Crollo a Ventotene, Procura accerta colpe dell’amministrazione isolana

Sara Panuccio e Francesca Colonnello

A sette mesi esatti dalla morte di Sara Panuccio e Francesca Colonnello, uccise a 14 anni da un masso crollato sulla spiaggia di Cala Rossano dove si trovavano in gita scolastica, i periti della Procura di Latina hanno accertato che gli amministratori isolani non hanno mai fatto nulla negli ultimi dieci anni per la messa in sicurezza del loro fragilissimo territorio.
Ciò nonostante i moltissimi segnali di pericolo, i crolli succedutisi nel tempo e i fondi ricevuti, a scapito dell’incolumità della popolazione. Per questo la Procura rinvierà a giudizio, tra gli altri, il sindaco Giuseppe Assenso, che ancora oggi parla di ‘tragica fatalità’ e che amministra direttamente i 6,4 milioni di euro che la Regione e il Ministero dell’Ambiente hanno stanziato per sicurezza del territorio.

Fonte: GolfoNews

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Una risposta a Crollo a Ventotene, Procura accerta colpe dell’amministrazione isolana

  1. marco scrive:

    Ecco cosa scrivevano dopo un campo scuola sulla Parete di Cala Rossano (dove è avvenuto il crollo) dei semplici studenti di scuola superiore.
    Mentre per tecnici abilitati non c’era nessun pericolo!
    Il testo sottoriportato con relativa foto che qui non c’è è reperibile su internet.

    Campo scuola sull’isola di Ventotene, avvenuto nell’ottobre 2008, cui ha partecipato la IV L del liceo classico Terenzio Mamiani.

    Nella foto si può notare una costa rocciosa, alta e unita (caratterizzata da un andamento rettilineo) che costituisce il componente plastico. E’ presente una forma di erosione ad arco (grotta) e ai suoi piedi vi sono blocchi di roccia. E’ possibile notare, sulla parete, l’alternanza di bande grigie scure e chiare, indotte da una differenza della composizione e sono visibili anche superfici che troncano le lamine determinando una stratificazione incrociata. E’ possibile riconoscere una bomba vulcanica rimasta intrappolata nei materiali poco coerenti più fini; si riconoscono strutture da impatto dovute alla caduta di elementi balistici: si tratta di tipiche strutture postdeposizionali; il sedimento vulcanico è stato colpito da materiale balistico e conseguentemente deformato. Trattasi di prodotti caratteristici di attività esplosiva molto violenta che risulterebbe essere l’ultimo evento, particolarmente violento, che ha prodotto il collasso dell’ edificio vulcanico che non c’è più.
    Il componente idrografico è senz’altro il mare, che ha scavato lo strato inferiore della roccia provocando il distacco di parti rocciose e formando quindi le falesie, ovvero coste molto ripide che si formano quando l’abrasione marina agisce in modo uniforme su una costa alta e rocciosa, delle quali possiamo ancora notare la piattaforma di abrasione. Alla base delle falesie sono presenti dei solchi di battente che causeranno il crollo di nuove pareti rocciose con la conseguente formazione di nuove falesie. La vegetazione è spontanea, ma non particolarmente fitta ed è tipica della macchia mediterranea. In un angolino a destra, nella foto con la grotta e poi in primo piano nell’altra, troviamo una spiaggia formata dal deposito dei detriti trasportati ed erosi dal mare.
    La presenza antropica è evidenziata da un sentiero che porta dalla spiaggia ad un ristorante della costa. Nell’analisi delle forze agenti che hanno quindi contribuito alla formazione del paesaggio possiamo individuare sia agenti modellatori interni, che hanno come motore il calore interno della Terra, che agenti modellatori esterni i quali agiscono su tempi brevi e hanno come motore l’energia solare. Nella prima categoria rientrano senz’altro le diverse eruzioni che hanno portato alla formazione dell’ isola vulcanica di Ventotene e quindi del componente plastico (in particolare quelle esplosive che hanno dato origine alla stratificazione incrociata). In queste foto dell’ isola a Nord non sono presenti basalti che caratterizzano la prima fase di attività del vulcano di Ventotene: l’altitudine infatti è decisamente più bassa rispetto alla costa settentrionale. Tra gli agenti modellatori esterni possiamo trovare l’abrasione marina che ha determinato la formazione delle falesie e della grotta; a questa si aggiunge la corrasione, ossia l’erosione della roccia ad opera del vento.
    La roccia che costituisce la parete è principalmente tufo e, vista la capacità molto elevata di sgretolarsi, vi sono ingenti blocchi di roccia ai piedi della costa e una ben visibile forma di erosione.

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