Ventotene: e la nave va… vuota!

Quasi vuoto il collegamento col catamarano voluto da Laziomar per sostituire il traghetto guasto. Costa 14 mila euro al dì e parte tardi: difficili i viaggi del weekend

La battaglia dell’arcipelago ponziano per ottenere collegamenti più efficaci non è ancora terminata. Gli operatori economici, il sindaco di Ventotene ed il commissario prefettizio di Ponza, si incontreranno martedì 3 aprile in Regione Lazio con i vertici dell’assessorato ai Trasporti mettendo sul piatto nuove proposte: collegamento diretto tra le due isole, maggiore autonomia nella gestione delle tratte. Anche perché gli attuali orari, pur con la nuova corsa inaugurata domenica primo aprile, non funzionano. Corriere.it ha provato i nuovi collegamenti, verificando che è ancora complesso e impegnativo raggiungere l’isola per trascorrervi il fine settimana.

La nave «Don Francesco», noleggiata da Laziomar presso Snav (Marangon)

ARRIVO A MEZZOGIORNO – La nuova nave parte troppo tardi e un romano che lasciasse la Capitale di prima mattina per raggiungere in treno l’imbarco a Formia sarebbe a Ventotene soltanto verso mezzogiorno. Tardi, considerato che il viaggio di ritorno la domenica è alle 16.40. Ore di viaggio per un weekend davvero breve. E c’è chi cambia meta. Così molti operatori turistici di Ventotene, dopo mesi di difficoltà per la crisi dei trasporti – mesi in cui, con un aliscafo guasto, per arrivare sullì’isola con la «nave veloce» si impiegavano due ore e mezzo, via Ponza – avrebbero deciso di non aprire neppure per Pasqua, rinviando l’avvio della stagione turistica a giugno.

Passeggeri sull' Aliscafo Laziomar

DA SPRECO A RISORSA – L’obiettivo a breve termine è quello di salvare almeno l’afflusso turistico di Pasqua: le prove tecniche sono già in corso vista la rimodulazione delle corse attiva dal primo aprile, con la flotta rimpinguata grazie alla nave a noleggio – il «don Francesco» – che, oltre ai costi esorbitanti – 14 mila euro al giorno tra noleggio e carburante, equipaggio di 9 persone -, è costretta comunque a coprire la corsa per Ventotene in due ore quando potrebbe impiegarci la metà del tempo. Ennesimo monumento allo spreco («Uno spreco necessario», sostengono molti viaggiatori) che gli operatori dell’isola chiedono di poter sfruttare, visto che c’è, almeno a fini promozionali: c’è addirittura chi chiede corse gratuite per i passeggeri per far scoprire le Pontine; «Così poi torneranno disposti anche a pagare delle buone navi o aliscafi» .

Posti vuoti sulla prima corsa della nuova nave per Ventotene (Marangon)

LAZIOMAR, I DUBBI – E a proposito di aliscafi, finalmente entrambi gli aliscafi gemelli di Laziomar per le Pontine funzionano a pieno ritmo, dopo il guasto che ne aveva bloccato uno per lunghe settimane. Tuttavia, a nove mesi dall’avvio delle attività, Laziomar si trova in un limbo dove ogni scelta si profila tanto necessaria quanto antieconomica: l’azienda nasce per gestire il trasporto pubblico in una fase transitoria in vista della privatizzazione, ma ad oggi non è più chiaro il percorso, cioè se si tratterà di una totale esternalizzazione o se la Regione intenderà rimanere quale socio di maggioranza con funzioni di controllo, magari individuando in una delle società già operanti nel Lazio un possibile partner. Un’ occasione – quest’ultima – che la politica sta valutando seriamente. Una cosa è certa, per tenere in piedi la baracca sarà necessario puntare tutto sulla stagione estiva, sugli introiti che potranno derivare da un innalzamento delle tariffe almeno per i non residenti.

Un aliscafo Laziomar nel porto di Ventotene

MESI DI PASSIONE – «L’ente regionale s’intende poco di trasporto via mare – si mormora sull’isola – ed è questo banale principio di gestione a creare i disservizi che abbiamo vissuto nell’ultimo periodo». Laziomar eredita infatti una vecchia flotta senza disporre di un mezzo in sostituzione quando si rompe un traghetto o un aliscafo. L’azienda viene inoltre tacciata di non saper comunicare in maniera tempestiva quanto possa essere utile ai fruitori dei servizio.

Un traghetto lascia Ponza: difficili i collegamenti con Ventotene

AVARIE E DISAGI – C’è da scommettere, inoltre, che le avarie, così come gli stop per la manutenzione, creeranno ulteriori disagi nei mesi a venire, riportando a quelle stesse condizioni che hanno portato le associazioni imprenditoriali di Ponza e Ventotene a inoltrare un esposto in procura sollecitando l’intervento del Prefetto. Il primo risultato è stato quello di ottenere la nave sostitutiva che copre la tratta di Ventotene in ben due ore, in luogo di un collegamento veloce che era stato promesso. La Regione ha pensato bene di procurare una specie di nave da crociera che in questo periodo è a dir poco sottoutilizzata.

INVERNO ISOLATO – I primi mesi del 2012 sono trascorsi all’insegna dell’isolamento e, quando andava bene, di collegamenti lentissimi: un aliscafo in condivisione, creava notevoli svantaggi soprattutto a Ventotene, raggiungibile in due ore e mezzo quando, in condizioni di mare buono, l’aliscafo può impiegare 55 minuti. Ma anche la prima estate targata Laziomar, quella del 2011, è stata costellata di disagi: corse soppresse, infinite lamentele sia da parte degli isolani, sia da parte dei turisti.

Barche in rada nella baia di Cala Rossano (foto Zanini)

DILEMMA ESTATE – «La situazione sta migliorando – dice per Ventotene Marcello Musella, dell’associazione per la valorizzazione dell’arcipelago – ma se è vero che Laziomar ha riportato il serivizio quasi alla normalità, c’è da dire che una compagnia privata è venuta meno, ovvero Snip Snap, e con lei altre corse ed altri servizi fondamentali». Non solo: i collegamenti tra le due isole Pontine sono ancora difficili: per andare da Ponza a Ventotene occorre èassare via Formia, un’assuridità. «Pensiamo che ci siano tutti i presupposti per creare una situazione migliore, anche per collegare Ponza e Ventotene tra loro – spiega Musella – . La speranza è che con i trasporti migliori anche il traffico turistico: l’isola sta soffrendo molto, e tanti commercianti, ristoratori, hanno deciso di aprire i battenti direttamente a giugno».

Fonte: Corriere della Sera, La Provincia

Guarda il video

Questa voce è stata pubblicata in Cronaca, General e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

7 risposte a Ventotene: e la nave va… vuota!

  1. Marina scrive:

    Anche a Ventotene c’è la collina, come nella canzone di Fabrizio De Andrè.
    ‘Dormono sulla collina’ racconta del destino comune degli abitanti , che vivono vite diversissime e avventurose, ma dopo la morte finiscono tutti nel cimitero sulla collina. Chi ha sacrificato la sua vita in cerca o di denaro o di amore o per la famiglia e che inevitabilmente è finito come tutti “a dormire sulla collina”.
    Una scalinata porta alla collina, da lassù si vede tutto e ci sono tutti.
    Han visto anche la tragedia di Sara e Francesca.
    Ma dove va quest’isola senza il timone della saggezza?

  2. Stefania scrive:

    La speranza è che con i trasporti migliori anche il traffico turistico, ma di quale traffico si parla ?
    Forse quello marittimo dei privati perchè non credo che si venga a Ventotene con il pericolo dei crolli.
    Si avvicina il 20 aprile , un pensiero a Sara e Francesca

  3. Pietro scrive:

    Snav Don Francesco sulla rotta Napoli Sorrento
    gennaio 6, 2010
    Il Don Francesco è un nuovo Hight Speed Craft.
    Le tariffe: ordinario euro 11; residente euro 4,60; autovetture ordinario euro 20; autovetture residente euro 15; motocicli ordinario euro 15; motocicli residente euro 10; veicoli commerciali lunghezza fino a 6 metri euro 25; veicoli commerciali lunghezza fino a 8 metri euro 35.( tariffe incluso il conducente ).
    Nei tempi minimi previsti dalla normativa – dice l’assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta – abbiamo concluso la gara per porre rimedio a un’emergenza eccezionale, venendo incontro alle richieste dei Comuni della penisola sorrentina e della Prefettura. Questo nuovo servizio di collegamenti marittimi, che si aggiunge al potenziamento delle corse della Circumvesuviana, avrà effetti positivi non solo sul traffico, ma anche sull’ambiente e sull’economia e quindi sull’occupazione dell’area. In più, il contratto stipulato con la società aggiudicataria ci consentirà di monitorare la qualità del servizio in termini di comfort per i passeggeri e di rispetto degli orari e delle tariffe.
    OSSERVAZIONI:
    E’ curioso che questo ” Don Francesco” viene sempre utilizzato per emergenza.
    Anche per la penisola Sorrentina c’era lo stesso problema che per le isole Pontine, ma niente paura c’è l’asso nella manica, arriva il “DON”.
    In fin dei conti si rispetta la tradizione locale del “DON”.

  4. Pietro scrive:

    La SNAV (Società di Navigazione Alta Velocità) è una compagnia di navigazione (visita la photogallery) privata con sede principale a Napoli facente capo all’armatore italo-svizzero Gianluigi Aponte già proprietario della MSC Crociere.
    La compagnia di Navigazione partenopea si descrive con un semplice slogan “SNAV è”

    SNAV è Tempo
    Ha la flotta più veloce d’Europa.
    Aliscafi e catamarani da 38 nodi, circa 70 km orari. Si arriva prima. C’è più TEMPO per affari e vacanze.

    Il Don Francesco è un nuovo Hight Speed Craft, lungo 60 metri, largo 16.5 metri con una capacità di 670 passeggeri e 60 auto, o in alternativa bus ed automezzi commerciali, in servizio nel Golfo di Napoli e sulla rotta per le Isole Eolie. L’imbarcazione dispone a bordo del servizio di snack – bar caffetteria ed un servizio esclusivo di VIP CLASS con lunch incluso.

    Ma chi paga i costi esorbitanti?
    I cittadini italiani, anche quelli che non si imbarcano mai. Grazie

  5. Vincenzo scrive:

    La Lazio Regionale Marittima (anche indicata come LAZIOMAR) è una compagnia di navigazione che si occupa di trasporti marittimi di persone e merci tra la terraferma, e le isole Ponziane. È nata ufficialmente il 6 marzo 2011 a Roma dopo la cessione del ramo d’azienda della Caremar verso il settore Pontino ed è entrata in servizio il 1 giugno 2011.
    Il 3 novembre 2009 il ministro dei trasporti Altero Matteoli ha firmato l’accordo per il passaggio della Caremar dallo Stato (veniva controllata tramite la Tirrenia di Navigazione) direttamente alla regione Campania; successivamente Caremar stessa ha ceduto il ramo pontino alla Regione Lazio, che manterrà la maggioranza dell’azionariato, mentre il restante andrà a privati tramite un prossimo bando di gara.
    IL TEMPO
    13/02/2011
    Collegamenti con le isole Parte il progetto Laziomar
    Sergio Monforte FORMIA Prende corpo il progetto della «Laziomar», la nuova società di navigazione laziale che dovrà assicurare, tra l’altro, il collegamento tra Formia e le isole dell’arcipelago pontino.
    Venerdì, infatti, la Caremar ha sottoscritto con la Regione Lazio lo schema di contratto con cui la vecchia compagnia campana trasferisce, appunto alla neonata Laziomar, a titolo gratuito, la proprietà del ramo d’azienda responsabile dei collegamenti marittimi tra i porti di Anzio, Formia, Ponza e Ventotene. Una vicenda lunga e complicata, sviluppatasi attraverso il processo di privatizzazione della Tirrenia, avviato dal Governo e con la quale, come ha sottolineato l’assessore regionale Aldo Forte, «viene finalmente messa la parola fine ad un’anomalia unica in Italia, ovvero, al fatto che a gestire il trasporto pubblico via mare nel Lazio, fosse, in realtà, un’altra regione, la Campania». Dopo la costituzione della Laziomar e la ratifica di questo accordo, prosegue l’assessore, “dovremo ora pensare al bando per l’individuazione del partner privato e delineare le caratteristiche della nuova società, onde migliorare l’efficienza e la qualità dei collegamenti, unitamente all’abbattimento dei costi».

  6. Flavia scrive:

    Ogni giorno cìè una versione nuova, alla fine il pubblico e i cittadini non capiscono più nulla.
    Che sia questo l’obiettivo? Perchè si sa che l’imbroglio aiuta a raggiungere qualche altro obiettivo che solo in pochi conoscono e solo in pochi beneficeranno.
    Ecco cosa c’era scritto sul Corriere della Sera tra le tante giustificazioni della Laziomar
    Corriere della Sera 14 MARZO 2012
    Pontine: aliscafi guasti e collegamenti in crisi«Tutta colpa della manutenzione nei porti»
    Pontine: aliscafi guasti e collegamenti in crisi
    «Tutta colpa della manutenzione nei porti»
    DANNI ALLE ELICHE – Frequenti ingenti danni alle eliche ed alle strutture sommerse delle navi – prosegue la nota di Laziomar – sono causati anche dalla presenza incontrollata di oggetti sommersi quali cime, corpi morti, reti ed altro, abbandonati sui fondali o addirittura posti in loco senza specifici controlli (viene effettuata la posa di reti in zone ove vigono precisi divieti, la distesa di corpi morti per l’ormeggio di imbarcazioni turistiche concomitanti agli spazi di manovra delle navi commerciali ecc ., per non parlare inoltre del disagio arrecato ai passeggeri non dotati di adeguate strutture a terra (non esistono ancora stazioni marittime o apprestamenti ricettivi adeguati alle minime esigenze dei passeggeri)». Michele Marangon
    In parte è anche vero, basta guardare la stessa foto della “baia di Calarossano”,
    le barche dei privati hanno la preferenza, pontili mobili per il turismo di barche anche a discapito dell’ambiente.Quanti movimenti di riflesso sulle falesie della baia per i motori delle barche, oltre al vento e al dilavamento delle acque meteoriche ? Ma che domande inutili quando di mezzo ci sono solo i soldi.

  7. vittorio scrive:

    non volete mica farci credere che la colpa del mancato turismo è solo dei trasporti…sicuramente avrà una sua valenza, ma voi cari imprenditori isolani con i vostri prezzi esorbitanti che servizi offrite?, quale sicurezza? in quale spiagge e a che distanza dal lettino (mezzo cm) dovremmo goderci la pace di cui parlate..i nostri figli dove possono giocare? e noi grandi dove farci una passeggiata senza aver paura di frane ? avete distrutto un paradiso .ora in piena stagione è un cantiere mentre quest’inverno non avete fatto nulla, volete accoglierci come ogni anno con le “transenne” basta i miei soldi quest’anno andranno per altri lidi….sicuramente saranno più apprezzati e meglio investiti negli anni seguenti, a voi ed alla vostra amministrazione auguro una buon estate magari grama così ci penserete l’inverno prossimo in tempo a rendere l’isola com’era una volta

I commenti sono chiusi.