Ventotene…Lo strano caso delle raccomandate anonime

Bruno Panuccio

E’ successo qualcosa di strano riguardo :
le famose 5 raccomandate uguali che ci sono state inviate
il mittente dichiarato ,
la pronta risposta sulla cronaca de IL TEMPO di LATINA da parte del sindaco Assenso
la brillante risposta a nome del mittente GUERINI REGINA….

per chi ha già letto tutti i documenti elencati è inutile e forse stancante rileggerli , quindi passi direttamente alla 2° parte ….
magari dopo faccia i dovuti controlli ..
io li ripubblico per dovere e testimonianza di ciò che andrò a scrivere

PRIMA PARTE :  I DOCUMENTI

1 ) IL TESTO DELLE 5 RACCOMANDATE DATTILOSCRITTE

Gent. Sig.ri

PANUCCIO BRUNO e PLACENCIA CASIANA

e p.c.

Colonnello Maurizio e Molfetta Vincenza
Serenella Luigi e Nocentini Roberta
Sarti Magi Alessandra
Ist. Comprensivo Fontanile Anagnino

Scrivere del dolore è difficile e descriverlo più ancora, i sentimenti che proviamo sono complicati da far capire . Spiegare a un genitore che ha perso una figlia… … …dire del vuoto che lascia l’impotenza è complicato dire quanto siamo vicini al suo dolore è banale e che il dispiacere per una tragedia immensa ci ha veramente toccato nel profondo sembra così inutile e scontato.
Abbiamo aspettato che il tempo lenisse un poco il grande dolore e che il clamore si placasse per cercare di avvicinarci a voi con delle semplici parole che speriamo possano entrare nel vostro cuore .
Noi siamo solo delle “ mamme “ ma come tali sappiamo l’importanza della parola “perdere “, perdere un figlio la cosa più importante al mondo perdere tutto !
La rabbia, il rancore, purtroppo non servono a riportarle nelle vostre case nei loro letti nelle vostre vite ora vuote ma sicuramente loro sarebbero felici di vedervi sereni e forti.
Da lassù vi sorridono con amore e vi accompagnano nella vita difficile e dolorosa di tutti i giorni.
Non fate strumentalizzare il vostro dolore da gente che senza scrupoli pensa solo ad aizzarvi contro chiunque senza remore, pur di fare spettacolo !
Cercate di trovate un poco di serenità e di pace nel loro ricordo, noi ve lo auguriamo con tutto il cuore.
Vogliamo dirvi che tutti i Ventotenesi hanno pianto con voi e non vi hanno dimenticato né hanno dimenticato le vostre figlie, sono e siete nel cuore di tutti noi indistintamente.

Un grande abbraccio

2 ) IL MITTENTE ( dichiarato )

QUESTA LETTERA CI E’ GIUNTA DATTILOSCRITTA SENZA ALCUNA FIRMA A MEZZO RACCOMANDATA A ME COME AGLI ALTRI ELENCATI ,
IL MITTENTE DICHIARATO SULLA BUSTA E’ GUERINI REGINA di cui ometto l’indirizzo per non violare la privacy , vi basti sapere che è di Ventotene .

3 ) L’ ARTICOLO PUBBLICATO SU ” IL TEMPO ” di LATINA il 31/03/2011

Le mamme di Ventotene ricordano Sara e Francesca

VENTOTENE Ad un anno dalla tragica scomparsa di due quattordicenni in gita a Ventotene, uccise dai massi che si sono staccati dal costone di Cala Rossano, cinque mamme dell’isola hanno inviato ai familiari delle due vittime, Sara Panuccio e Francesca Colonello, altrettante lettere nelle quali hanno manifestato il loro dolore per quanto successo in una mattina di primavera quando la vita sembrava riservare solo gioie a tutta la scolaresca della «Anna Magnani» di Morena, presente sull’isola pontina.
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Una lettera, quella delle mamme, che invita i familiari a cercare di lenire il proprio dolore nel ricordo delle due adolescenti e che esorta a non farsi strumentalizzare da quanti vorrebbero fare di tutte le tragedie (e questa lo è stata, indusbbiamente) uno spettacolo.
In questa innocua missiva, che risultava essere stata inviata tramite raccomandata, il papò di Sara Panuccio ha visto l’intenzione occulta di lasciare nel silenzio la storia di queste due ragazze, arrivando ad ipotizzare che le attenzioni avessero uno scopo diverso da quello reale, quello insomma di «gettare un velo pietoso» e andare avanti.
L’intenzione a dire la verità non era proprio quella. Le mamme hanno sentito l’esigenza di esprimere ai familiari ed alla scuola delle due ragazze la loro solidarietà in virtù della commozione che l’episodio ha suscitato in tutta Italia ma sicuramente in maniera molto intensa sull’isola.
Lo stesso sindaco Giuseppe Assenso che ha vissuto (come si può immaginare) questa vicenda con dolore immmenso (non solo istituzionale, ma personale) si è immediatamente dissociato da qualsiasi iniziativa fosse stata presa nei confronti delle famiglie delle povere vittime.
«L’iniziativa di quelle lettere è stata di alcune mamme – ha detto il sindaco – il Comune non avrebbe mai dato vita ad un’iniziativa del genere.
Evito gli spettacolarismi e quando sarà il primo anniversario della tragedia magari me ne andrò da solo in chiesa per dire una preghiera. Come non capire la disperazione dei genitori di quelle due ragazze?».
Erano le 11 e 15 del 20 aprile 2010, la scolaresca della «Anna Magnani», ragazzi di terza media pieni di vita, come ce ne sono a migliaia, stava passeggiando lungo la spiaggia di Ventotene.
Sara e Francesca vollero mettersi all’ombra, nella Cala Rossano. Una decisione fatale.
Il costone, friabilissimo, non resse e cadde investendo in pieno le due studentesse di terza media.
Una tragedia che Ventotene non ha dimenticato E che nessuno vuol nascondere.

4 ) LA RISPOSTA a nome di REGINA GUERINI alle note dei familiari dei ragazzi

Sono Regina Guerini

Mi spiace che quella che aveva l’intenzione di essere una lettera privata di avvicinamento alle vostre famiglie ed al vostro dolore sia stata da voi percepita nei modi che avete spiegato, me ne rammarico e mi rincresce che se vi siate sentiti offesi da questa.
Non ho scritto io personalmente la lettera che vi è giunta, ma quando questa è stata ideata ero presente e ne ho condiviso in pieno gli intenti.
Nasce infatti l’idea di questa lettera da un gruppo di donne che hanno deciso di incontrarsi per parlare dei problemi della nostra comunità.
Fanno parte di questo piccolo gruppo sia una consigliere di maggioranza, sia una di minoranza dell’attuale legislazione. Io personalmente sono un ex consigliere ma non ho nessun incarico all’interno dell’attuale amministrazione se non sporadiche collaborazioni con l’Assessorato al turismo e alla cultura.
L’intento delle nostre riunioni era di essere propositive delle nostre idee al di là di quelli che sono gli schieramenti politici poiché in una piccola comunità come la nostra pensiamo abbia poco senso dividersi.
Inevitabilmente si è parlato della tragedia che vi ha e ci ha colpito nel profondo.
Abbiamo parlato di quanto questa ci avesse ammutolito.
Esatto. Abbiamo parlato del silenzio, di quel silenzio che ha reso noi timide davanti al vostro dolore.
Del silenzio dell’amministrazione che a fronte di un inchiesta in corso ha scelto di non parlare.
E di come a fronte del silenzio di tutta la nostra comunità sia iniziato lo sciacallaggio.
E così Ventotene ricordata per essere la perla del mediterraneo, per essere il seme dell’Europa, è diventata da un giorno all’altro terra di incuria.
Questo ci è sembrato ingiusto oltreché non veritiero.
Ed è stato lì che abbiamo deciso che bisognava riprendere tutto da dove era iniziato, ma iniziare con altri occhi, non quelli di chi cavalcando e strumentalizzando la vostra rabbia, getta fango su un intera comunità ma con occhi di madri che possono solo immaginare il dolore che voi provate e avrebbero voluto in qualche maniera riprendere il dialogo con voi famigliari.
Sono uscite dalla stessa riunione proposte mirate a far ricordare sempre quello successo a Calarossano, proprio perché non debba ripetersi.
La lettera che vi è stata inviata (ecco il motivo della fretta e della raccomandata) voleva essere il preludio di un’altra lettera di invito qui sulla nostra isola per dire una preghiera e posare un fiore (proprio come dice lei Sig.Serenella) insieme a noi in occasione e per l’anniversario della morte di Sara e Francesca .
Nessuno qui ha dimenticato o vuole dimenticare.
E’ importante per noi potervi sentire vicini, e farvi sentire la nostra vicinanza e solidarietà stringendoci in un abbraccio.
Noi non vogliamo mettere una pietra sopra a niente, noi vogliamo che le responsabilità siano accertate e punite.
Ma che a farlo sia la giustizia e non i giustizialisti e che si faccia presto perché non gravi su tutta la nostra comunità responsabilità che non sentiamo di avere.

Regina Guerini

Fonte: Facebook

SECONDA PARTE :  COMMENTO

Dopo più di 10 giorni , tempo che ho pazientemente concesso agli autori della lettera in oggetto per rendersi visibili pubblicamente o privatamente e assumersi la responsabilità di tale gesto fornendo magari anche qualche dettaglio di chiarezza , è giunta l’ora per me di ritornare sulla vicenda..
tempo ne avete avuto ma a quanto pare mancano le intenzioni…

Partiamo da una piccola analisi tecnica e cronologica dei fatti….
Dopo la mia nota del 30 marzo su questo social network si è scatenato un piccolo putiferio tra chi ha dichiarato la solidarietà nei nostri confronti e chi tra i Ventotenesi si è sentito offeso dal mio scritto fino a contraccare anche in maniera pesante con appellativi poco simpatici .
Non solo, con  un  tempismo  ed  una velocità eccezionale il contrattacco si è materializzato a livello pubblico la sera stessa ,con la pubblicazione il mattino dopo , addirittura su IL TEMPO di Latina con il lungo articolo che potete leggere sopra.
Si noti che l’articolo non è firmato , nella prima parte si sposa apertamente la tesi delle buone intenzioni , il gran cuore delle presunte 5 mamme e il ricordare a tutti il dolore personale del sindaco ( colui che sin dall’inizio, sventolando davanti alle telecamere una cartina affermò che mai si sarebbe aspettato una frana in quel luogo , per poi essere sbugiardato dalle testimonianze , dalla perizia del tribunale e dalle foto delle transenne rimosse , oltre che da altri elementi che non sto qui ad elencare )
Quel che non è chiaro in queste righe è chi sia l’ autore di tale affermazioni, manca il dichiarante come è d’uso in ogni articolo, forse è solo opinione del giornalista .
Le uniche parole virgolettate e di cui la fonte dovrebbe esser certa sono da attribuire al sindaco Assenso in cui si dissocia da qualsivoglia responsabilità nell’ invio della stessa pur sapendo come lui stesso afferma chi siano i mittenti .

Nel pomeriggio poi è arrivato ” il colpo di teatro “:
è apparsa come commento la risposta,
sotto la mia nota riguardo la lettera di educato sdegno di Luigi Serenella,
a nome di Guerini Regina ( vedi sopra ) la quale prima di allora non era iscritta al social network e cosa ancor più incredibile dopo qualche ora è scomparsa portandosi addirittura dietro anche la sua risposta ( si noti la similitudine con l’articolo su IL TEMPO )…meraviglie dell’informatica…ma a noi è rimasta traccia …

A questa lettera è giunto ormai il momento di esprimere le mie osservazioni in quanto trovo più di un punto di disaccordo.

Innanzitutto , in virtù della sua smentita dall’ averla scritta ma condividendone gli intenti da come lei dice avrebbe potuto togliere a noi tutti la curiosità sull’autore , perchè voglio sperare che almeno di ciò lei sia a conoscenza, altrimenti peccherebbe di un’ingenuità macroscopica nell’apporre il suo nome su ben 5 raccomandate.
Ha coinvolto altre persone , specificandone di talune anche cariche come consigliere di maggioranza e minoranza per ribadire che lo scopo non ha carattere politico di parte ; ma ad esser sincero dei ” colori ” dell’ isola a noi non è mai interessato , come credo a tutti gli italiani , la morte di queste due ragazze credo sia qualcosa di diverso…

Per quanto riguarda la consigliera di minoranza tirata in ballo non è che ci sia molto da cercare : risponde al nome di Anna Impagliazzo da tempo impegnata sull’isola nel cercare di far cambiare rotta alle scelte fino ad oggi attuate ( basti vedere gli articoli di giornale sull’ impegno contro il progetto del megatunnel da 6 milioni di euro )…
La signora Anna smentisce di averla scritta pur avendo partecipato alle prime riunioni di questo nucleo ma dichiara con chiarezza di essere assente al momento della stesura avvenuta successivamente , di averla letta dopo il clamore e si dissocia dalle parole in essa scritte ( per chi volesse ne posso fornire la prova )
A questo punto aumentano sempre più le smentite….

Forse il consigliere di maggioranza e chi altro faceva parte di questo nucleo potranno un giorno venirci in soccorso, andrebbero benissimo anche altre smentite perchè in virtù di ciò il gruppo si assottiglierebbe sempre più scoprendo il mistero sull’autore…

Certo sarà una coincidenza che tra i commenti repentini e contrari alla nota si notino i due di seguito trascritti :

Verde UgoeVittoria daniele perchè non dici anche che Guerini Regina non è più consigliere da tempo……..e sulle parole senza senso e unilaterali sinceramente non mi sembra proprio…..e sai perfettamente che tutti noi ventotenesi abbiamo profondo e sincero rispetto del dolore!!! conosco bene Regina e se si è messa come mittente è perchè ci ha messo il cuore!!!! da mamma e non da ex consigliere!!!!!ora chiudo perchè penso che anche questo sia spettacolo!!
30 marzo alle ore 16.16

Laura Manzo che peccato che tanti non hanno il cuore abbastanza puro e limpido da capire che anche una lettera dattiloscritta può nascere dal cuore…ed anche una mamma ‘consigliere comunale’ prova profondo dolore per questa e altre tragedie alle quali la vita ci sottopone….cerchiamo di guardare oltre la forma…ma semplicemente nei cuori di tutti…e senza fare tante polemiche inutili.
30 marzo alle ore 17.11

La prima fa forse parte del gruppetto delle mamme
ed ha forse attinenza con l’ attività legata alla biglietteria dei traghetti ?
Se così fosse , senza turisti né auto da traghettare, che uso potrebbero fare di tanta carta per i biglietti ?

La seconda sarà forse il consigliere di maggioranza citato dalla Sig.ra Guerini ?
Nessun appunto sulle sue parole sopra riportate , però oltre la forma sarà sicuramente anche stavolta una coincidenza se la signora ha forse a che fare con un’attività di esercizio pubblico per turisti oltre che di curarsi premurosamente di fornirli di sdraio , lettini ed ombrelloni …mica vorremo lasciare tutti questi teli ad ammuffire ?

E per conoscenza comune la dichiarata mittente Guerini Regina non è , sempre per coincidenza , tra i sostenitori dell’accesso libero e selvaggio alle automobili e guarda caso ha attinenza con l’attività dell’ unico distributore di carburante dell’isola…

CERTO CHE LE COINCIDENZE A VOLTE …SONO TREMENDE….SI CONCENTRANO !!!!! QUASI A FAR DISPETTO E FAR PENSARE MALE ANCHE SE UNO NON VOLESSE !!!!
LA COLPA E’ DEGLI INVESTIGATORI CHE DA SEMPRE ASSERISCONO CHE 3 COINCIDENZE FANNO UNA PROVA !!!

Tra l’altro , partendo dall’ identità di queste persone sarebbe interessante chi oltre all’autore fosse a conoscenza della lettera ….

Ora torniamo sulla lettera di risposta a nome Guerini Regina…
Si parla di sciacallaggio , ma sinceramente non mi riconosco nel termine a meno che con esso si vuole indicare la fonte di dati inoppugnabili da me elencati in quest’anno ed allora riconsulterò il dizionario in virtù dei miei scarsi trascorsi scolastici,
che spesso mi possono portare in errore nell’espressione .
Di seguito si lamenta di come da un giorno all’altro Ventotene sia diventata per l’opinione pubblica terra di incuria ;
credo lei si sbagli nella forma , se permette , da circa un decennio è terra di incuria , da un giorno all’altro lo si è solo scoperto ed è molto differente da ciò che lei asserisce .

Altra contraddizione che si nota riguarda la strumentalizzazione :
nelle raccomandate anonime ci invitate a far silenzio ed ora si legge qui che erano il preludio a passare insieme l’anniversario e porgere un fiore sul luogo della tragedia…
sempre a pensar male ( colpa delle coincidenze avverse )
forse sarebbe stato un bellissimo spot pubblicitario da dare agli italiani in vista della stagione o no ?

Sul fatto che lì nessuno ha dimenticato l’accaduto ne sono certo ma sul non voler dimenticare mi permetta non essere d’accordo…
In un anno sulla vostra isola non vi è stata alcuna cerimonia o momento di raccoglimento per Sara e Francesca , non è mai stata detta neanche una messa ed anche fosse un’ isola di atei ( il che per me non sarebbe di alcuna importanza ) il silenzio di cui parla è stato totale…talmente totale da ricordarvi che il 20 luglio scorso in occasione a Roma dell’ intitolazione a nome delle ragazze di un campo scuola della Protezione Civile voi eravate impegnati nell’elezione di Miss Muretto o come dalla testimonianza qui sotto riportata di una vostra concittadina ( e non è l’unica ) in occasione della festa di Santa Candida avevate molta fretta di oltrepassare le vicinanze del luogo della frana senza nemmeno un AVE MARIA….

CITO:
Rosa Barboni
vorrei rispondere a quella “persona” che ha inviato la lettera via raccomandata: tutte quelle parole di conforto,di dolore,di vicinanza ai genitori delle ragazze che hanno lasciato nel fiore della loro età la VITA a Ventotene, io,ero presente alla processione di SANTA CANDIDA l’anno scorso, NESSUNO e ribadisco NESSUNO,si è sentito in OBBLICO di passare e fermare la SANTA anche solo un istante sul luogo della tragedia,e noi della PROTEZIONE CIVILE siamo stati criticati perchè siamo scesi a porgere un saluto e una composizione floreale alle due SPLENDIDE fanciulle. il sindaco,il parroco ecc…si dovrebbero solo VERGOGNARE!!! e poi parlano di strumentazzione?
31 marzo alle ore 18.00

Altro punto da obiettare è la frase con la quale si chiude la risposta :
Noi non vogliamo mettere una pietra sopra a niente, noi vogliamo che le responsabilità siano accertate e punite.
Ma che a farlo sia la giustizia e non i giustizialisti e che si faccia presto perché non gravi su tutta la nostra comunità responsabilità che non sentiamo di avere.

Io non so se ci sarà mai giustizia terrena in un aula di tribunale , io mi prodigherò con forza in questa direzione , il giustizialismo è ben altra cosa , altrimenti la condanna sarebbe forse già arrivata .

Sulle responsabilità che la vostra comunità non sente di avere la invito a riflettere che TUTTI ( anche i più onesti ) i Ventotenesi erano a conoscenza della pericolosità del costone….
Non è forse vero che di generazione in generazione si è SEMPRE raccomandato ai propri figli di non sostare in prossimità delle rocce o è solo leggenda che ogni qualvolta è caduto un masso ( e tanti ne sono caduti ) si accende una candela a Santa Candida per lo scampato pericolo…
Ora in virtù dell’ ultimo crollo dell’altro giorno di circa 50 metri cubi di falesia , fortunatamente senza conseguenze per alcuno, la candela accendetela per Sara e Francesca…
Forse Santa Candida si era stufata di tanta cera e niente fatti e ha delegato loro a farvi riflettere sul vostro comportamento !!!

( Bruno Panuccio 10/04/2011 )

P.S.  Io firmo ciò che scrivo…

Fonte: Facebook

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