Ancora sul tunnel della discordia che divide l’isola

L'ingresso del Porto Romano a Ventotene

Il progetto è stato approvato ieri dal Consiglio comunale, un voto anche dalla minoranza.

Con soli due voti contrari e un astenuto è stato approvato, durante il consiglio comunale di Ventotene di ieri mattina, il punto all’ordine del giorno riguardante il collegamento esterno al centro abitato per il porto nuovo. Un progetto ambizioso, dal costo di circa sei milioni di euro, sulla realizzazione di un mega tunnel della lunghezza di circa 300 metri che collegherà direttamente il porto nuovo con la zona del campo sportivo, che determinerà lo spostamento del traffico dal centro storico alla periferia. La nuova galleria, che sarà scavata tra il ristorante «L’Aragosta» e il pontile di Modesto Sportiello, eviterà il passaggio di autovetture e mezzi pesanti al porto romano mentre il traffico sarà convogliato nella periferia, in particolare nella zona del campo sportivo e Via Parata Grande, perché la strada sbucherebbe proprio fuori del centro della cittadina. All’odg era in discussione il suo inserimento nel piano triennale e l’adozione della variante urbanistica. Vede dunque concretizzarsi un vecchio progetto, datato nei primi anni 2000. Per il sindaco Geppino Assenso si tratta di un’opera «a impatto zero», perché «non si vedrà nulla sull’isola in quanto la galleria sarà sotterranea. In questo modo potrà essere ridotto il traffico e salvato l’antico porto romano dove ora si è obbligati a passare. Al tempo stesso, i lavori consentiranno di consolidare il terreno intorno agli scavi». Il porto romano attualmente è oggetto di lavori di consolidamento statico. L’approvazione della variante urbanistica è solo il primo passo, dopo di che la parola passerà ai vari enti preposti come la Regione Lazio e la Sovrintendenza per i beni archeologici del Lazio, chiamati ad esprimere i pareri tecnici sulla fattibilità di questo ambizioso progetto. Inevitabile che sull’isola la realizzazione di un tunnel scavato nel tufo potesse scatenare reazioni contrastanti e muovere critiche feroci di una buona parte di residenti. Stiamo parlando pur sempre di un’isola dove si sono verificati diversi crolli, l’ultimo avvenuto quasi un anno fa nella spiaggia di Cala Rossano (tra l’altro a pochi metri di distanza dove si inizierà a scavare il tunnel), luogo maledetto perché due studentesse romane persero la vita schiacciate dal distacco di un costone. In molti criticano l’uso di tonnellate di cemento su un’isola di soli 1,2 chilometri quadrati.

Fonte: La Provincia

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Una risposta a Ancora sul tunnel della discordia che divide l’isola

  1. daniela scrive:

    Vorrei vomitare…è vergognoso! La decisione della Giunta è assolutamente pazzesca!Chi frequenta il luogo da una vita sa benissimo che la sua particolare conformazione geologica ha da sempre visto a rischio tutta la sua fascia costiera. Ogni anno a causa delle piogge e delle mareggiate un pezzo della nostra amata isola scompare. Ma che alle calamità naturali (dalla quale pure andrebbe protetta) si aggiunga anche l’opera dell’uomo è veramente allucinante! Come è possibile mi chiedo autorizzare un opera del genere dopo che soprolluoghi effettuati di recente hanno decretato ad alto rischio di frana proprio il costone che si intende traforare?? Sotto quello stesso costone che oggi si pensa di traforare non più di un anno fa hanno perso la vita 2 ragazze…lo abbiamo già dimenticato?? Ma invece di pensare di metterlo in sicurezza si decide di scavarci un tunnel!!! Chi può assumersi la responsabilità di questa follia???… Beh, se consideriamo che l’isola non è stata mai così soggetta a scempi ed a veri e propri stupri come da quando è diventata parco forse non c’è da meravigliarsi!!! Quante soluzioni più logiche alternative avrebbero potuto trovarsi…ma forse non ci si mangia abbastanza!! In un territorio così piccolo la cosa più logica da fare sarebbe stato proprio limitare lo sbarco delle auto dei non residenti…I turisti vogliono venire con le auto?? NO, non credo proprio specie se viene offerto un servizio alternativo al costoso trasporto della propria auto…Propongo di lanciare un referendum visto che sono certa che chi frequenta l’isola sa bene che l’auto sul posto non serve assolutamente a nulla se non a portare i bagagli!!! Non era più semplice risolvere il problema con una cooperativa che si facesse carico di caricare e sbarcare i bagagli trasportandoli ai vari alberghi, alle agenzie immobiliari con l’uso di quelle auto elettriche che forse per questo erano state date??? Oltretutto questo avrebbe creato posti di lavoro!…Non sarebbe stato più facile creare un servizio pubblico con due, tre mini bus elettrici a pagamento per portare i turisti che lo desideravano ed i loro bagagli fino su in paese facendone l’intero giro e lasciando la gente dove preferiva (oltretutto vista la dimensione del posto l’intero giro, considerando anche le soste non durerebbe più di 20 minuti) …NOOO…TROPPO SEMPLICE!!!…Ma va bene…distruggiamola pure questa perla..Ma meditate su questo:
    a chi interesserà venirci con l’auto o senza dal momento che gli scempi compiuti già non consentono più di goderne a pieno?? C’è una sola spiaggia fruibile, le gite in barca con consentono la sosta in nessuna suggestiva caletta per pericolo frana, gli scogli sono infrequentabili per il cattivo odore che deriva dalla messa in opera di un impianto fognario che lascia totalmente a desiderare, non si può più passeggiare nei sentieri di campagna che un tempo consentivano di godere della natura del posto a causa transenne di sicurezza o recinzioni di proprietà private ne hanno cancellato l’esistenza…E..ciliegina sulla torta: tutto questo a prezzi stratosferici!!….Va bene, costruite pure il vostro tunnel…ma mangiati i soldi di questo non credo che vi resterà altro su cui poter mangiare: non avete più nulla da offrire!!

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