La perseveranza del sindaco Assenso

Giuseppe Assenso

Il tunnel che divide l’isola, partito l’iter

Il progetto preliminare in pre conferenza dei servizi. Assenso: «Tuteleremo il porto romano»

«La prima cosa è la messa in sicurezza della zona, siamo pronti a collaborare e a recepire tutte le indicazioni che arriveranno». Giuseppe Assenso, sindaco di Ventotene (nella foto) ha appena concluso la pre conferenza dei servizi che si è svolta in Regione per la realizzazione della galleria che dal porto dovrebbe condurre direttamente nell’area del campo sportivo. Il progetto, approvato a maggioranza dal consiglio comunale il 27 gennaio, è finanziato dalla Regione Lazio per 6 milioni di euro e prevede di “bucare” l’isola dalla zona del porto, a due passi dal ristorante “Aragosta” e sotto un’abitazione privata, per 280 metri, fino ad arrivare al campo. A due passi da dove inizierebbe la galleria c’è il cartello che avverte del pericolo di crollo. A circa 150 metri c’è Cala Rossano, ancora sotto sequestro, dove i fiori finti ricordano la tragedia di circa un anno fa. Morirono due ragazze romane in gita scolastica, Sara Panuccio e Francesca Colonnello. Anche per questo in molti, sull’isola e non, hanno più di qualche dubbio sulla realizzazione dell’opera. E non a caso la pre conferenza, sulla scorta del progetto preliminare predisposto dall’ufficio tecnico del Comune, si è svolta presso la protezione civile regionale. «E’ la viabilità alternativa che ci consentirà di tutelare il porto romano – aggiunge il sindaco – gli enti intervenuti non hanno dato parere negativo ma suggerito la messa in sicurezza contestuale alla progettazione. Abbiamo un finanziamento, vogliamo andare avanti». Il sistema che verrà adottato sarà quello dell’appalto integrato, chi vince dovrà anche provvedere alla progettazione definitiva. Se e quando il tunnel nell’isola che si sgretola si realizzerà.

Fonte: Il Messaggero

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3 risposte a La perseveranza del sindaco Assenso

  1. er giustizziere scrive:

    voi tutti penserete che il re’ dott.gepposso sia un osso duro e non cedera’. NO non lo e mai stato,lui resiste perche’ gode sia di appoggi locali,SM.C. sia protezzioni esterne…F.L ecc.ecc. e poi ci sono 3\4 della popolazione che l’ha votato VERGOGNA….

  2. vincenzo scrive:

    Un invito a scuola di turismo sostenibile per i tutti i Ventotenesi :
    “Un turismo capace di durare nel tempo mantenendo i suoi valori quali-quantitativi. Cioè suscettibile di far coincidere, nel breve e nel lungo periodo, le aspettative dei residenti con quelle dei turisti senza diminuire il livello qualitativo dell’esperienza turistica e senza danneggiare i valori ambientali del territorio interessato dal fenomeno”.

    Le caratteristiche principali del turismo sostenibile :
    DUREVOLE: non si basa sulla crescita a breve termine della domanda ma sugli effetti a mediolungo termine del modello turistico adottato, cercando di mettere in armonia la crescita economica e la conservazione dell’ambiente e dell’identità locale, fattori che costituiscono il principio attivo dello sviluppo turistico nel tempo.
    DIMENSIONATO E RISPETTOSO DELL’AMBIENTE: dimensionato nel tempo, per ridurre gli effetti legati alla stagionalità, e nello spazio, individuando la capacità d’accoglienza del territorio e limitando l’affluenza dei turisti in funzione delle caratteristiche fisiche dei luoghi. Si definisce così una soglia dei visitatori atta a garantire la conservazione degli spazi e la qualità dell’esperienza turistica. INTEGRATO E DIVERSIFICATO: l’offerta turistica deve essere il risultato naturale delle risorse locali: il patrimonio architettonico, le feste tradizionali, la gastronomia, i rapporti con il mare, con il deserto… il turismo non può essere un elemento estraneo all’identità del luogo ma un elemento integrato alla ricchezza culturale ed economica dello stesso. In questo senso la “monocultura turistica” deve essere sostituita con dei modelli diversificati in cui il turismo occupi una parte importante della struttura economica. Inoltre, il modello turistico sostenibile è aperto al territorio circostante in modo che gli spazi naturali delle località vicine facciano parte della medesima offerta turistica. La diversità urbana, paesaggistica e naturale dell’insieme rafforza, infatti, l’attrattiva dell’offerta. PIANIFICATO: implica un’analisi attenta delle condizioni presenti e delle prospettive future, unite alla presa in considerazione al momento della decisione delle diverse variabili che intervengono nel processo turistico.
    ECONOMICAMENTE VITALE: si propone quale modello alternativo che non rinuncia alla vitalità economica e alla ricerca del benessere della comunità locale. Non si pone come priorità la crescita rapida dei redditi turistici, ma la natura e la vitalità nel tempo degli investimenti.
    PARTECIPATO: in quanto tutti i soggetti devono essere coinvolti nei processi decisionali riguardanti lo sviluppo del territorio e collaborare alla realizzazione.
    MEDITATE!

  3. stefania scrive:

    Ventotene è il più piccolo comune dell’ Italia centrale con il suo km. 1.5 quadrato di territorio, il che significa che percorrerlo a piedi da un punto all’altro equivale al massimo ad una modesta passeggiata. Ed allora a che serve quest’opera faraonica? In tutte le piccole isole del Mediterraneo vige il divieto di introdurre automobili, se non con permessi limitati a veicoli per disabili, ecc. , qui invece il sindaco Giuseppe Assenso ha motivato le ragioni di tale opera
    1) venire incontro alla richiesta dei turisti che, secondo lui, necessitano del loro personale mezzo di trasporto. Per andare dove?
    2) preservare il porto romano. In proposito quante barche dovrebbe accogliere , quante ne accoglie????????????? Una barca!!!!!!!!!!!!!
    Non bisogna dimenticare che la quasi totalità dell’isola è interdetta a causa della franosità della stessa.
    Ma la verità è che non si può perdere l’occasione di tanti soldi.
    Ormai non si ha più fiducia, chi mai verrà sull’isola con la paura di essere seppelliti.
    sarebbe il caso di battezzarla come si dice ovuque l’isola della FOLLIA.

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