La Laziomar contesta i costi e le procedure che le vengono addebitate dalla Associazione per la Valorizzazione dell’Arcipelago Ponziano e più di recente, anche dal consigliere comunale Clemente Carta. Inoltre la società addetta al trasporto marittimo dalla Regione Lazio, sottolinea come i numeri forniti da questa testata siano erronei. Così nella nota a firma del presidente Antonino Cataduella, presidente della Laziomar, si riferisce che piuttosto «è vero che l’ammontare giornaliero del noleggio del “Don Francesco” della Snav, è di poco più della metà» delle cifre riferite da questa testata, e che quindi c’è da ritenersi, si attestino, per esplicita ammissione della Laziomar intorno ai 700 mila euro in luogo del 1.126.000,00 circa, ipotizzato da questo giornale in virtù del presunto costo giornaliero, individuato intorno ai circa 12.000,00 euro giornalieri, cui andrebbero ad aggiungere i costi derivati dal consumo di gasolio. Duemila euro al giorno. Cataduella inoltre specifica come finora sebbene i costi preventivati sarebbero di «poco più della metà – di quelli forniti da LatinaOggi – il costo finora sostenuto da Laziomar per il noleggio del mezzo è di circa ¼ della somma indicata» la società non comprende da dove si sarebbero evinti i due milioni circa di euro, che alla fine della fiera, la Laziomar si troverà a sborsare per il noleggio della “Don Francesco” e per le riparazioni della “Tetide” ancora in cantiere e sostituita dalla fine di aprile con la “Don Francesco”, e le riparazioni dell’aliscafo Anlilam, che ancora ieri non tornava in servizio sulla tratta Ventotene- Formia e viceversa. In ogni caso la Laziomar sostiene che «non vi è alcun accordo con la regione Lazio che la obblighi a munirsi di una nave di riserva» e che comunque sarebbe stata «lieta di poterne disporre, ma che questa non gli è stata trasferita dalla Caremar, e la Laziomar non ha i mezzi economici per acquistarla» la società per azioni a totale capitale pubblico inoltre specifica che «il ramo d’azienda trasferito da Laziomar a Caremar non comprende nave di riserva e che della nave di riserva fa menzione l’accordo di programma del 3 novembre 2009 che costituisce per la regione Lazio solo un indirizzo operativo per la redazione e la stipula del contratto di servizio, redazione e stipula che non hanno avuto luogo in attesa della privatizzazione della Laziomar».
Nel frattempo saranno ripristinate a partire da domani le tre corse che fino a qualche settimana fa coprivano la tratta Ventotene-Formia.
L’accordo raggiungo tra il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso e la Laziomar lascia ben sperare per la ripresa e la regolarizzazione del flusso turistico estivo. Da oggi infatti entrerà in servizio un nuovo aliscafo che sostituirà l’Alinlam, entrato in avaria la settimana scorsa, dopo due mesi passati nei cantieri navali per le riparazioni che non gli avrebbero evitato la nuova sosta forzata dopo la seconda corsa tra Ventotene e Formia.
«Il catamarano Alcione – spiega Assenso – potrà portare 350 passeggeri, mentre il “Don Francesco” continuerà a sostituire la “Tetide”nelle corse del traghetto, fino al 28 giugno, ed avremo così la copertura totale delle tre corse».
Il sindaco Assenso esprime soddisfazione dunque, per il risultato ottenuto, sottolineando la disponibilità che la Laziomar ha dato dopo l’increscioso episodio che giovedì scorso aveva mandato in tilt l’organizzazione delle agenzie che sull’isola avrebbero dovuto portare i loro turisti rimasti, ancora una volta in attesa della messa in disponibilità di un veicolo. Il «Don Francesco» appunto richiamato in servizio assieme a tutto il suo equipaggio della Snav che nel frattempo aveva già raggiunto il porto di Napoli.
Certo è che al momento non sussistono collegamenti diretti tra le due isole, ovvero tra Ventotene e Ponza, e chi volesse raggiungere le due perle del Mediterraneo, in modo diretto, non può farlo se non transitando attraverso il porto di Formia.
Ma sono dozzine le domande che ripresa dei collegamenti marittimi che già dall’inizio della bella stagione avevano mandato in tilt le associazioni per la Promozione e la Valorizzazione dell’Arci pelago Ponziano. Una tra tutte il mancato collegamento tra Napoli, Ventotene e Ponza che fino all’anno scorso, in questo periodo dell’anno, era già stato attivato. Al contempo, se pure al presidente Cataduella i conti sono sembrati sbagliati, o esagerati, forse sarebbe opportuno che rendesse noto il capitolato della gara d’appalto con cui è stato affidato il servizio sostitutivo, ovvero il reperimento delle imbarcazioni che oggi stanno entrando in sostituzione, una dopo l’altra, del parco navi Laziomar. E magari, avendo copia di quel bando, questa testata potrebbe avere il piacere di renderlo pubblico, così come sarebbe interessante capire quanti equipaggi in questo momento vengono pagati, dal momento che pure quelli rientrano tra le voci di spesa. E se il nuovo aliscafo che andrà a sostituire temporaneamente l?Anilalm (chi lo fornirà?), avrà anche quello un costo aggiuntivo. Domande a cui una società a totale capitale pubblico magari non dispiacerà fornire delle risposte.
Fonte: Latina Oggi