Ventotene: è tempo di ricostruire

C’è un aria elettrica oggi a Ventotene. Un aria strana. Eppure il sole è lo stesso, la brezza spira dalla stessa direzione di ieri, il mare mormora come sempre.
Dopo gli arresti eccellenti e la bomba giudiziaria di ieri gli abitanti dell’isola sembrano sgomenti, attoniti e confusi. Ci sono quelli che, a mezza bocca, dicono che si è trattato di giustizia ad orologeria, di precisi interventi pre-elettorali, e danno ad altri la colpa per quello che è successo. Ci sono quelli che giurano sull’innocenza di questo o di quello, piccoli ingranaggi inconsapevoli di meccanismi più grandi, e imperscrutabili. Ci sono quelli che gioiscono in cuor loro, e quelli che temono per il futuro. Certo è che, per una piccola comunità come quella di Ventotene, piombare nella realtà in maniera così brusca, dopo anni di anarchia politica, morale e amministrativa, è uno shock devastante. Adesso tocca ricominciare. Soprattutto tocca mettere insiemi i cocci, rincollare con santa pazienza le coscienze e la morale dei Ventotenesi. È un compito difficile, che richiede tempo, passione e pazienza. Sarà possibile? Sarà utile? Francamente non lo so, si può solo incominciare a lavorarci.

Fonte: TeleFree

Questa voce è stata pubblicata in Politica e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.