«Una importante esperienza di studio storica o naturalistica fuori dalle aule scolastiche, a diretto contatto con l’ambiente e la natura, i luoghi dell’arte e i siti archeologici di tutta Italia, ma anche una significativa occasione per una serena e positiva socializzazione tra ragazzi chiamati a vivere insieme un tempo diverso da quello abituale, condividendo riflessioni ed emozioni». Così l’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani, Gianluigi De Palo, sull’iniziativa dei Campi Scuola di Roma Capitale, offerta agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado, studenti tra i 6 e i 14 anni.
C’è ancora qualche giorno per le scuole romane che vorranno presentare la domanda di partecipazione, in scadenza giovedì prossimo, 12 gennaio, per i campi scuola ’primaverilì, che tra marzo e maggio proporranno un ricco programma di percorsi didattici tra luoghi di interesse ecologico naturalistico, socio-economico e storico artistico.
Da Ravenna a Urbino, dal Parco Nazionale d’Abruzzo a Venezia, da Assisi fino all’isola di Ventotene: sono numerose le località e 11 le regioni italiane che ospiteranno per tre o cinque giorni gli studenti romani in visita.
«Considerato il successo e la grande partecipazione dei Campi Scuola autunnali, con circa 200 classi coinvolte e più di 4.000 studenti interessati – spiega l’assessore capitolino – per l’anno scolastico in corso ho voluto fortemente riproporre questa iniziativa, unica nel suo genere, perché penso che fuori dal consueto confine dell’aula si instauri un dialogo che migliora e sviluppa l’esperienza di vita in comune, sia nel rispetto delle regole condivise che nello scambio di situazioni
vissute tra il patrimonio di bellezze proprie di ogni regione. La varietà dell’offerta consentirà ai docenti di scegliere l’itinerario più adatto per arricchire e completare il proprio programma didattico-educativo, valutando anche le fasi di sviluppo e di crescita degli alunni».
«Il cuore del progetto rimane l’educazione. E nonostante la difficile congiuntura economica nazionale – conclude De Palo – Roma Capitale continua ad investire nelle attività complementari come i Campi Scuola, che rappresentano una valida risposta all’emergenza educativa di oggi. È un modo concreto per sottolineare che dobbiamo credere nelle nuove generazioni e promuovere iniziative che stimolino gli interessi dei più piccoli, in armonia con i loro linguaggi e le possibilità delle famiglie».
Fonte: Latina24Ore, AgenParl, Libero
Non per essere polemici ma il pensiero di Roberta: l’ isola vissuta con la giusta prudenza è molto interessante per tutti i ragazzi delle scuole che con le dovute attenzioni potrebbero scoprire paesaggi molto belli sia dal punto naturalistico che storico, è un pensiero a rischio.
Innanzitutto c’è da chiedersi CHI? gestirebbe la giusta prudenza e le dovute attenzioni? Chi mai avrebbe fiducia come genitore e come insegnante ad affidare i ragazzi a quanti sull’isola sapevano dei pericoli e hanno taciuto per incassare soldi??????
L’unico insegnamento sarebbe la constatazione in prima persona dei danni delle cementificazione per abusivismo edilizio, la deturpazione della flora,grazie ai continui incendi, talaltro dolosi, le spiaggie parzialmente agibili, l’iinaccessibilità agli scavi di villa Giulia perchè è crollata la strada, le grotte naturali chiuse e cementificate per uso commerciale, gli scogli usati come banchina per erogare carburante, insomma una lista di abusi contro la natura.
Potrebbero appunto capire nel piccolo di quanto è capace l’uomo in nome del dio denaro e di quanto la giustizia sia impotente nel far rispettare le regole del vivere civile. Sarebbe una lezione di educazione civica.
aoooo si riparla ancora di campi scuola DOPO QUELLO CHE E’ SUCCESSO MA NON ANNO CAPITO CHE SULL’ISOLA E UN CONTINUO CROLLO NON DEVONO VENIRE …L’ISOLA DI VENTOTENE E TUTTO UN PERICOLO.ATTENZIONE L’ISOLA CONTINUA ACROLLARE
il sig. vincenzo sopra ha detto il giusto e non mi sembra inoltre che la messa in sicurezza per la quale sono stati spesi tantissimi soldi pubblici sia andata avanti..resta comunque il fatto che l’isola vissuta con la giusta prudenza è molto interessante per tutti i ragazzi delle scuole che con le dovute attenzioni potrebbero scoprire paesaggi molto belli sia dal punto naturalistico che storico ma se ci si aspetta che ora l’isola è sicura ..bè è un’eresia..
Sono avvenuti altri crolli e così l’isola di Ventotene ha una superficie ridotta,
la Giustizia non ha ancora dato risposta sulle morti bianche di due anni fa, sono arrivati ancora altri soldi per il piacere di chi in modo incondizionato si arricchisce.
E poi chi sa aggiunga ancora….