Il porto delle nebbie

Botta e risposta sulla gestione del Porto Nuovo a Ventotene

Caro ermoralizzatore sono Daniele Coraggio, il consigliere comunale di minoranza che ha avuto il contentino dalla amministrazione. Mi premeva e mi preme chiarire alcuni aspetti del tuo articolo che ho letto ieri pomeriggio in compagnia di alcuni amici isolani.
1 mi spiace dover parlare con una persona che si nasconde sotto falsa identita’.
2 non accetto il falso moralismo o buonismo di facciata, che si indigna e si erge a tutore dell’ ordine e della legalita’ ma si nasconde dietro un nickname.
3 Forse non conosci la differenza tra Bando e Appalto ma non sono io a dover chiarire questo aspetto.
3 l’Italia e’ un paese democratico dove il libero mercato rappresenta una grande risorsa per le imprese e per lo sviluppo.
4 Hai scritto una enorme falsità sul mio conto, sei stato attento a non fare nomi e cognomi, ma come sai il paese e’ piccolo e la “gente murmurea”. La società di cui parli non e’ di mia proprietà ma detengo soltanto una quota azionaria di minoranza (come vedi questa parolina torna spesso in uso nel mio vocabolario)
5 la società in questione ha partecipato ad un bando pubblico e si e’ aggiudicata la gestione portuale per un periodo piuttosto breve (meno di sei mesi) a seguito di una rinuncia del primo classificato.
6 In questi mesi che hanno portato alla pubblicazione del nuovo bando per la gestione del molo, mi sono prodigato con una parte consistente della maggioranza affinché gettasse le basi per la creazione di un consorzio di imprese nautiche al fine di garantire la piena occupazione dei giovani e meno giovani isolani; creasse le condizioni minime per innalzare qualitativamente il servizio offerto all’utenza nautica; eliminasse la piaga degli ormeggi illegali (se frequenti l’isola conosci il problema); garantisse stabilita’ e sviluppo ad un segmento economico importante per l’isola, sopratutto in chiave futura. Dal 2015 le concessioni saranno libere e la comunità Europea ha indicato all’Italia una linea da seguire. In tale ottica un consorzio di imprese partecipato da comune ed eventualmente Camera di Commercio sarebbe diventato un fiore all’ occhiello, poiché il mio progetto prevedeva il reinvestimento degli utili comunali in pubblicità a fini turistici. Il consorzio sarebbe diventato un punto cardine per il rilancio dell’isola e della sua promozione, avrebbe pacificato la precaria e pittoresca gestione portuale e assicurato benessere per i prossimi anni.
7 il consorzio non e’ nato ed e’ scaturito un bando antieconomico che continuerà a non essere un volano per l’economia isolana ma soltanto una “rogna” per l’amministrazione.
Oggettivamente potrebbe essere appetibile per un imprenditore che non conosce la realtà isolana, qualora accadesse sarebbe una sconfitta di immagine per l’isola.
Se questo deve essere il prezzo da pagare per rilanciare lo scoglio, sono e siamo pronti a pagarlo.
8 nell’ultima parte dell’articolo hai fatto delle affermazioni gravi che qualora fossero supportate dai fatti, potrebbero portare l’opinione pubblica e la magistratura a porsi inquietanti quesiti.
9 se conosci verita’ nascoste a noi uomini di basso profilo, fai in modo che vengano alla luce. Non limitarti a sparare nel mucchio, ILLUMINACI.

Daniele Coraggio

Fonte: TeleFree

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