Dissalatore, l’ultimo regalo al veleno della giunta Assenso prima degli arresti

L’OTUC, Organismo Tutela Utenti e Consumatori dell’ATO 4 Lazio sud commenta il braccio di ferro tra il Comune di Ventotene ed Acqualatina relativo all’installazione sull’isola del dissalatore.
L’installazione – si legge in una nota – è stata decisa con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Regione Lazio, Comune di Ventotene, STO Ato4 e Acqualatina in data 01/10/2015. Il protocollo ha definito gli impegni per tutte le parti in causa nell’ottica di sostituire il trasporto d’acqua con le navi, procedura estremamente costosa e non sempre realizzabile in presenza di mare mosso, con un sistema idrico autosufficiente.

L’Amministrazione Comunale recentemente eletta ha invece emesso due ordinanze con le quali vieta al gestore del Servizio Idrico di continuare le opere e, quindi, impedisce di fatto l’installazione del dissalatore. Entrambe le ordinanze sono state impugnate dal gestore Acqualatina dinanzi al TAR Lazio, che ha emesso altrettanti provvedimenti cautelari, sospendendo sia l’ordinanza comunale del 24 giugno che quella del 19 luglio scorsi autorizzando di conseguenza Acqualatina a proseguire i lavori.

Le associazioni dei consumatori O.T.U.C., non possono rimarcare che tutto ciò ha comportato e comporterà un notevole aggravio dei costi in genere causati dal trascorrere del tempo di utilizzo della nave cisterna, la cui acqua ha un costo di euro 14,00 al mc, anziché 3 al mc con il dissalatore, nonché ai costi derivanti dalla controversia in corso. Il Presidente OTUC Villano ha chiaramente affermato che i costi non potranno gravare sui cittadini dell’ATO4.

In conseguenza l’OTUC diffida la STO dell’ATO4 a vigilare affinché tutti i costi derivanti dalla controversia in atto, nonché i maggiori costi per la fornitura dell’acqua potabile nel comune di Ventotene, non vengano caricati nelle bollette, ma bensì vengano posti a carico dell’Amministrazione Comunale di Ventotene stessa, singolarmente individuati, conclude l’OTUC.

L’ATTACCO DEL DEPUTATO PD.  «Il Paese è immerso dentro una crisi idrica eccezionale e il sindaco di Ventotene impedisce la realizzazione di un dissalatore che permetta all’isola di avere una autonomia idrica e alla Regione Lazio di risparmiare circa due milioni di euro l’anno per il trasporto dell’acqua potabile con navi cisterna». Lo dichiara in una nota il deputato Pd, Renzo Carella, componente della commissione Finanze di Montecitorio. «La Regione – prosegue la nota – ha favorito la realizzazione di impianti di dissalazione nelle isole pontine di Ventotene e Ponza ma gli attuali amministratori di Ventotene dicono di no, hanno fatto un ricorso al TAR per bloccare tali opere e il TAR gli ha dato torto su tutta la linea. Ieri il Sindaco ha reiterato l’ordinanza dicendo che non si possono fare i lavori durante l’estate. Mi pare questo un comportamento irresponsabile perché se non avesse fatto il primo ricorso rigettato dal TAR il dissalatore sarebbe già in funzione e la Regione, che sarà chiamata in causa da Acqua Latina, dovrà sostenere le spese per l’approvvigionamento. Spero che qualcuno chiami a rispondere dei danni provocati alla collettività che tale comportamento determina».

Fonte: Latina24Ore

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Ventotene vs Acqualatina: colpo su colpo

Non si possono fare rumori almeno fino al 30 settembre, cioè a stagione turistica finita. Questo il senso di una ordinanza siglata ieri dal sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro, che vieta “ogni tipo di attività edilizia, nonché l’utilizzo di macchinari ed attrezzature edili rumorose, nelle zone del Centro Storico e portuali (Porto Nuovo e Porto Romano)”, da oggi 26 luglio e fino al 30 settembre. L’ordinanza non lo cita mai ma il contenuto pare volto a bloccare di nuovo i lavori di Acqualatina per l’installazione del dissalatore che è in costruzione nell’area del Porto Nuovo.

L’ordinanza di Gerardo Santomauro è arrivata proprio nel giorno in cui il Tar si è pronunciato sulla precedente del 19 luglio, accogliendo l’istanza cautelare presentata da Acqualatina. I lavori potevano riprendere. Adesso, se Acqualatina vuole lavorare, dovrà farlo in silenzio. Almeno fino al 30 settembre.

Fonte: LatinaQuotidiano

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Dissalatore di Ventotene: altro via libera allo scempio

Nella giornata di oggi, 25 luglio, il TAR del Lazio ha accolto l’istanza cautelare presentata da Acqualatina contro l’ultima ordinanza dell’amministrazione comunale di Ventotene, del 19 luglio scorso, che bloccava, ancora una volta, i lavori di installazione del dissalatore sull’isola.

L’atto sospeso oggi, segue una precedente ordinanza sindacale, del 24 giugno, che aveva bloccato la squadra tecnica di Acqualatina, arrivata sull’isola trasportando l’impianto di dissalazione, come previsto dal piano di lavoro.

Anche su quell’ordinanza, lo scorso 28 giugno, il TAR del Lazio aveva emesso provvedimento cautelare di sospensione , su istanza presentata da Acqualatina.

Ma, nonostante ciò, i lavori, ripresi dopo la pronuncia del TAR, hanno subito un nuovo stop conseguente ad una nuova ordinanza notificata nei giorni scorsi.

Se l’ordinanza del 24 giugno aveva comportato il trasporto a ritroso dell’impianto di dissalazione sulla terra ferma, oltre al blocco dei lavori, quest’ultima del 19 luglio, ha causato l’annullamento del trasporto del dissalatore, previsto per la giornata di ieri, 24 luglio e, naturalmente, il blocco dei lavori.

“Ancora una volta – interviene Besson, Ad di Acqualatina – siamo stati costretti a contrastare gli atti dell’Amministrazione comunale in sede giudiziaria.
Con le nostre squadre stiamo procedendo con il massimo impegno possibile ma, evidentemente, con condizioni assolutamente sfavorevoli. Ogni stop ai lavori comporta un aggravio in termini di tempi e costi, e di questo, come gestore di un territorio ampio come l’ATO4, dobbiamo renderne conto all’insieme degli utenti.
Manteniamo fede all’obiettivo di attivare l’impianto già per l’estate del 2017, risultato che riteniamo doveroso, specie in una fase di emergenza idrica locale e nazionale della portata che tutti conosciamo, e che sta colpendo in maniera gravissima una vasta area dell’ATO4, dalla zona dei Monti Lepini, ai Comuni serviti dalla Sorgente di Vetere e al sud pontino.
Del resto – conclude Besson – parliamo dell’unica soluzione in grado di rendere autonoma l’Isola di Ventotene dal punto di vista del rifornimento idrico”.
Il dissalatore è un’opera prevista dal Protocollo con il Comune e la Regione Lazio ed è un tipo di impianto già utilizzato in molte isole italiane con alte prestazioni, sia in termini di approvvigionamento, che di tutela dell’ecosistema marino.

Fonte: elle22Press

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Dissalatore a Ventotene: la battaglia continua…

Nella giornata di oggi, 19 luglio, è pervenuta una nuova ordinanza, dal Comune di Ventotene, che pone un nuovo blocco ai lavori di installazione del dissalatore, attualmente in atto.

I lavori, infatti, erano ripresi dopo che, lo scorso 28 giugno, il TAR del Lazio aveva accolto l’istanza presentata da Acqualatina contro l’ordinanza sindacale emessa il 24 giugno, anch’essa finalizzata al blocco dei lavori di installazione del dissalatore sull’isola.

Il servizio idrico alle isole pontine è regolato da un Protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Lazio, Comuni di Ponza e Ventotene, ATO4 e Acqualatina il 1/10/2015 che sancisce gli impegni per tutte le parti in causa nell’ottica di sostituire il trasporto d’acqua con le navi con un sistema idrico autonomo.

«Ancora una volta ci troviamo a dover far fronte a un atto gravissimo – afferma l’Amministratore Delegato di Acqualatina Ing. Besson – e ciò che rende il tutto ancor più inaccettabile e scandaloso, è che mentre in tante zone d’Italia, e nel territorio pontino in particolare, siamo nel pieno di un’emergenza idrica gravissima, si voglia impedire di rendere Ventotene in grado di produrre, nell’isola, le risorse che le sono necessarie, continuando a esporla alle continue crisi e discontinuità del servizio».

Il dissalatore si configura come l’unica soluzione in grado di rendere, per la prima volta nella sua storia, Ventotene autonoma dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico.

Impianti simili sono attivi nelle più belle isole d’Italia e non solo, con alte prestazioni, sia in termini di approvvigionamento, che di tutela dell’ecosistema marino.

A conferma della sostenibilità ambientale dell’intervento, sono stati realizzati degli studi in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria idraulica marittima dell’Università La Sapienza di Roma, rilasciate tutte le autorizzazioni ambientali dalla Regione Lazio e l’autorizzazione allo scarico dalla Provincia di Latina.

«Come Società – continua Besson – faremo ricorso, nuovamente, a tutti gli strumenti legali a nostra disposizione per far fronte a questi fatti, nello spirito della massima responsabilità che ci caratterizza.

Come detto anche in occasione del precedente atto, laddove non si rendesse possibile l’immediata ripresa dei lavori, non escludiamo la possibilità di applicare quanto previsto dal Protocollo, restituendo la responsabilità del trasporto dell’acqua verso le isole alla Regione Lazio e al Comune.

Stiamo valutando, inoltre, la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni che il protrarsi di questa assurda situazione sta causando alla collettività e alla Società, in virtù anche dei contratti di appalto già stipulati».

Fonte: elle22 Press

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Ventotene Film Festival: XXII Edizione

Margherita Buy

Aprirà il 24 luglio prossimo (sino al 2 agosto) il Ventotene Film Festival (VFF) ideato e diretto da Loredana Commonara, che da ventitré anni porta la magia del grande schermo sulla piccola e suggestiva isola pontina, dove un cinema non c’è mai stato. Nel corso di dieci giorni il festival ospiterà incontri, presentazioni di libri, premiazioni e le proiezioni di alcune tra le pellicole più interessanti degli ultimi mesi, accompagnate da registi e interpreti. Tra i numerosi ospiti di questa edizione Margherita Buy, Sergio Castellitto e il pluripremiato regista rumeno Cristian Mungiu, ai quali verrà conferito il Premio Vento d’Europa; Jasmine Trinca che ritirerà il Premio Julia Major, assegnato anche alla senatrice Monica Cirinnà e alla deputata Sandra Zampa; e ancora Francesco Bruni (Tutto quello che vuoi), l’attore Giulio Scarpati, i registi Antonio Piazza e Fabio Grassadonia (Sicilian Ghost Stories) e lo scrittore Marco Mancassola, che incontreranno il pubblico in presentazioni e dialoghi di cinema.

Si inizierà con una preapertura affidata alla protagonista di Fiore, Daphne Scoccia, che la mattina del 24 luglio, nell’ambito del progetto “Cassino – Ventotene. In carcere prima della prima” curato da Daniela Attili, presenterà la pellicola ai detenuti della Casa Circondariale di Cassino. Inoltre, il 26 luglio sarà presente a Ventotene una delegazione di detenuti e operatori penitenziari coinvolti nel progetto.

Per il quinto anno, il festival e il Premio Vento d’Europa celebrano il ruolo fondamentale di Ventotene nella storia della nascita dell’Unione Europea. Proprio su quest’isola, infatti, gli attivisti Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni e Ursula Hirschmann, durante un periodo di confino imposto dal regime fascista, diedero vita al Manifesto di Ventotene, redatto nel 1941, e riconosciuto unanimemente come il nucleo dal quale presero le mosse il Movimento Federalista Europeo e il concetto di Europa Unita. Per questa ragione, il Premio Vento d’Europa – Wind of Europe International Award fondato sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, è un riconoscimento ad artisti simbolo della cultura continentale, che sappiano esprimere i valori di fratellanza e fusione di culture alla base dell’Europa, e quest’anno andrà a tre autorevoli rappresentanti del cinema internazionale: Margherita Buy, sensibile e versatile interprete del cinema italiano contemporaneo che, il giorno dell’apertura, racconterà al pubblico le sue ultime esperienze sul set e le curiosità legate alla pellicola Io e Lei; Sergio Castellitto, che dialogherà con Mario Sesti la sera di sabato 29 e presenterà il suo ultimo lavoro da regista, Fortunata (premio per la Miglior Interpretazione a Jasmine Trinca all’ultimo Festival di Cannes); lo sceneggiatore, produttore e regista Cristian Mungiu, capofila della new wave rumena, che il 28 luglio introdurrà Un padre e una figlia, film che l’ha riportato a Cannes nel 2016, dove ha vinto il premio per la Miglior Regia, dopo la Palma d’Oro per 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni ottenuta nel 2007.

Il Premio Julia Major, ispirato alla leggendaria figlia dell’imperatore Augusto esiliata sull’isola di Ventotene per la sua indole ribelle e definita “prima femminista della storia”, viene assegnato a donne che si siano distinte in campo artistico e letterario. Quest’anno il premio verrà conferito alla talentuosa attrice Jasmine Trinca, che incontrerà il pubblico nella serata di chiusura introdotta da Massimo Galimberti, mercoledì 2 agosto. Il riconoscimento verrà inoltre consegnato alla senatrice Monica Cirinnà (scrittrice, prima firmataria della Legge per le unioni civili approvata nel 2016) e all’On Sandra Zampa, capogruppo Pd all’interno della commissione bicamerale per l’Infanzia (firmataria nel 2017 della legge che tutela i minori stranieri non accompagnati) che saranno protagoniste di due “Dialoghi al tramonto” dedicati rispettivamente al tema “L’amore, la legge, le unioni civili” (lunedì 24, con il poeta Antonio Veneziani con Marta Bonafoni, giornalista e Consigliere della Regione Lazio, componente della Commissione Politiche Sociali) e alla presentazione della Giuria del Concorso #Open Frontiers# (mercoledì 26, con il Presidente del CIR – Consiglio Italiano per i Rifugiati, Roberto Zaccaria e con Rita Visini assessore alle Politiche Sociali, Sport e Sicurezza della Regione Lazio. Inoltre, la sezione “Dialoghi al tramonto”, realizzata in collaborazione con il progetto IO LEGGO e curata dal professor Luigi Mantuano, ospiterà un incontro sull’Europa e sullo sviluppo della Brexit, con lo scrittore e sceneggiatore Marco Mancassola e con Silvia Costa, membro della Commissione per la cultura e l’istruzione del Parlamento Europeo, e la presentazione del romanzo “L’ora di punta” dell’autrice e sceneggiatrice Nora Venturini, accompagnata da letture dell’attore Giulio Scarpati.

Torna anche la seconda edizione del Concorso Internazionale #Open Frontiers# riservato a docufilm che riflettano su temi legati all’identità europea, a legalità, cittadinanza attiva, democrazia e integrazione razziale. La giuria presieduta da Roberto Zaccaria e composta da sei rifugiati con esperienze e interessi in ambito culturale selezionerà l’opera vincitrice tra le 5 finaliste: 23 30 A Captive Story di David Marradés (Spagna, 2015), Amerika Square di Yannis Sakaridis (Grecia, 2016), Castro di Paolo Civati (Italia, 2016), Strane Straniere di Elisa Amoruso (Italia, 2016), Out Of The Woods di Marko Kostic (Serbia, 2017). Quest’anno si inaugura anche #Open Frontiers Young#, nuova sezione dedicata ai cortometraggi girati da studenti di scuole italiane che, al fianco di minori stranieri non accompagnati, compongono la giuria presieduta dall’attrice Anna Ferruzzo.

Il Ventotene Film Festival è anche fiaba, avventura e divertimento per i più piccoli, proprio a loro è infatti dedicata la sezione “Immagini&Fantasia” che, come da tradizione, ospita una selezione di film dedicati al pubblico di bambini e ragazzi.

Il Ventotene Film Festival è realizzato grazie al contributo del MiBACT, della Regione Lazio e con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.

Fonte: Badtaste.it

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Mentre si indaga sulla schiumetta, la Provincia autorizza lo scempio ambientale a Ventotene

Il fenomeno dell’acqua torbida e della schiuma nel tratto di mare antistante la spiaggia di Calanave a Ventotene, provocato da una decisione del Comune di livellare e sistemare il famoso arenile, si è arricchito di un altro importante capitolo. Dopo l’interrogazione presentata dal gruppo di opposizione di “Ventotene vive”, che chiedeva lumi su chi avesse autorizzato e realizzato i lavori compiuti da una pala meccanica, i tecnici dell’Arpa Lazio sono giunti sulla seconda isola pontina per prelevare campioni di sabbia dell’arenile. Il timore che l’intervento del mezzo meccanico abbia “svegliato” banchi di poseidonia presenti sotto la spiaggia di origine vulcanica. Da qui i fenomeni dell’acqua torbida e di macchie schiumose in acqua che hanno rovinato l’ultimo fine settimana per centinaia e centinaia di bagnanti.

Del caso se ne sta occupando in un’altra inchiesta conoscitiva parallela gli agenti della locale Guardia Costiera, i primi ad intervenire sul posto dopo l’allarme lanciato dai consiglieri d’opposizione Raffaele Sanzo e Umberto Assenso relativamente allo svolgimento di questi contestati lavori di sistemazione di cui si sarebbe reso protagonista niente meno che il neo sindaco in persona Modesto Sportiello. La neo amministrazione comunale sostiene che non è stato commesso alcun illecito e tanto meno ci sarebbe un problema di autorizzazione.

Su un altro fronte ambientale l’Amministrazione provinciale ha concesso il suo nulla osta per lo scarico nelle acque antistanti il porto nuovo di Ventotene della salamoia prodotta dal dissalatore installato nei giorni scorsi tra feroci polemiche tra la Giunta Santomauro e l’ente gestore. L’autorizzazione durerà quattro anni, un lasso di tempo nel corso del quale Acqualatina dovrà adempiere ad una serie di obblighi per mantenere l’impianto in ottimo stato di manutenzione e soprattutto dovrà provvedere al monitoraggio dei “reflui” che altro non sono che il sale estratto dall’acqua di mare per renderla dolce e dunque utilizzabile nelle case degli isolani.

L’autorizzazione della Provincia – ha voluto precisare Acqualatina – è stata rilasciata sulla base degli studi realizzati in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria idraulica marittima dell’Università La Sapienza di Roma, anche sulla scorta delle altre autorizzazioni ambientali rilasciate dalla Regione Lazio. Insomma si tratta di un’ulteriore conferma della sostenibilità ambientale dell’intervento” alla quale si era opposto il neo sindaco dell’isola Gerardo Santomauro emettendo un’ordinanza, poi ribaltata dal Tar , di divieto per l’inizio dei lavori relativamente all’alta concentrazione di sale che potrebbe verificarsi nell’Area Marina Protetta di Ventotene.

Fonte: Temporeale.info

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La Procura conferma l’associazione a delinquere per la cricca

Geppino Assenso, Pasquale Romano, Daniele Coraggio, Antonio Langella e Claudio Santomauro, gli amministratori e imprenditori arrestati a Ventotene

La Procura della Repubblica di Cassino ha impugnato il provvedimento del Riesame che ha annullato la misura cautelare e l’associazione a delinquere per l’ex sindaco di Ventotene Geppino Assenso, il capo dell’ufficio tecnico comunale Pasquale Romano, l’ex assessore Daniele Coraggio e gli imprenditori Antonio Langella e Claudio Santomauro, che lo scorso 23 maggio su ordine del Gip del Tribunale di Cassino erano finiti ai domiciliari per una presunta associazione a delinquere dedita a pilotare le gare d’appalto, a compiere falsi, truffe e abusi d’ufficio in cambio di voti.

Il sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi si è rivolto ai supremi giudici della Cassasione impugnando l’atto con un circostanziato ricorso argomentando proprio sul reato associativo. Insomma per la Procura, che ha coordinato le indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza di Ventotene, sussisterebbe il reato di associazione a delinquere.

Come si ricorderà, il 13 giugno scorso il Tribunale del Riesame di Roma su ricorso dei legali dei cinque arrestati – gli avvocati Luca Scipione, Pasquale Cardillo Cupo, Marco Sepe, Caterina Suppa, Antonio Zecca e Arturo Bongiovanni – ritenendo non sussistente il reato di associazione a delinquere e altre specifiche accuse, aveva annullato la misura cautelare, ma ieri la Procura della Repubblica di Cassino ha impugnato l’atto con un apposito ricorso in Cassazione. L’udienza sarà fissata a breve.

Fonte: TempoReale.info

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Ventotene diventa “Scuola d’Europa” ripartendo dai principi ispiratori del Manifesto

Riparte da Ventotene il dibattito sull’europeismo e l’isola, simbolo dell’Unione, dove venne scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Ursula Hirschmann, il noto Manifesto, diventa “Scuola d’Europa”. Questo il nome del progetto che hanno deciso di portare avanti il Comune isolano e l’associazione “La Nuova Europa”, stilando un apposito protocollo d’intesa.

“La Nuova Europa” si occupa di promuovere l’informazione e il dibattito culturale e politico intorno al ruolo dell’Europa e delle sue istituzioni. Il progetto che ha portato al protocollo d’intesa è volto a creare un network per la formazione di giovani cittadini europei, partendo dai principi ispiratori del Manifesto di Ventotene.

Verranno così create occasioni di incontro tra studenti delle scuole europee e, nel corso dell’anno scolastico, a gruppi di tre Paesi a settimana, gli studenti del penultimo anno di scuola superiore faranno “esperienza viva di cittadinanza europea”. I risultati delle diverse attività verranno infine raccolti e presentati, alla fine di maggio, nel “Ventotene Europa Festival”, tra premiazioni, ospiti eccellenti, borse di studio, artisti e testimonial internazionali.

Il Comune metterà a disposizione le proprie strutture e attrezzature e l’associazione “La Nuova Europa” curerà le diverse attività. Un progetto che al momento ha un orizzonte temporale di cinque anni. Questa infatti la durata stabilita del protocollo d’intesa.

Fonte: H24 Notizie

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Ventotene: lucciole e lanterne

Acqua torbida e schiume. Un fine settimana da dimenticare, a Ventotene, sulla gettonatissima spiaggia di Cala Nave, dove confluiscono larga parte dei bagnanti presenti sulla piccola isola e nota per la trasparenza del mare, grazie anche al fondale ghiaioso, e la sabbia soffice. E tutto, ironia della sorte, dopo i lavori compiuti dal Comune per pulire l’arenile.

L’amministrazione isolana, con l’ausilio di un mezzo meccanico, è intervenuta per compattare la sabbia e ripulire appunto la spiaggia. Tali operazioni avrebbero però provocato il fenomeno dell’intorbidimento e soprattutto prodotto schiume che hanno scoraggiato i più dal fare un tuffo refrigerante.

Un problema che, essendosi insediata da poco la nuova giunta, è subito diventato anche oggetto di polemica politica. I consiglieri d’opposizione Raffaele Sanzo e Umberto Assenso hanno infatti presentato subito un’interrogazione, chiedendo all’amministrazione comunale documenti sulle operazioni compiute, per appurarne la regolarità, e hanno parlato di un danno arrecato alla popolazione. A Cala Nave sono però già intervenute le guardie costiere e dalla Capitaneria di porto assicurano che i lavori di pulizia effettuati sono regolari.

Nessun illecito e nessun problema di autorizzazioni. Resta il disagio per i bagnanti e il dubbio sulle schiume presenti in acqua. Per appurare che non vi siano problemi di inquinamento, la Capitaneria ha così già interessato i tecnici dell’Arpa Lazio, che stanno monitorando la situazione. Un’attenzione particolare quella delle guardie costiere, considerando anche che Ventotene è oasi marina e da tempo l’isola si fregia della bandiera blu.

Fonte: La Repubblica

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Ventotene “sfratta” Acqualatina

La giunta del sindaco Gerardo Santomauro ha infatti ora revocato la delibera con cui, il 14 dicembre 2015, era stato concesso ad Acqualatina un locale comunale in via Roma, adiacente alla biblioteca, per realizzarvi il cosiddetto “Punto Acqua”, uno sportello dove fornire assistenza e informazioni all’utenza. La giunta ha precisato che quei locali ora servono all’ente locale per altri scopi e ha anche revocato la relativa convenzione con la spa dell’acqua.

L’esecutivo ha infine dato mandato agli uffici di calcolare le somme dovute da Acqualatina per il periodo in cui ha occupato l’immobile.

Fonte: H24 Notizie

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