“Estraneo ai fatti e non responsabile”: la difesa impossibile del sindaco Assenso per la morte di Sara e Francesca

Sara Panuccio e Francesca Colonnello

Rinviata al 21 maggio  l’udienza preliminare sulle richieste di rinvio a giudizio formulate dalla Procura in seguito all’inchiesta sul crollo di Cala Rossano a Ventotene nel quale morirono due studentesse romane in gita scolastica sull’isola. L’udienza si è aperta in Tribunale a Latina davanti al Gup, Guido Marcelli che l’ha rinviata al 21 maggio per un difetto di notifica.
Il giudice è chiamato a decidere in particolare sulle posizioni del sindaco di Ventotene, Giuseppe Assenso, del suo predecessore, Vito Biondo, dei tecnici del genio civile di Latina, Luciano Pizzuti e del Comune isolano, Pasquale Romano, oltre che sulla posizione del dirigente dell’autorità di Bacino per il quale la Procura ha chiesto l’archiviazione.
Per i primi quattro il pm Saveriano, che nel corso degli accertamenti seguiti alla tragedia ha acquisito anche la perizia di un geologo, ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di duplice omicidio colposo.
Questa mattina il sindaco Assenso si trovava in Tribunale dove lo ha raggiunto per noi Antonio Bertizzolo. “Mi sento innocente, ho la coscienza a posto”, ha detto.

Il papà di Sara Panuccio in un’intervista rilasciata solo pochi giorni fa a Panorama.it si è definito “un ergastolano del dolore”. Da sempre ha denunciato pubblicamente le responsabilità di chi avrebbe dovuto vigilare sulla sicurezza dell’isola, segnalando adeguatamente i pericoli, e invece non lo ha fatto.

Ascolta le parole del sindaco Assenso

Fonte: Radio Luna, H24 Notizie, Latina 24Ore, Latina Today

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