Lettera al sindaco di Ventotene, in chiave musicale

Caro Sindaco ti scrivo così mi distraggo un po’
E siccome sei molto impegnato nei tuoi processi più forte ti scriverò
Da quando sei pluri imputato c’è una grossa novità
La tua amministrazione ancora c’è
Ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
Perché luci non ci sono
E si stà senza traghetti per intere settimane
E a quelli che aspettano per partire
Non resta che sperare

Ma ai ventotenesi l’opposizione ha detto
Che porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando
Ci saranno le luci,
e traghetti ogni giorno
anche i giovani troveranno un posto
tutti i giovani non solo quelli che hanno votato per te
e la fognatura funzionerà.

Ci sarà da mangiare per tutti
E non solo per i tuoi
Mentre chi dalla tua parte si è voltato ( traditore e giuda)
Già lo fa.

E ognuno sarà contento
Che tu via vai
Anche quelli di una certa età
Ormai sperano.
E speriamo che senza grandi disturbi tu e i tuoi sparite
Sparite, voi che siete troppo furbi
O cretini di ogni età

Vedi caro sindaco cosa ti scrivo e ti dico
E come sono contento
Se tu ti dimetti e come sono contento
Di esserci anche io in questo momento
Vedi, vedi, vedi, vedi
Vedi caro sindaco cosa speriamo
Per continuare a sperare
Ma tu non lo capisci
Sei sempre la a continuare a rovinare
Quest’isola.

E se poi spontaneamente non te ne vai
Vedi caro sindaco cosa speriamo
Che la magistratura il suo corso fa
Perché ormai ventotene non c’è la fa più.

Fra poco è un anno che sei stato rieletto
E i ventotenesi si stanno preparando
Perché tu te ne vai
E questa la novità.

Fonte: TeleFree

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Una risposta a Lettera al sindaco di Ventotene, in chiave musicale

  1. Che sarà scrive:

    Paese mio che stai in mezzo al mare
    disteso come un vecchio addormentato,
    il degrado,l’abbandono e il nepotismo son la tua malattia,
    paese mio ti lascio io vado via.
    Che sarà,che sarà,che sarà,
    che sarà di Re Geppino chi lo sa,
    c’è il processo che tra poco inizierà
    e la giustizia farà quel che farà.
    Gli amici tuoi andranno tutti via
    e gli altri se ne andranno dopo te,
    peccato perché stavi bene in loro compagnia,
    ma tutto passa e tutto se ne va.
    Che sarà,che sarà,che sarà,
    che sarà di Ventotene chi lo sa,
    senza guitti e saltimbanchi non la riconoscero’,
    dove andranno e che faranno non lo so.
    Paesani miei vi bacio sulla guancia
    e come Giuda io vi tradiro’,
    io sono qui,ma come è stato non lo so,
    ma so soltanto che vi abbandonero’.
    Che sarà,che sarà,che sarà,
    che sarà di Ventotene chi lo sa,
    ma spero che giustizia ci sarà.

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