Un’altra Ventotene è possibile

Marco Lodoli sul palco di «Gita al Faro» a Ventotene

Concluso il festival «Gita al Faro»: successo di pubblico per il reading che ha concluso la settimana dell’anti-reality. E aspettando gli inediti, si fa la coda in libreria.

«La barca scivola via lenta, le pale dei remi affondano appena nell’acqua densa, come stessero mescolando una melassa, non fanno rumore, il liquido marino le avvolge in una membrana color cobalto fuso. E’ una barca scrostata, chiazzata di macchie blu e verde scuro, mani di vernici sovrapposte e mai completate, il legno spunta logoro e scheggiato, sul fondo sciacquetta un’acquerugiola sporca…». E’ l’incipit del racconto «Al confine», inedito di Marco Baliani che ha aperto le notti pubbliche di «Gita al Faro», originale festival di letteratura tenutosi a Ventotene. Otto scrittori su un’isola, riuniti per una sorta di confino creativo. Volete saperne di più? Se sbarcate sull’isola, andate in piazza, alla libreria «Ultima spiaggia» e chiedete al libraio Fabio: vi racconterà del singolare anti-reality appena conclusosi a Ventotene. E vi guiderà alla scelta di uno dei loro libri già pubblicati (le vendiote sono già aumentate da qualche giorno). Per gli inediti frutto del festival, invece, ci sarà da aspettare ancora un po’.

L’ANTI REALITY – Quattro autrici e quattro autori sbarcati il 25 giugno sulle terre che furono colonizzate dai Borboni, per scrivere un inedito ispirato all’isola o dall’isola. E per essere protagonisti di un documentario. Ognuno di loro ha prodotto un breve racconto, che al termine del festival è stato letto davanti al Faro di Ventotene, nel giardino alle spalle del Comune con vista sull’ex carcere borbonico di Santo Stefano. Davanti ad una platea di isolani e turisti. Due apprezzate serate di reading, senza giudizi né giuria. Durante la settimana del Festival, gli otto sono stati seguiti dall’occhio discreto delle telecamere, nel corso delle loro esplorazioni su quest’isola e sulla vicina Santo Stefano. Una sorta di anti-reality. E’ questa l’idea più originale di «Gita al Faro».

ISOLAMENTO CREATIVO – Barbara Alberti, Marco Baliani, Caterina Bonvicini, Marco Lodoli, Francesco Pacifico, Laura Pariani, Sandra Petrignani e Sandro Veronesi – sotto la regia di Lidia Ravera, direttrice artistica – hanno accettato di farsi riprendere mentre visitavano Ventotene, o mentre si confrontavano – davanti a tavole imbandite – in discussioni sulla letteratura e il mestiere di scrivere. Nessun naufragio, ma un scelta precisa e consapevole di tentare un semi-isolamento creativo, interrotto da convivi e riflessioni collettive.

VIDEOCLIP SU CORRIERE.IT – Le riprese realizzate durante la settimana degli scrittori a Ventotene – nel corso delle visite all’ex ergastolo e alla villa romana di Giulia, nelle puntate alla bella libreria Ultima Spiaggia o nei vagabondaggi tra le distese di coltivi, frutteti e cale dell’isola – sono diventate piccole clip proposte sul sito di Corriere.it. Il materiale verrà poi montato in un documentario, ideato e diretto da Sara Ristori e Katia Goldoni; in sottofondo, le musiche del pianista e compositore Valerio Vigliar, che ha accompagnato anche le serate aperte al pubblico.

SQUADRA VINCENTE – Una lettura di Gita al Faro è stata dedicata dalla saggista Liliana Rampello alle opere di Virginia Woolf, una delle quali ha ispirato il nome del Festival ideato da Associazione Culturale Tùrbìne. Francesca Mancini, Marianna Morano e Laura Pesino e Vania Ribeca hanno curato la Direzione esecutiva e al coordinamento, lo Studio Mun le comunicazioni, Sara Ristori e Katia Goldoni il progetto video , Alessandra Mulas la segreteria organizzativa e l’Aviap (Associazione per la Valorizzazione delle Isole dell’Arcipelago Ponziano) ha sostenuto la logistica con tutti i propri soci: dalla libreria Ultima Spiaggia all’albergo Mezzatorre, dall’ Hotel Villa Iulia al residence Elicriso, ai ristoranti le Terrazze da Mimi, Verde, il Giardino e Zi’ Amalia.

IMPRENDITORI MECENATI – Si è trattato di un esperimento riuscito e unico, finora, nel panorama delle iniziative sull’isola: a dieci anni dalla prima edizione del festival jazz «Rumori nell’isola», gli imprenditori locali si sono fatti mecenati della letteratura. «Quando nel marzo scorso fummo contattati da Laura Pesino, Francesca Mancini, Vania Ribeca e Marianna Morano (quattro ragazze frequentatrici di Ventotene) per esporci la loro magnifica idea – spiega Matrcello Musella, di Aviap (Associazione per la Valorizzazione delle Isole dell’Arcipelago Ponziano) – non riflettemmo più di tanto e aderimmo alla proposta di collaborazione per la realizzazione di questo festival».
Da allora, gli imprenditori rivendicano di aver dovuto «superare molte difficoltà economiche: l’Aviap aveva già programmato le manifestazioni per l’anno 2012, depliant e pieghevoli erano stati già stampati e distribuiti… quindi reperire fondi, in una cassa semi vuota, non è stato semplice». Tuttavia, nonostante la crisi, le risorse economiche sono state reperite: «Così abbiamo reso possibile la nascita del Festival Letterario Ventotene 2012 “Gita al Faro”».

LE PROSSIME EDIZIONI – Come in un romanzo d’altri tempi, il convivio degli scrittori è diventato per Ventotene un’occasione per rilanciarsi quale isola ideale per chi ama leggere. Nel placido scorrere del tempo fra villeggiatura e bagni a mare, la lettura (e la scrittura) diventa il segno distintivo dei turisti di Ventotene, così diversa dalla vicina e chiassosa Ponza. E quegli scrittori, quei teatranti sul palco in vista del Faro sono un’avanguardia dei tanti che sicuramente verranno nelle prossime edizioni di una riuscita Gita al Faro.

Fonte: Corriere della Sera, Latina Oggi

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