Nonostante la morte di Sara e Francesca sotto una frana a Cala Rossano tre anni fa, a Ventotene si continua a costruire e ad appaltare lavori pubblici per milioni di euro senza la benché minima autorizzazione su un territorio fragilissimo. La gran parte della popolazione è stufa di questa politica che ha già ucciso l’immagine di quello che un tempo era un luogo incantato, e che ora sta consegnando l’isola direttamente nelle mani della camorra, ma non riesce a rompere la vischiosa rete di intrecci familiari che la obbliga all’omertà, e al declino.
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ATTENZIONE!!! NEL BEL MEZZO DELLA RISERVA DI VENTOTENE E NATO UN BEL FUNGONE ANZI UNA BELLA ARCA DI NOE’ DEI SIG. SANTACLAU.S.AUGURI ATUTTI GLI ISOLANI CHE CON IL LORO VOTO PERMETTONO TUTTO QUESTO APPOGGIANDO I CLAN ISOLANI DEL POSTO VERGOGNATEVI!!!
io mi preoccuperei piu’ di publico servizio che scadente,la posta arriva a singhiozzi per non parlare della sanita, pronto soccorso.. devi azzecca gli orari..il comune devi sali’ le scale………………………………per avere un diritto devi essere riconosciuto prima dal cane di guardia poi dai mastini che ti fanno capire che i tuo diritti stanno nell cesso!!!
SI SEGNALA COME OGNI INIZIO STAGIONE TURISTICA LO SFRUTTAMENTO IN TUTTE STRUTTURE COMMERCIALI E TURISTICHE LO SFRUTTAMENTO DI MANODOPERA STRANIERA MALPAGATI.SI PREGA DI INTERVENIRE!!!
Per una richiesta di finanziamenti da parte del Comune:
Il Consorzio INVENIO ha redatto relazione nel 2007 “Sullo Stato delle coste nel Comune di Ventotene” attenendosi al Foglio della carta geologica d’Italia 171(GAETA).
Cala Rossano era segnata come zona crollo
Ventotene figurava nella carta di Gaeta e non Latina.
Chi ha redatto quella carta? Chi sono i tecnici che hanno sottoscritto quella carta?
ok candida…io lo so’ che’ sapevi particolari..che’ il regime cerca di dimenticare..infatti si sente sicuro” almeno per la maggioranza estesa, che fa finta di muovere la testa per dire si maesta’..uno alla volta gli da’ il contentino…ma alcuni hanno fame.. tanta fame…se’ gli passi per vicino non ti vede proprio”’ figurati il resto…da questi meglio non pretendere niente.. stanno in scadenza”………………………………………..
Cara Opposizione, guarda che per oppositori non intendevo certo quelli dell’opposizione politica! Lo sanno anche i muri che l'”opposizione politica” di Ventotene è fasulla, e che è nata dopo una telefonata del caro Sindaco al sig. Pennecchiotto chiedendo gli il favore di far finta di fare un’altra squadra a due giorni dalle elezioni.
Io per oppositori intendo quelle 5 o 6 persone che si oppongono con i loro pensieri e il loro comportamento al sig. Sindaco! Sono pochissimi, rassegnati e umiliati quotidianamente, ma ci sono. E se non muoiono prima saranno coloro che erediteranno le macerie lasciate dal devastante Re di quaglie.
ooo candita nee capit mancoo o sasiccio…ca sono poco i prediletti e’ ce’ anche l’opposizione….gli fa comodo!!!da dove vieni dalle nuvole??
La mafia a Ventotene c’è giá, e da tempo. È la mafia di chi comanda, di chi impone le regole, ma solo agli oppositori. Di chi vessa gli onesti negando loro diritti, o peggio spacciandoglieli per favori, cosicché si sentano in debito. Di chi comprandoti il voto dietro promesse da quattro soldi ti tiene legato per le palle, di chi impone scelte e politiche devastanti spacciandotele per servizi pubblici, di chi pretende pure che gli si dica grazie per lo scempio che ha fatto della tua isola. Insomma la mafia degli Assenso e della loro stracciona corte dei miracoli
Storia di frane naturali e amministrazione politica franosa:
A Ventotene il 6 gennaio 2005 inizia la crisi politico-amministrativadopo le dimissioni presentate dal vicesindaco ed assessore all’Urbanistica, Silvestro Verde e dagli assessori ai Lavori Pubblici ed alle AA.PP., Antonio Impagliazzo ed alla Sanità e Servizi Sociali, Giuseppe Assenso. Cosi il10 gennaio 2005
cade la giunta di Ventotene ,si scioglie il consiglio comunale a poche settimane dalla scadenza naturale. Il sindaco Vito Biondo da le dimissioni.Dal 11 gennaio 2005,fino al giorno delle prossime elezioni, l’isola sarà amministrata dal dottor Domenico Talani, viceprefetto aggiunto,dirigente dell’Ufficio Protezione Civile della Prefettura di Latina.
Cosi il 05/04/2005 Giuseppe Assenso viene nominato sindaco di Ventotene.Si passa subito ai lavori e il Consiglio comunale dei primi di luglio 2005 è particolarmente produttivo, infatti oltre ad approvare il rendiconto finanziario ed a nominare i nuovi rappresentanti in seno alla Comunità di Arcipelago, il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Impagliazzo, ha relazionato su una vera e propria pioggia di euro concessi dal Ministero dell’Ambiente all’amministrazione isolana presieduta dal dottor Giuseppe Assenso.In merito all Comunità di Arcipelago delle isole Ponziane i due sindaci isolani, Giuseppe Assenso e Pompeo Porzio si incontreranno per concordare la nomina del nuovo presidente che raccoglierà l’eredità di Franco Schiano. Sempre ieri, il Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, Aldo Cosentino, ha comunicato la concessione di una serie di finanziamenti attinenti progetti relativi alla Riserva Naturale delle isole di Ventotene e S. Stefano. A proposito di Franco Schiano vi ricordate chi è?
Frane e appalti. Le intercettazioni che accusano Schiano, andate a leggere Telefree martedì 20 settembre 2011:http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=92944
Ad oggi, sono ormai 8 anni c’è ancora Assenso per cui le frane al Comune sono state alquanto bloccate, se non ci sarà un terremoto.
Passiamo alle frane naturali:
Nel 2004 prima frana nella zona di Cala Rossano a 50 metri da quella dove furono sepolte Sara e Francesca. Estate del 2004, quella zona di spiaggia viene recintata e interdetta all’accesso (c’è anche la foto pubblicata in un volume del 2005 di Folco Quilici e Luca Tamagnini su Ventotene Photoatlante Editore).
Sabato 08 luglio 2006 Telefree- Maltempo: frane, asfalto sollevato e strade danneggiate. A Cala battaglia un muro di contenimento di oltre quattro metri a causa della pioggia incessante è crollato sulla parete di una casa. Un grosso masso si è staccato da una parete ed è caduto sul distributore di benzina che si trova al porto nuovo. Già nel pomeriggio è iniziata la conta dei danni. Sono talmente ingenti che il sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso, chiederà oggi stesso lo stato di calamità naturale.
mercoledì 23 maggio 2007 Telefree -Abuso edile … e si “chiude” il porto di Ventotene
abuso…ma gia’ condonato. Ventotene e’ piena di abusi edili. Ed e’ proprio uno di questi abusi che costruito male e con delle pendenze per la raccolta delle acque piovane fatte male che fa crollare sull’unica strada di accesso al porto commerciale di Ventotene una grande massa di fango e pietre facendola chiudere per circa un mese.Da una parte non posso condannare l’amministrazione che si e’ dovuta parare le spalle chiudendo l’accesso fino a quando il Genio Civile non la riaprira’ ma dall’altra e’ stata complice di questo abuso prima fermato e poi autorizzato. Adesso e’ stato abbattuto ma chissa’ quale promessa e’ stata estorta al Sindaco di Ventotene. Pensate che questo signore si era costruito un terrazzo a 10 metri in linea d’aria sul Porto Romano, uno dei pochi porti romani ancora funzionanti.
Se non ci fosse stata questa frana nessuno avrebbe visto nulla e nessuno avrebbe parlato; neanche chi dovrebbe sorvegliare e vigilare.
Sabato 10 gennaio 2009 Telefree
Crolla costone roccioso a Cala Nave
Il cemento la vera causa dei danni sull’isola
Mercoledì 18 febbraio 2009Telefree
Crolla un costone roccioso in via Parata Grande. Si paga ancora la cementificazione selvaggia.
Il sindaco Assenso dà la colpa alla pioggia, e chiede nuovi finanziamenti urgenti allo Stato
lunedì 02 marzo 2009 Telefree
Ventotene: dopo i danni adesso la beffa
Dopo i recenti crolli la situazione si fa drammatica. E impera l’abusivismo Ventotene è in ginocchio. Dopo i recenti e molteplici crolli nella zona del Porto Nuovo, a Cala Nave, a Parata Grande e ai Granili, il territorio dell’isola va assottigliandosi sempre più.
Ventotene, bilancio ambientale disastroso per l’Area Marina Protetta e Riserva Naturale dello Stato di Ventotene e S. Stefano. Istituita circa 10 anni fa. In più di un decennio infatti la riserva non ha mai avuto personale dedicato, a parte 5 direttori diversi che si sono avvicendati.E non si è trattato di mancanza di fondi, visti gli oltre 4 milioni di euro che il Ministero dell’Ambiente ha concesso al parco. Soldi spesi, beninteso, ma per fare cosa?
20-04-2010 Cala Rossano Sono uccise Sara e Francesca
La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, per quanto accaduto oggi sull’isola di Ventotene, ha dichiarato lo stato di calamità naturale.
17 agosto 2011 nella zona Fontanelle, vicino Cala Battaglia, si registra un altra frana, senza conseguenze per le persone.
17 ottobre 2011 La Repubblica di Roma
Ventotene, tre piccoli crolli nella grotta dei Passeri,presto gare e interventi
La Polverini dichiara lo stato di calamità naturale.
Conclusioni : frane- Stato di calamità = soldi
Poco meno di dieci anni sono arrivati ben oltre 20 milioni di euro di stanziamenti.
Dove confluiscono?
Sono i gestori del momento a saperlo.
bella mariacivita mi sei piaciuta…a dire le cose in faccia!!
Andate a rileggere quanto già pubblicato su questo blog in data 20 settembre 2012:
Il tunnel del sindaco di Ventotene imbarazza il Parlamento
Testo dell’Interrogazione Scritta Atto C.4/13168 (Messa in sicurezza dell’isola di Ventotene) presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI – lunedì 12 settembre 2011, seduta n.516
Risposta scritta pubblicata lunedì 9 luglio 2012 nell’allegato B della seduta n. 662 all’Interrogazione 4-13168 presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI
E ancora:
in data 22 ottobre 2011
Ventotene: perché tanti soldi?
La realizzazione del tunnel a Ventotene. Quanti soldi per un’opera folle su un piccolo territorio che si sta sfaldando. Evidente la sproporzione tra Ventotene e gli altri comuni finanziati, pur prevedendo la legge una proporzionalità tra finanziamenti ed abitanti.
Ecco cosa fu deliberato con il provvedimento n.815 del 22/10/2009:
che il Comune di Ventotene con nota n.2430 del 07.09.2009, facendo seguito ad una precedente nota n.2299 del 17.08.2009, ha richiesto il finanziamento di €.6.000.000,00 per la realizzazione di un nuovo collegamento con il “Porto Nuovo”, esterno al centro abitato, evidenziando il ricorrere delle condizioni di cui all’art.16 della L.R. 72/80 per il finanziamento dell’opera, da parte della Regione Lazio, nell’ambito di un programma straordinario di viabilità per strade provinciali e comunali;
DATO ATTO che la presente delibera non è soggetta alla procedura di concertazione;