Sempre più impresentabile, il sindaco di Ventotene rinviato a giudizio per abuso e falso

Il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso

Il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso

Concessione di alloggi popolari a Ventotene, rinviati a giudizio il sindaco Assenso e altri quattro indagati.
Secondo l’accusa i due beneficiari, vicesindaco e capo dei vigili, non avevano alcun diritto.

Udienza fissata al 23 marzo del 2016Rinvio a giudizio per tutti, con udienza fissata al 23 marzo 2016. Il Giudice del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, nell’udienza di oggi ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Valerio De Luca nei confronti del sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso, e di altre quattro importanti cariche all’interno dell’ente: l’ex segretario comunale Carmine Caputo, il responsabile dell’Urbanistica Luigi Cirillo, l’ex vicesindaco e attuale assessore Silvestro Verde e il comandante dei vigili urbani, Francesco Saverio Buono.
VICENDA RISALENTE AL 2012. Tutto è partito da un esposto presentato da alcuni cittadini, riguardante una vicenda risalente all’agosto del 2012: Verde e Buono non avevano più diritto ad occupare un alloggi popolare sull’isola, ma secondo l’accusa avrebbero fatto ricorso a falsi e abusi d’ufficio pur di evitare il trasloco. Secondo gli inquirenti, infatti, l’ex vicesindaco e il capo dei vigili possedevano altre abitazioni, a Ventotene e a Formia. Il giudice ha dunque optato per il rinvio a giudizio per i cinque, difesi dagli avvocati Luca Scipione, Vincenzo Macari e Pasquale Cardillo Cupo.

Fonte: Corriere di Latina, H24 Notizie, Temporeale Quotidiano

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Ventotene: chi ha vuotato la cassa?

Ed ecco che, alla fine, i nodi vengono al pettine. Abbiamo letto la lamentela del sindaco di Ventotene sul mancato incasso di un finanziamento, “oltre un milione di euro”, a fronte del quale ha sostenuto tutti gli oneri. Dunque quanto il movimento Buona Onda ha sostenuto in campagna elettorale, circa la possibilità che i bilanci comunali potessero nascondere un disavanzo, inizia ad emergere.

Prendiamo quindi atto di questa prima confessione, ed in qualità di gruppo di opposizione chiediamo al sindaco di venire in Consiglio comunale, concedendo la possibilità di ascoltare anche un nostro esperto in materia di contabilità pubblica, e si chiarisca definitivamente:
– a quanto ammonta il debito ancora da pagare nei confronti della ditta appaltatrice Tecnimont spa e se è stata pagata con quale provvista finanziaria?
– a quanto ammonta il differenziale complessivo e per capitolo specifico, tra entrate insussistenti e debiti certi ed esigibili?
– come si intende coprire il buco certo creato dai crediti di dubbia esigibilità già quantificati in euro 737.574,29?
– come si struttura il fondo di cassa tra fondi liberi e fondi a destinazione vincolata – atteso che l’equilibrio 2014 è garantito dal saldo attivo?
– come trova copertura la differenza tra residui attivi e passivi riaccertati pari ad euro 2.713.000 ?

Faccia un atto di responsabilità e venga in Consiglio, coadiuvato dal Revisore dei Conti, al quale facciamo accorato appello, e dimostri per ogni residuo:
1) La motivazione della eliminazione;
2) La motivazione del mantenimento evidenziando il relativo titolo giuridico;
3) Il cronoprogramma delle eventuali reimputazioni secondo il principio della competenza finanziaria potenziata;
4) La quantificazione dell’effettivo risultato di amministrazione al netto del fondo pluriennale vincolato per spese correnti e spese in conto capitale;
5) Corredi la deliberazione del riaccertamento dei residui dai due specifici allegati riportati nell’ambito del Dlgs 126/2014: il primo (modello 5/1) che conduce alla determinazione del fondo pluriennale vincolato da iscrivere; il secondo (modello 5/2) che conduce alla (ri)determinazione del risultato di amministrazione con le sue componenti e articolazioni.
6) Dica infine se esistono o meno debiti fuori bilancio e sul punto indichi chiaramente ai responsabili di settore di porre la massima attenzione nel rispetto della normativa giuscontabile in materia di impegni di spesa in conto competenza e/o in conto residui.

E’ appena il caso di osservare che questi passaggi da attuare rappresentano il minimo indispensabile per fare chiarezza sui rischi finanziari del Comune; un comportamento contrario determinerebbe un’incertezza della parte del risultato d’amministrazione derivante dalla gestione dei residui e potrebbe implicare anche il mancato rispetto del principio di veridicità del rendiconto, potendo anche prefigurare, in casi estremi, una violazione dell’art. 476 del Codice penale.

Su questi punti il Gruppo di opposizione consiliare Buona Onda vigilerà fino a quando non sarà chiarito e opportunamente dimostrato che la gestione del Comune viene condotta secondo principi di economicità, efficacia ed efficienza della gestione e rispetto delle regole amministrative e giuscontabili, fino ad adire, qualora queste nostre grida restassero vox in desertis tutte le autorità competenti.

Fonte: H24 Notizie, Temporale.info, TeleFree

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Ventotene: il Comune batte cassa in tutti i modi

Il Comune di Ventotene

Il Comune di Ventotene

Attendendo ormai da lungo tempo oltre un milione di euro, saldo di un finanziamento ottenuto nel 1996 per la realizzazione del parco archeologico – museale, e finito anche condannato dal Tribunale di Latina a pagare la ditta che ha eseguito i lavori, il Comune di Ventotene ha deciso di fare causa alla Regione Lazio. La decisione è stata presa nell’ultima riunione di giunta, composta dal sindaco Giuseppe Assenso, dal suo vice Cataldo Matrone e dall’assessore Daniele Coraggio. La Regione, diciannove anni fa, concesse al Comune di Ventotene un finanziamento di oltre 4,6 milioni di euro e pagò 3 milioni e mezzo. Il saldo una volta ultimati i lavori. Nonostante l’intervento sia stato concluso da tempo, dell’ultima parte del denaro l’ente non ha però visto traccia e, rivoltasi l’appaltatrice, la Tecnimont spa, al Tribunale, è finito pure condannato. Stanco di ricevere solo rassicurazioni, il sindaco è passato alle vie legali.

Fonte: H24 Notizie

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Gran Circo Ventotene

imageVenghino Signori Venghino
al grande circo dell’ Assenso Amministrazione!
La gestione è sempre la stessa, !
niente di nuovo al Comun c’è!

Venghino signor a veder
Chi Al Re del Circo al cospetto sta
saltimbanchi, giullari, pagliacci, portaborse, e opportunisti!
Che pur di accontentar pronti tutti al triplo salto a far.!

Venghino Signori a veder
come voto di scambio, minacce e promesse
in questo circo in uso son ! e chi contro va, sacerdote anche esso sia, in esilio deve andar.

Venghino signori a veder!
Come acrobati da parte all’all’altra riescono a volar!
Con doppio e triplo salto mortal da schieramento a schieramento van.

E chi di ” Caponetto!” era il conoscitore adesso felice del Re a vittoria Mostrar
il cane con il farfallino in giro va

Venghino signori venghin
e veder chi di Panuccio amico era!

E informato le teneva ! di ogni passo che il Re faceva
e adesso allo stesso banco seduti entrambi stann!

Venghino signori a veder
come di minaccia si fa uso in questo nostro amato circo

Venghino a vededer come il pontil si chiude dopo anni di apertur !
Sol Perché il fier Modesto l’opposizione al Re giullare lui prepar!

Venghin signori Venghino a veder
Chi a terrazza chiuder voglion
Sol perché il gran Pietro al Re, battaglia vuol far!
Il re del circo!!!
Il re del circo!!!

Venghino Signor a Veder
Come vicino all’elezioni di bandi uso si fa!

In questo nostro bel comun!
a chi si vuol il posticino! Sicur avra’!
se il re votato lui avrà

Venghino a veder a signor
Come di concession uso si fa!
E ombrelloni giù in spiaggia a iosa ci saran!

20130629-231625.jpgVenghino a Vederlor o lor signori!
chi del porto vecchio è ormai il padron!
E senza un soldo pagar
Con lil bugerato deportista
Ricco è diventato

Venghino signori venghino a vedere
Come la fogna qui funzion !!!
Ed in piazza il fetor
toccar ormai si può

Venghino signor a veder
Come ai granil scempio si fa!
E del tufo che giù va ,
tutti attenti devon star!
Venghin signor venghino a veder
La strada che chiusa è !
E i al cimiter i morti a piedi
devon andar!

Venghin tutti lor signor!
A questo circo ad ammirar
Chi sta sopra e chi sta sotto
Ma al fin della storia per tutti il sipario calerà!!

Fonte: TeleFree

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Voto di scambio? Tutto vero, afferma Daniele Coraggio, accusando di fatto Assenso

don Luigi Ruggiero

don Luigi Ruggiero

Zuffa modello Guareschi sull’isola pontina: il parroco accusa il sindaco Assenso di aver praticato il voto di scambio. E ora la parola passa ai tribunali.

Una versione isolana di Peppone e Don Camillo rischia di finire in Procura. A Ventotene da domenica scorsa non si parla che dell’invettiva di don Luigi Ruggiero, il parroco di Santa Candida, durante il Corpus Domini. «Pregherò per tutti voi – ha detto durante l’omelia – ma soprattutto per quelli che si sono resi responsabili della mercificazione del voto alle ultime elezioni comunali, talvolta anche con minacce».
La reazione
Ad ascoltarlo c’erano un centinaio di fedeli. E tra loro anche il sindaco Geppino Assenso, eletto per la terza volta: 294 voti contro i 244 dell’avversario. «Non so a cosa si riferisse il parroco ma di sicuro non era il momento giusto – commenta Assenso – Che don Luigi fosse schierato con i miei avversari era cosa nota, ma adesso basta, andrò a sporgere denuncia».
Il candidato sconfitto

Daniele Coraggio

Daniele Coraggio

Non sarà l’unico. Perché anche il candidato sconfitto, il notaio beneventano Gerardo Santomauro, ha annunciato di voler andare dalle forze dell’ordine. «Le dichiarazioni di don Luigi rappresentano una notizia di reato. Se non sarà convocato andrò io a riferire e chiederò anche a don Ciotti di venire a Ventotene». A inquadrare tutta la questione è Daniele Coraggio, imprenditore appena eletto consigliere. «Don Luigi ha sbagliato a parlarne durante la processione, ma per quello che ne so io è tutto vero. Qui da sempre si usa chiedere e offrire favori prima del voto. C’è chi accetta, chi tratta, chi rifiuta a prescindere. Come nel resto d’Italia».

Fonte: Corriere della Sera

 

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Quaglie, merli e allocchi a Ventotene

20130419-234047.jpgIl giorno 9 giugno si è svolto a Ventotene il primo consiglio comunale erano presenti anche3 sindaci facendo parte del Consorzio dei Comuni( Sperlonga, Campodimele, Monte San Biagio), a parte i soliti bla bla del vecchio sindaco Assenso, il sindaco di tutti, faremo, colpa di…… una volta della regione, una volta della burocrazia, una volta del collaudatore, della crisi. In poche parole se in questi 10 anni a Ventotene non è stato fatto citando,cetto la Quealunque, perché forse è l’esempio più plausibile a cui si può accostare la vecchia amministrazione, un “emerita minchia “è colpa degli altri! Il sindaco Assenso non c’era e se c’era dormiva.! Strada chiusa da 2 anni? Colpa del collaudatore che non l’ha approvata.! Turisti che non arrivano, minchia c’è la crisi che volete da me? Fetore che arriva fino in piazza dal pseudo depuratore? E che ci posso fare io d’altronde chi l’ha progettato ( il fratello del sindaco Assenso) non ha previsto tutto. Strade no illuminate? Va be ci pensa la luna quando è piena e se non c’è la luna basta attrezzarsi di una buona torcia, che volete da questo povero sindaco? Mica può pensare a tutto Assenso!! E via di questo passo!!! Il sindaco Assenso aveva e ha bel altro da pensare!!! E che cavolo!! Doveva e deve pensare a come rendere Ventotene, dalla perla del mediterraneo , alla cozza del tirreno!! Doveva e deve pensare a come continuare ad arricchire i compari di merenda! A elargire favori a chi faceva parte del suo circo! Elargendo come un moderno sovrano favori a destra e a manca e chiudendo un occhio o tutti e due per abuso ma solo chi faceva parte del circolo Assenso e company. Doveva e deve pensare a difendersi nei vari processi in cui è imputato, lui e suoi compari di merenda! Ricordiamo solo a onore della verità che il sindaco Assenso è imputato per omicidio colposo nel processo per il caso della tragedia del 2010 dove hanno perso la vita due bambine. E un altro per abuso d’ufficio e falso , per case popolari date a persone che non avevano i requisiti necessari. Ma pensiamo che a questi PROCESSI, nei prossimi mesi se ne aggiungeranno altri a cui il sindaco di tutti i Ventotenesi( ma chi sa perché la pensa diversamente da lui non viene salutato dal sindaco Assenso BOHHH !! NON DOVEVA ESSERE IL SINDACO DI TUTTI????). Vogliamo dare un consiglio ad Assenso! Visto che ha invitato tre sindaci, perché non si faceva dare qualche consiglio di come gestire una paese e una comunità Il nostro amatissimo sindaco Assenso è mai andato a Sperlonga a Campodimela o a Monte SanBiagio? Siamo in realtà e gestione del territorio diverse! Dove la buona amministrazione si tocca con mano!! E noi a Ventotene cosa tocchiamo per mano?…………….. Vogliamo fare alcune precisazioni riguardo all’intervento del nipote del Sindaco, consigliere anche lui ( quando si dice nepotismo) Umberto Assenso, che mosso dal fuoco della verità e della giustizia durante l’insediamento e dopo il discorso di Gerardo Santomauro Intervento molto applaudito dai fans degli Assenso, con un salto (no quello della quaglia) ha preso la parola! E rosso come un peperone ha detto alcune cose che ci permettiamo di contradire. Ha affermato che ormai famoso , forse anche troppo, coraggioso Coraggio non ha fatto nessun salto della quaglia, ecco la descrizione che fa del salto della quaglia tratto da wikipedia “Nel lessico gergale, politico e giornalistico, l’espressione “salto della quaglia”, indica il cambiare partito politico senza farsi troppe preoccupazioni (voltagabbana). ” Non dice se prima o durante le elezioni. Poi il noto Coraggio più che il salto della quaglia ha fatto un vero e proprio tradimento, prima di tutto a se stesso! E poi al suo amico Panuccio ! e ancora perché Umberto Assenso non ha detto chi siede acconto a loro nel consiglio comunale?Colui, CORAGGIO che di nascosto faxava documenti a Panuccio per stare dietro le SCEne e mettere in difficoltà lo zio!!! Altro che salto della quaglia!!! C’è qualcosa di più grosso e molto più disdicevole e meschino! Umberto Assenso, sempre il nipote del Sindaco, ha detto che non c’è stato nessun voto di scambio e nessuna minaccia, che lui è stato controllato in continuazione , perfino il suo quadernetto ( cosa che ricorda tanto il quadernetto dove gli Assenso scrivevano i debiti dei poveri Ventotenesi, e venivano cancellati in occasioni delle elezioni per avere qualche voticino). Che la democrazia fa parte del DNA della famiglia Assenso Ma forse pensa che i Ventotenesi siano stupidi o si crede talmente al di sopra delle parti che si permette di offendere l’intelligenza dei Ventotenesi o per meglio dire di quei Ventotenesi che la pensano diversamente? Primo: durante le elezioni avevano i lacchè e tirapiedi che andavano in giro! E non diciamo che promettevano, minacciavano oppure davano bustarelle, ma vogliamo semplicemente dire che era facile eludere qualsiasi sorveglianza. Lo zio che faceva casa casa! Stranamente era diventato così socievole da andare a salutare i ventotenesi? Secondo: Il voto di scambio si può fare in moltissimi modi! Sia con il sistema classico che penso gli Assenso conoscono bene ma è solo una supposizione ☺ sia procurando posti di lavoro 2 giorni prima delle elezioni con opere pubbliche vedi i granili, oppure con un bando dove non ha potuto partecipare nessuno e che ha sistemato diversi giovani e chi non votava per loro veniva escluso. Ma dai caro Umbertuccio!! Ma ti rendi conto che come dice Forest Gump stupido è chi stupido fa!!!? Per amore della verità adesso a Ventotene pensiamo, che i Carabineri e la Finanza dovrebbe indagare per turbativa d’asta e voto di scambio!! ma semplicemente per il bene della verità che Umberto Assenso tanto richiede!!!! Quel voto di scambio che Don Luigi ha detto di pregare. E adesso i clan degli Assenso cerca di esliare il povero sacerdote! chi sa perchè se loro sono puri! il sacerdote non si riferiva certo a loro!! perchè predersela tanto!!! bhooooo mistero degli Assenso!! Ma non preoccupatevi nuova amministrazione perché non riguarda certamente Voi . Voi siete esenti da qualsiasi bassezza! E non ha sfiorato minimamente la vostra campagna elettorale!! Forse……..!!!! PS. È stato eletto come consigliere esterno per i rapporti con l’Europa il professore Fragola ! stimatissimo nell’ambito accademico. Ma c’è una precisazione da fare il suddetto professore è un parente del sindaco marito di Giovanna Assenso nipote del sindaco!! Ma!! Mistero degli Assensi!! Altro che di fede!!!

Fonte: TeleFree

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A Ventotene il Coraggio non viene premiato

Daniele Coraggio

Daniele Coraggio

Tutto come previsto, i due assessori della terza giunta del sindaco Giuseppe Assenso a Ventotene saranno i due più votati nella sua lista, ovvero Daniele Coraggio e Cataldo Matrone. Al primo come già preannunciato nei giorni scorsi andranno Ambiente, Turismo, Cultura e Spettacolo. A Matrone, che sarà anche vicesindaco, Rifiuti e Lavori Pubblici. Umberto Langella sarà il capogruppo di maggioranza e avrà la delega al Bilancio e ai Trasporti, mentre il primo cittadino ha tenuto per sè gli Affari sociali e la Sanità.

Trapela tuttavia un certo disappunto proprio dall’ago della bilancia di queste elezioni, ovvero Daniele Coraggio, che con i suoi 43 voti è stato il consigliere più eletto e ha spostato gli equilibri. Per questo secondo indiscrezioni non gli è andata giù la nomina a vicesindaco del compagno di coalizione Matrone.

Fonte: H24 Notizie

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Ventotene: tutto come prima…

E’ andato in scena ieri pomeriggio il primo consiglio comunale di Ventotene della terza amministrazione del sindaco Geppino Assenso, eletto con 294 voti ovvero il 56,64% delle preferenze. Il primo cittadino ha deciso di tenere la prima assisse civica presso la sala polivalente che era gremita.
La nuova giunta sarà composta da soli due assessori, come previsto dalla nuova legge Delrio: Cataldo Matrone, che ricopre anche la carica di vicesindaco, gestirà Lavori pubblici, Rifiuti e Attività produttive; Daniele Coraggio, che si occuperà di Ambiente, Spettacolo, Sport e Turismo.
Diverse deleghe sono state distribuite ai vari consiglieri comunali di maggioranza. Il sindaco Assenso ha affidato una delega speciale al professor Massimo Fragola, titolare di una cattedra di Diritto Economico Europeo all’Università della Calabria, che si occuperà dei rapporto con l’Europa. Una delega dall’alto valore simbolico data la storia politica di Ventotene.
La giunta Assenso Ter inizia la sua corsa con alcune ombre: riecheggiano infatti le parole molto dure del parroco dell’isola. In occasione della processione del Corpus Domini, Don Luigi Ruggiero ha detto, senza mezzi termini, che i voti ottenuti dal sindaco sono stati estorti con promesse, ricatti, minacce e compravendita.
Il nuovo consiglio comunale è
così costituito.
Maggioranza: Assenso Geppino, Assenso Umberto, Coraggio Daniele, Cataldo Matrone, Simone Piciucchi, Langella Umberto, Romano Silverio, Verde Silvestro.
Minoranza: Santomauro Gerardo, Modesto Sportiello, Stefany Pennacchio.

Fonte: Temporeale.info

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Ventotene: una giunta piccola piccola

Caricatura del consigliere Coraggio

Caricatura del consigliere Coraggio

Ancora poche ore e si insedierà la nuova amministrazione comunale di Ventotene, guidata ancora una volta dal sindaco Geppino Assenso che ha vinto per la terza volta le elezioni. Il Consiglio comunale è previsto per le 18 e 30 ma intanto già sono trapelate indiscrezioni circa le nomina dei due assessori previsti dalla nuova legge Del Rio, la stessa che ha permesso ad Assenso di tornare sulla sedia da primo cittadino. I due assessori saranno Cataldo Matrone e Daniele Coraggio. Il primo ha ottenuto 39 voti, la new entry Coraggio 43. Quest’ultimo gestirà ambiente, spettacolo, sport e turismo mentre Matrone Lavori pubblici e rifiuti. Le altre deleghe saranno distriuite ai consiglieri comunali. Ancora riserbo sull’incarico di vicesindaco che Assenso non avrebbe ancora deciso a chi lasciare.

Fonte: H24 Notizie

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Non toccate Don Luigi!

Don Luigi Ruggiero

Don Luigi Ruggiero

A Ventotene durante la processione del Corpu Domnini ! il sacerdote Don Luigi Ruggiero come un novello Don Puglisi, si è scagliato contro le elezioni avvenute il 31 maggio a Ventotene., vinte dal pluricondannato Giuseppe Assenso e dalla sua goffa cricca di saltimbanchi.
Le sue preghiere sono state rivolte
per coloro hanno comprato i voti;
per coloro che hanno usato il voto come merce di scambio;
per coloro che hanno minacciato di far perdere un posto di lavoro a padri di famiglia , pur di aver un voticino.
Il tutto davanti a carabinieri e finanzieri.

Il sacerdote non ha detto chi erano rivolte le sue preghiere!
Ma a tutti nella mente è balenata l’idea che erano rivolti al vincitore, sulla carta, di questa tornata elettorale.
Si sa che buon sangue non mente! E la dinastia degli Assenso è abituata ad usare tali sistemi pur di non perdere le elezioni.!
Adesso tutti si domandano cosa succederà a Don Luigi!
Si sa che è compito del Cristiano denunciare il malaffare anche se va contro i propri interessi.
Il sacerdote non era ben visto dal Sindaco e dalla sua combriccola perché il suo parlar chiaro e giusto Dava fastidio al potere che in modo vergognoso esercita a suo piacimento come un nuovo Re Sole.
Già nella loro pochezza gli hanno tolto un piatto di pasta, stranamente prima dell’elezioni che il sacerdote mangiava presso l’ospizio degli anziani il sabato e la domenica. Con la scusa degli sprechi, quando si sa benissimo che ben altri sono gli sprechi che assillano Ventotene da 10 anni a questa parte.
E già hanno provato con una sottoscrizione di poche persone, sempre facente parte della sua cricca, a mandarlo via dicendo ogni sorte di falsità e mettendo anche in dubbio la moralità del sacerdote.

Il sindaco come un Re del medioevo vuole anche il consenso della Chiesa e si sa che chi va contro il suo regime, da fastidio e come una volta va mandato in esilio.
Adesso Don luigi l’ha fatta grossa e rischia di essere allontanato da Ventotene! Perché si sa che i lupi vanno in branco e sono amici! E l’arcivescovo di Gaeta è compagno di merenda del sindaco di Ventotene.
Ma stavolta il carissimo (nel senso che è costato molto caro alla popolazione di Ventotene questi 10 anni di amministrazione) sindaco Assenso stia attento perché troverà difronte molti onesti cittadini che saranno con Don Luigi pronti anche a rivolgersi a persone molto più in alto dell’arcivescovo Bernardo, e a combattere per averlo a Ventotene a svolgere il suo ministero.

Speriamo che Voi e i Vostri cortigiani non volete comprarvi anche un posto in paradiso come avete fatto con i voti dei Ventotenesi.

Fonte: TeleFree

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