Il postino aveva fatto il suo dovere. Quella citazione a Pasquale Romano, tecnico comunale a Ventotene, dichiarata come non pervenuta e che è costata il rinvio della prima udienza del 24 settembre scorso presso il Tribunale di Gaeta nell’ambito del processo che lo vede imputato per la morte, nel 2010, della tredicenne Sara Panuccio e della quattordicenne Francesca Colonnello, in realtà era arrivata. Lo ha raccontato a una troupe del Tg3 il postino ventotenese che materialmente l’aveva in mano e che, ricordando al tecnico comunale, imputato insieme al sindaco Giuseppe Assenso, l’ex sindaco, dal 2000 al 2005, Vito Biondo e al dirigente dell’ex Genio Civile di Latina Luciano Pizzuti, di recarsi presso l’ufficio postale per ritirarla, si è visto rispondere in malo modo di farsi i fatti propri. Una vicenda che offre uno spaccato niente affatto edificante della realtà isolana e che, verosimilmente, sarà motivo di indagine da parte della Procura di Latina che alcuni mesi fa aveva chiesto il rinvio a giudizio dei quattro fino allora indagati, ritenendoli responsabili di una serie di omissioni, ognuno in un ambito della propria competenza, per la morte delle due giovanissime studentesse finite schiacciate la mattina del 20 aprile 2010 a Cala Rossano dal crollo di una parete rocciosa di tufo mentre frequentavano un campo scuola. Bruno Panuccio, padre di Francesca, sul suo profilo Facebook ha commentato: «E’ un atteggiamento vile e vergognoso ma forse il muro dell’omertà si va sgretolando sull’isola». La prossima udienza è fissata per il 14 novembre.
Fonte: Latina Oggi
il postino di cui sopra è il primo assenteista dell’isola…..lo scorso inverno non ha lavorato e questa estate si perchè ha fatto le vacanze con la famiglia…è sbarcato sull’isola ieri..da mercoledì che era assente..vediamo se questa settimana sarà corta o cortissima…ed io PAGOOOOOOOOOOOO
Scommettiamo che la prossima citazione sicuramente arriverà a Pasquale Romano perchè i magnifici quattro escogiteranno un altro espediente per far rinviare l’udienza.
E’ cosi evidente che ci troviamo di fronte ad una tecnica di difesa, fanno gruppo come i quattro moschettieri di Alexandre Dumas:Uno Per Tutti e Tutti Per Uno
Ogni falsità è una maschera, e per quanto la maschera sia ben fatta, si arriva sempre, con un po’ di attenzione, a distinguerla dal volto.