In merito alla notizia riportata dai media sull’ennesima frana occorre innanzitutto fare chiarezza su una notizia non veritiera e sarebbe interessante conoscere da quali fonti è stata attinta .
Io ieri, 17 ottobre , sono tornato per la prima volta dopo 18 mesi sull’isola dove sono morte Sara e Francesca , ero lì con una troupe del TG 3 e di un geologo .
La nostra presenza non era casuale : eravamo lì per la frana , che a differenza di quanto divulgato , è avvenuta ben tre giorni prima .
Io ne ho avuto notizia quasi immediatamente , avrei potuto essere il primo a renderla pubblica , ho taciuto per non essere nuovamente tacciato di protagonismo..ed ho atteso gli eventi…
Il più assoluto SILENZIO come risposta : nessuna tv ,nessun giornale niente sulla rete .
Non è un particolare di poco conto , esso denota la volontà di qualcuno che su Ventotene ed i suoi gravi problemi di stabilità nulla trapeli a livello mediatico .
Fa parte della Repubblica italiana al momento in cui si richiedono fondi ingenti , ma diventa uno stato a sé per la comunicazione dell’informazione pubblica DOVUTA : DIRITTO di ogni eventuale prossimo visitatore .
Quel diritto NEGATO alle comitive di scolaresche in visita sull’isola le cui conseguenze si sono rivelate tragiche per alcuni .
La situazione attualmente è di emergenza assoluta : il collegamento con l’eliporto , di vitale importanza per gli eventuali soccorsi , con il cimitero e con l’unica stazione di rifornimento carburante , sono stati giustamente e precauzionalmente interdetti persino ai pedoni per centinaia di metri per il pericolo che la frana di dimensioni importanti possa far crollare la strada sovrastante , ci sono circa 15 case isolate di cui alcune abitate .
Mi preme sottolineare che il sito interessato sia proprio quello vicinissimo da cui dovrebbe partire il tunnel tanto osannato ed ambito dall’amministrazione locale .
Forse la natura anche stavolta ci suggerisce la risposta se sia il caso o meno di realizzare questa follia , visto che il buon senso sembra abbia perso la via .
Nel mentre sto scrivendo geologi e studiosi sono sul posto , chiamati dall’amministrazione , per valutare la situazione .
Ho avuto anche modo di recarmi presso l’altra spiaggia e l’essere lì con un geologo è stata una grande lezione tecnica e civica .
Ci ha esposto in maniera chiara la pericolosità estrema dei luoghi per quanto riguarda la sicurezza degli stabili sovrastanti , sottolineandone l’assurdità dello stesso esistere , e degli umani che sotto si trovino a passare e sostare .
Le crepe sono profonde ed evidentissime sui costoni , gli interventi da attuare importanti ed urgentissimi .
E’ ora di smetterla con il minimizzare ,
è ora di dare voce a quelli che erroneamente per molti sono solo noiosi accademici ,
è ora che lo stato investa i soldi di noi contribuenti in sicurezza .
Un messaggio ai Ventotenesi :
Il turismo non potrà più esistere a Ventotene…..
se Ventotene smetterà di esistere !
Ieri ho temuto per voi e non mi capacito del fatto che voi non vi rendiate conto di quanto le vostre vite siano in bilico precario .
Oltre ciò voglio esprimere quelle che sono state parte delle mie impressioni su questa giornata particolare .
Domenica mi è stato chiesto da Sara , la giornalista del tg 3 , di accompagnarli in questa trasferta .
E’ stato un pugno nello stomaco , sinceramente non è mai stata mia intenzione rimetterci piede , e la sola richiesta mi ha trovato perlomeno impreparato , è stata mia moglie a farmi coraggio e a spronarmi .
Nel frattempo avevano contattato anche il sindaco di Ventotene con il quale hanno anche concordato un’ intervista ,
è stato perciò cambiato il programma , io mi potevo autoescludere così come da me richiesto sin dall’inizio , ne volevo star fuori totalmente ed avrei potuto .
Ma la testa mia ed il mio animo son volubili , è stato così che lunedì mattina alle 5,15 ero a lavoro ma vedendo che avevo quasi finito , il pensiero è andato inevitabilmente lì : ERA ORA DI TORNARE SULL’ISOLA……. un attimo e via sms ho contattato la troupe che lieta del fatto mi ha portato con loro .
Volevo vedere con i miei occhi , volevo constatare se tante mie parole ed opinioni espresse in tutto questo tempo dall’esterno avrebbero trovato conferma e forza nel continuare o se sarei stato sbugiardato da una realtà diversa , così da fare autocritica e di conseguenza un mea culpa ed il mesto ritiro dovuto ….. e poi c’era la cosa più importante : raccogliermi lì , in quel punto con Sara e Francesca .
E’ stato tutto supportato dai fatti , senza falsa modestia e senza enfasi le cose stanno come ho sempre saputo e come ancor più so adesso .
Dell’isola e la sua pericolosità ho già detto , di me e le ragazze non dirò .
Ma una cosa mi preme esporre e sarà fonte forse di polemica , ma di questa realtà i miei compagni di viaggio son testimoni ancora sdegnati ed increduli .
L’astio nei miei confronti è alto in buona parte dei locali , si ho scritto astio e non me ne pento .
Fin da quando son salpato da Formia , molti passeggeri riconoscendomi , parlottavano tra loro e dopo mi fissavano in gruppo maledicendomi con gli occhi , non una sola parola diretta ma parevano cercare lo scontro attendendo magari una mia reazione o forse credevano di intimorirmi ,.
A queste scene i miei 3 compagni di viaggio mi invitavano a lasciar correre , ma nell’aria la tensione era alta..
Una volta scesi al porto di Ventotene il comitato di accoglienza era nutrito e con lo stesso sentimento di amore….
Sapevo di non essere ben visto, ma non fino a questo punto….
Una signora ha avuto addirittura l’ardire di chiedere alla giornalista di realizzare un servizio soft , ricordandole che per loro l’isola è lavoro, sembra allucinante ma questa è la realtà .
Per fortuna non tutti sono stati così : ho incrociato anche sguardi benevoli e di qualcuno ho letto negli occhi condivisione , apprezzamento e compassione….peccato ( per loro ) siano stati una minoranza . due donne hanno avuto anche il coraggio di parlarmi ed abbracciarmi prima di ripartire , quasi sfidando la comunità avversa .
Il viaggio di ritorno è stato in parte dello stesso tenore ed uno ha trovato il coraggio di stringermi la mano solo al momento dell’attracco , anche lui commosso e lontano da occhi indiscreti .
Pare quasi che avere contatto con me sia una colpa per loro .
Io non odio nessuno , neanche coloro che reputo responsabili della tragedia , questo voglio sia ben chiaro , ma le mie scelte mi pongono a non poter stringere falsamente le mani a chiunque ed a mantenere le dovute distanze ideologiche da chi nelle mie opinioni vede solo una vendetta ….
Qui si cerca e si vuole giustizia , qui si vuole e si cerca maggior sicurezza per gli altri , tra i quali voi ….
ma forse per chi non vuol capire è solo tempo perso !!!
Bruno Panuccio 20/10/2011
Fonte: Facebook, Photogulp