sei metri e mezzo e lungo oltre 200, che costerà ai cittadini del Lazio non meno di cinque milioni di euro e che, soprattutto, sarà il colpo di grazia per l’intera economia isolana basata sul turismo. Evidentemente sotto ci devono essere interessi inconfessabili, ma facilmente immaginabili, visto che per risolvere il problema sarebbe bastato regolamentare lo sbarco indiscriminato delle auto.
Ma tant’è. Oramai Ventotene è diventata un’unica colata di cemento, l’area protetta sta per essere commissariata, le case abusive spuntano come funghi e tutti fanno quello che vogliono: sembra proprio di essere in Italia.

Fonte: TeleFree

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