Una famiglia perbene 4

Il PM Giuseppe Miliano

Ventotene, denunciato per abuso edilizio il proprietario, un noto antiquario di Roma

Una grotta ipogea con due grandi finestre a picco sul mare e con vista su Ponza, un rudere ristrutturato ed ampliato che forse sarebbe diventato una villetta. Il tutto realizzato sulla bellissima isola di Ventotene in una delle sue zone più suggestive, località Punta dell’Arco. I due manufatti sono stati sequestrati perché privi della documentazione richiesta. Al controllo il secondo è stato realizzato in difformità con il progetto iniziale, il secondo per mancanza del documento che rilascia il Comune e che consente il cambio di destinazione d’uso. Il blitz con tanto di documentazione fotografica aerea è stato portato a termine degli agenti del Nipaf – nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale – coordinati nelle operazioni dal vice questore Luciano Perotto; su disposizione del decreto di sequestro firmato dal sostituto procuratore della Repubblica titolare del procedimento Giuseppe Miliano. I due manufatti sottoposti a sequestro, secondo le ricerche degli investigatori appartengono ad un noto antiquario di Roma, A.P., il quale avrebbe trasformato in civile abitazione una grotta ipogea che è classificata quale deposito. Le grotte, naturali o scavate nella roccia, sono tipiche e molto diffuse sull’isola, venivano utilizzate come depositi di derrate alimentari e attrezzature varie. Qui gli agenti del Nipaf hanno invece trovato che era stato realizzato un vero e proprio appartamento con bagno, cucina, camera da letto. E non finisce qui. Da questa grotta inoltre partiva un tunnel sotterraneo che si apriva sul costone. L’apertura era stata chiusa con due finestroni. Da qui si godeva una meravigliosa vista a picco sul mare e sul versante est dell’isola di Ponza. Riguardo il secondo manufatto invece, il proprietario aveva ottenuto il permesso per ristrutturare il rudere, ma al controllo degli agenti è risultato che aveva eseguito dei lavori in difformità rispetto al progetto approvato. Aveva in sostanza aumentato le volumetrie originarie. Il proprietario è stato denunciato all’autorità giudiziaria per avere realizzato opere abusive, in difformità e di avere cambiato la destinazione d’uso senza alcun permesso.

Fonte: Latina Oggi

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