Ode a Ventotene, in salsa di Battiato

made-in-italyPovera Ventotene! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
L’amministrazione, quanti perfetti e inutili buffoni!
Ventotene è devastata dal dolore…
ma non vi danno un po’ di dispiacere
questa gente che non combina niente e sta la solo ad abbuffarsi di soldi che noi poveri isolani diamo?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare il sindaco e i suoi giullari che stanno la a vedere come una meravigliosa isola cade in pezzi, senza far niente ?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
C’è da vergognarsi , e mi fa male
vedere un sindaco che non fa niente e chi gli sta intorno sta solo a mangiare.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che Ventotene torni a essere normale quell’isola meravigliosa
dove si contemplavano il cielo e i fiori,
che non si parli più di sindaci dittatori che pensano solo a se stesso e a chi li riverisce o è pronto a dare il culo per un posto o per una pensione d’invalidità!

La primavera intanto tarda ad arrivare.

Fonte TeleFree

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Ventotene: più cozza che perla

Il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso

Il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso

L’isola di Ventotene dovrebbe essere la perla del mediterraneo, l’isola delle sirene, ma a causa di un’amministrazione, che non è mai sazia di allargarsi la pancia sta diventando una cozza.
I disagi per i “poveri” isolani sono tanti ma al sindaco e all’amministrazione poco importano, facciamo qualche esempio di incoerenze e malaffari che su questo lembo di terra ci sono:
Il sindaco imputato per omicidio colposo a 2 anni e 3 mesi ancora siede sulla sua poltrona imperterrito, come se il problema non fosse suo!
I collegamenti con le isole non esistono! Non si sa se si parte e ogni giorno si accettano scommesse se il traghetto parte oppure no
Il pane sull’isola manca e sul ponte sventola bandiera bianca! Ma per l’amministrazione comunale e tutto normale! Tanto il sindaco vive a Formia.
In una recente trasmissione su telelazio il Sindaco Giuseppe Assenso ha riferito che il sindaco deve essere isolano per capire le problematiche dell’isole, ma lui isolano doc dove sta? Per la maggior parte del tempo sta sulla terraferma ad arrotondare lo stipendio.
Hanno provveduto ad allargare la piazza del comune! Ma se piove e le strade diventano fiumi chi si preoccupa? L’amministrazione comunale arriva con il canotto a salvare i poveri sventurati che si trovano in questo frangente?
Ventotene “la perla del mediterraneo!” o “la cozza del tirreno” che destino avrà con un amministrazione cui non importa niente! Solo a riempirsi le tasche?
Vi sembra normale che su un’isola di meno di 250 persone ci siano 2 vigili urbani, uno addirittura con il grado di tenente? Chi deve comandare? E quale incombenze ha?
Ma lo stato non doveva ridurre le spese?
Però le tasse a Ventotene sono aumentate! Ma a chi servono? Quale è lo scopo sociale? Forse è riempire le tasche dei nostri locali amministratori? Ai posteri l’ardua sentenza!!

Fonte: TeleFree

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Chiesti due anni e tre mesi per il sindaco Assenso per l’omicidio di Sara e Francesca a Ventotene

Il PM Nunzia D'Elia

Il PM Nunzia D’Elia

Si avvicina il giorno delle sentenza nel processo per la morte di Sara Panuccio e Francesca Colonnello, le due studentesse morte durante una gita sull’isola di Ventotene nell’aprile del 2010, travolte dal crollo di un costone tufaceo a Cala Rossano. Un incidente che causò anche il ferimento grave di un’altra ragazza, Atena Raco, 14enne coetanea delle due vittime. Tutte frequentavano la scuola media Anna Magnani di Morena, a Roma.

Giuseppe Assenso, Vito Biondo e Pasquale Romano, gli amministratori locali rinviati a giudizio per la morte di Sara e Francesca

Giuseppe Assenso, Vito Biondo e Pasquale Romano, gli amministratori locali rinviati a giudizio per la morte di Sara e Francesca

IMPUTATI E CONDANNE – Il pubblico ministero Nunzia D’Elia venerdì 31 gennaio ha formulato la richiesta di condanna nei confronti di tre dei quattro imputati, chiedendo invece l’assoluzione per uno dei personaggi coinvolti. Due anni e tre mesi di carcere sono stati chiesti per Giuseppe Assenso, Pasquale Romano e Luciano Pizzuti, rispettivamente il sindaco dell’isola, il tecnico comunale e il responsabile del genio civile accusati di duplice omicidio volontario e lesioni gravissime. Chiesta invece l’assoluzione per l’ex sindaco di Ventotene Vito Biondo.

Il luogo dove sono morte Francesca Colonnello e Sara Panuccio

Il luogo dove sono morte Francesca Colonnello e Sara Panuccio

DISSESTO «MORTALE» – In attesa della sentenza prevista per il prossimo 17 febbraio, ci saranno altre due udienze dedicate alle arringhe difensive. Una vicenda, quella ventotenese, che ha messo sotto i riflettori non solo il grave problema del dissesto idrogeologico dell’isola, ma anche la presunta negligenza di tecnici e amministratori nel non aver segnalato pericoli già noti provvedendo – come avrebbero dovuto – all’interdizione delle aree a rischio crollo. «La messa in sicurezza del territorio -ha detto Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- è un aspetto fondamentale sul quale tutti gli amministratori locali devono investire. Grazie al lavoro della Procura, durante le udienze è emerso come il luogo dell’incidente fosse altamente pericoloso e bisognoso di interventi urgenti, ci aspettiamo quindi una sentenza chiara in tal senso che renda piena giustizia a questa grave tragedia.»

Fonte: Corriere della Sera, Il Messaggero, H24 notizie, Latina 24 Ore, Latina Today, Il Faro

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Ventotene: sinonimo di clientelismo, malaffare e pericolo

20140131_170202_1Fra poco sui vocabolari della lingua italiana saranno aggiunte altre parole che non sono certamente sinonimo di efficienza e bellezza
Facciamo un piccolo elenco:
Ventotene: sinonimo di piccola isola, dove il malaffare ed il clientelismo regnano sovrano, sinonimo di sperpero e di sistemazione di posti (vedi ad esempio 2 vigili, uno con il grado di capitano tenente e l’altro semplice agente per una popolazione di massimo i 250 abitanti d’inverno)
Assenso: sinonimo di una nota famiglia di burattini mossa dall’alto, che concedono appalti una solo grande famiglia, burattino, con la parte del sindaco, imputato in un processo per omicidio colposo, ma imperterrito sta seduto sulla sua poltrona come Carlo Magno ( magna, magna)
Immondizia differenziata: sinonimo di affari loschi, per arricchire le tasche di qualche tecnico comunale e qualcuno che gira intorno all’ormai affare d’oro
Trasporti: sinonimo d’inefficienza lunga e prolungata, dove bagnarole, chiamate traghetti dovrebbero garantire i trasporti per l’isola di Ventotene, ma che non si sa quando partono e se arrivano, e la popolazione è costretta a rimanere senza pane ne viveri di prima necessità.
Fogna: sinonimo di m…. che esce fuori e puzza, ma che all’amministrazione non importa ne dell’igiene , ne dei poveri turisti che ignari portano soldi sull’isola.
Comunicazioni telefoniche inesistenti : sinonimo che a ventotene per due giorni sono risultate inesistenti, ma all’amministrazione non importa.
Negozi: solo uno aperto a cui manca tutto, perché il traghetto non arriva e se arriva la merce viene depredata come in tempo di guerra, mentre il negozio del nipote dell'”onorato” sindaco chiude a settembre e apre a giugno ed è chiaro il perché non conviene tenere aperto per poca gente
Pane: solo un fornaio che d’inverno con grande sacrificio provvede a fornire il pane
Proponiamo un onorificenza per queste due grande persone che ancora riescono a mantenere viva un’isola nonostante che l’amministrazione fa di tutto per farla morire.
Ma l’elenco dei nuovi sinonimi da aggiungere nel vocabolario sarebbe ancora lungo, ma ci fermiamo qua.

Fonte: TeleFree

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Domani le richieste del PM per la morte di Sara e Francesca a Ventotene

Il PM Nunzia D'Elia

Il PM Nunzia D’Elia

Cresce l’attesa per la requisitoria in programma domani mattina, venerdì, davanti il giudice monocratico del Tribunale di Terracina Carla Menichetti da parte del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia nel processo per la tragedia del 20 aprile 2010 sulla spiaggia di Cala Rossano a Ventotene quando furono travolte da due metri di cubo di le studentesse romane di 14 anni Sara Panuccio e Francesca Colonnello, vittime di una frana durante un campo scuola sull’isola di Ventotene.

Sara Panuccio

Sara Panuccio

Cresce l’attesa soprattutto nei collegi difensivi dei quattro indagati per concorso in omicidio colposo: il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Pasquale Romano, il sindaco in carica nel 2004 quando avvenne un’altra frana  a Cala Rossano Vito Biondo  e il dirigente del Genio Civile che certificò nel 2004 la regolarità dei lavori di messa della falesia LucianoPizzuti.

Alla vigilia delle richieste che formalizzerà il magistrato titolare delle indagini il papà di una delle due vittime, Bruno Panuccio, ha scritto una lettera aperta in cui mette in evidenza come nel corso di questi anni siano emersi documenti che hanno messo in luce la pericolosità della zona sovrastante Cala Rossano, conseguenza sia delle varie frane succedutesi, e la richiesta al comune di  impellenti interventi di messa in sicurezza formalizzata da alcuni tecnici, primancora della la tragedia di Sara e Francesca.

Bruno Panuccio

Bruno Panuccio

“In questi anni sono emersi documenti riguardanti la pericolosità del sito in oggetto, conseguenza sia delle varie frane succedutesi, oltre a studi specifici da parte di scienziati con relazioni particolareggiate dei lavori da eseguire trasmesse all’amministrazione comunale, per mezzo delle quali si richiedevano ingenti finanziamenti alla Regione Lazio negli anni precedenti la tragedia di Sara e Francesca.

Ciononostante si sono disertate le conferenze programmatiche del PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) volte all’ascolto da parte degli organi regionali dei rappresentanti delle amministrazioni comunali per evidenziare problematiche ed accogliere segnalazioni, fonte primaria informativa per redigere quali debbano essere le zone da riclassificare come R4, e quindi interdire al pubblico accesso, programmare, stanziare fondi, indire appalti pubblici ed intervenire.

Ventotene è nota per essere un’isola di conformazione tufacea, la cui natura la rende fragilissima ed esposta ad un rischio idrogeologico massimo. Fino al crollo del 2010 infatti l’intero perimetro dell’isola era classificato R4 ad eccezione delle due sole spiagge di Calanave e di Calarossano: quelle più facilmente raggiungibili e con maggiore ampiezza, di vitale importanza per l’economia turistica isolana. Ventotene negli ultimi venti anni è stato uno fra i siti balneari più visitati nel Lazio per numero di frequenze da parte dei campi scuola degli studenti del centro Italia, un fiume ininterrotto di denaro. Sulla stessa Calarossano ha sede una delle Scuole Vela più famose d’Italia.

In ogni caso, se proprio non si voleva chiudere la spiaggia, sarebbe bastato transennarne qualche metro a ridosso del costone, oppure apporre una segnaletica indicante il pericolo. Ed invece si è permesso addirittura lo scavo di grotte per il rimessaggio di barche.

Il processo ora volge al termine, dopo le arringhe difensive del 6 e 14 febbraio, e si arriverà a sentenza presumibilmente il 17 febbraio. Dal Vajont a oggi mai, e sottolineo mai, nessun amministratore pubblico italiano è stato condannato per le responsabilità connesse alle vittime da frana nel nostro paese. Per questo il Giudice monocratico Carla Menichetti oggi è chiamata ad emettere una sentenza storica, che ha una rilevanza Politica, Sociale e Civica per il bene della collettività intera di questa nostra nazione. Deve solo trovare il coraggio di essere la prima in tal senso. Se ci riuscirà, risarcirà almeno moralmente anche tutti coloro che hanno preceduto Sara e Francesca in questa tragica e lunga statistica italiana: una lista che non è solo vuoti numeri, ma persone, vite, famiglie e dolore perpetuo. Che non si parli più di fatalità, che non si dica più che è colpa di tutti e quindi di nessuno. Che ci siano scritti nomi e cognomi sui responsabili delle vergogne e tragedie italiane”.

Fonte: H24 Notizie, Roma Report, Latina Oggi

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Isolati in tutti i sensi

20140128-220631.jpgL’isola di Ventotene fuori dal mondo della comunicazione. Da oggi, infatti, a causa di un guasto, sono interrotte le linee telefoniche e dei cellulari. I contatti con il mondo esterno, per necessità urgenti, sono garantiti da un ponte radio a disposizione dei carabinieri e della protezione civile. In questo periodo sull’isola vivono 2-300 persone, ma il disagio è facilmente comprensibile. A seguito della mancata erogazione di energia elettrica dovuta a un guasto sono esaurite anche le batterie che fanno funzionare il ripetitore. Appreso del guasto la Telecom si è prontamente attivata ma purtroppo le avverse condizioni meteorologiche non hanno consentito la partenza dell’aliscafo, né è stato possibile utilizzare un elicottero. La riparazione sarà possibile, quindi, solo domani, con l’auspicio che il traghetto delle 9 parta regolarmente dal porto di Formia.

Fonte: Il Messaggero

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Ventotene isola dei veleni?

Le scorie radioattive e i fusti inquinati non sono solo appannaggio del sud pontino, ma anche dell’isola di Ventotene. Da una denuncia inviata mesi fa da una associazione ambientalista, pare siano state interrate sostanze altamente inquinanti sull’isola. I fatti risalgono a circa 15 anni fa, quando venne dismesso l’inceneritore, le cui ceneri e polveri sottili contenevano quantitativi 10 volte superiori alla norma, di diossina, percolati e benzene. La regione aveva stanziato una cifra considerevole per la bonifica della intera area, ma le operazioni non sono mai partite ufficialmente e pare che la ditta incaricata al tempo, abbia interrato le pericolose sostanze nella area limitrofa all’impianto di incenerimento, intascando le somme per un lavoro mai fatto a regola d’arte. Una area molto vasta, oggi indicata dalle mappe, come riserva naturale integrale, un paradosso che oggi ritorna alla ribalta perché nelle scorse settimane il comune ha appaltato i lavori di riqualificazione dell’ex inceneritore ad una ditta locale per un importo di circa 400 mila euro. Possibile che il comune non fosse a conoscenza della situazione? Un dato incontrovertibile è l’elevato tasso di mortalità tumorale dell’isola e pertanto sarebbe opportuno fare chiarezza per il bene dell’isola e dei suoi abitanti.

Fonte: TeleFree

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Processo di Ventotene: la sentenza si avvicina per il sindaco e gli altri accusati

Giuseppe Assenso, Vito Biondo e Pasquale Romano, gli amministratori locali rinviati a giudizio per la morte di Sara e Francesca

Giuseppe Assenso, Vito Biondo e Pasquale Romano, gli amministratori locali rinviati a giudizio per la morte di Sara e Francesca

Si è chiuso oggi venerdì presso il Tribunale di Terracina il dibattimento che fa seguito alla morte di Sara Panuccio e Francesca Colonnello, travolte e uccise a Ventotene da una frana di tufo mentre, il 20 aprile del 2010, si trovavano sulla spiaggia di Cala Rossano nell’ambito di un campo scuola. Un udienza fiume cominciata alle nove e trenta e terminata dopo sei ore in cui sono stati riascoltati consulenti, in particolare geologi e tecnici dell’accusa, difesa e parti civili che hanno sostanzialmente espresso le tesi già ribadite nelle passate udienze. Degno di nota, come sia il consulente del PM che quelli della difesa hanno concordato sull’importante fatto che la distanza tra il punto in cui ci fu la frana del 2004 e quella letale per le ragazze del 2010 raggiunge al massimo la distanza di dieci metri e che quindi era basilare studiare le cause della prima frana oltre che attenzionare la zona e comprenderla a massimo rischio idrogeologico , di conseguenza interdirla al pubblico o perlomeno porci segnaletica di pericolo. Prima volta in aula poi per un ex funzionario dell’area difesa suolo della Regione Lazio, citato dalla difesa del sindaco Assenso che, un po’ sorprendentemente, ha confermato come la Regione sin dal 2004 fosse a conoscenza del pericolo presente su quella spiaggia ma lo avesse di fatto sottostimato. Quindi un tecnico comunale che partecipò alla conferenza dei servizi del 2004. Ha voluto parlare anche l’attuale sindaco Assenso che ha ricostruito le fasi immediatamente successive al crollo quando raggiunse Cala Rossano cercando, lui medico, di prestare soccorso ma inutilmente. Nel merito della vicenda che lo vede alla sbarra insieme al suo predecessore Vito Biondo, al responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Pasquale Romano, e il dirigente del genio civile, Luciano Pizzuti, tutti imputati per omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime, il sindaco ha sottolineato come non sapesse nulla di specifici pericoli sulla spiaggia e che comunque alcunchè avrebbe potuto fare nella sua carica se non sollecitare la Regione a intervenire. Inoltre difendendo il suo operato e chiedendo le ragioni “reali” per le quali è sotto processo, definendo non veriterie le accuse di aver sottovalutato il rischio del dissesto idrogeologico. Il processo è stato infine rinviato al 31 gennaio quando prenderanno la parola il pubblico ministero D’Elia per la sua requisitoria e le parti civili, il 6 e il 14 febbraio le arringhe difensive prima della sentenza di primo grado. Fonte: H24 Notizie

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Programma di Natale, ma a Ventotene non c’è più nessuno

Anche quest’anno il Comune di Ventotene ha organizzato,  per le prossime  festività natalizie, una serie di iniziative nell’ambito delNatale e Capodanno Ventotenese edizione 2013” che ormai rappresenta un appuntamento fisso e consolidato nel panorama delle manifestazioni isolane, importante occasione di aggregazione per la popolazione che risiede sull’Isola nel periodo invernale e per coloro che, trovandosi fuori per motivi di studio e/o lavoro, trascorreranno questo periodo di “vacanza” sull’Isola. Il programma  prevede anche iniziative finalizzate ad incentivare un certo incoming in questo periodo dell’anno e proporre una valida attrattiva turistica a sostegno degli operatori locali.

Il programma si apre con la rappresentazione del “Presepe Vivente” sabato 28 dicembre che sarà replicato sabato 4 gennaio. La manifestazione si svolgerà nel Grottone di accesso alla spiaggia Calanave, suggestiva location adeguatamente allestita per l’occasione. La manifestazione – già svoltasi in passato con grande successo – prevede la partecipazione di tanti ventotenesi che contribuiranno e far rivivere, per una serata, il santo mistero della natività, contestualizzato in un presepe dell’ ’800 napoletano.

Domenica 29 dicembre si svolgerà l’ormai consolidata  Giornata dell’Anziano” iniziativa rivolta agli anziani dell’isola ai quali sarà offerto un pranzo presso il Ristorante l’Aragosta, con intrattenimento pomeridiano e “Tombolata”; i partecipanti avranno la possibilità, per un’intera giornata, di stare insieme, mangiare e divertirsi insieme, in pieno spirito natalizio; condividere il “pasto” diventa occasione di incontro, socializzazione, confronto, aggregazione, distrazione, svago, possibilità, almeno per una giornata, di “lasciare i problemi a casa” e stare con i propri coetanei condividendone ricordi ed episodi di vita.

Martedì 31 dicembre Piazza Castello farà  da cornice  alla festa di saluto al Vecchio Anno e benvenuto al Nuovo, con l’ organizzazione di una “Lenticchiata di fine anno”, un evento di promozione dei prodotti tipici locali, finalizzato a far conoscere e pubblicizzare i prodotti enogastronomici del luogo, prime fra tutte le famose “lenticchie di Ventotene” prodotto d’eccellenza, La “lenticchia” rappresenta un piatto tipo della tradizione natalizia, convenzionalmente legato al cosiddetto cenone di Capodanno, pertanto, appare un opportuno binomio realizzare l’evento “Lenticchiata di fine anno proprio la notte del 31 dicembre nella splendida cornice di Piazza Castello.

La festa prosegue con la musica popolare del gruppo “Ars Nova Napoli”, 5 musicisti napoletani accomunati dalla stessa passione per la cultura e le tradizioni popolari del sud Italia.

In caso di condizioni metereologiche avverse i suddetti eventi si svolgeranno nella Tensostruttura Comunale  sita in località Campi Sportivi.

Venerdì 3 gennaio si svolgerà presso l’edificio scolastico “A. Spinelli”  la “Tombolata per tutti”: un’occasione per stare insieme e divertirsi un intero pomeriggio con  un gioco tradizionale natalizio molto amato come quello della “Tombola”.

Sabato 4 gennaio sarà replicata la rappresentazione del “Presepe Vivente” in loc. Grottone di Calanave.

Il programma si concluderà lunedì  6 gennaio, con l’arrivo della Befana in Piazza Chiesa, dopo la S. Messa delle ore 10,00, che  distribuirà le calze ricche di dolciumi ai bambini presenti.

Il sindaco Giuseppe Assenso, con una nota personale, ha ringraziato la Provincia di Latina “per il contributo economico concesso e tutti coloro che con il loro sostegno hanno collaborato alla programmazione delle previste iniziative”.

Fonte: H24 Notizie

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Addio Madiba

Con Mandela muore un uomo che con le sue idee e la sua forza è riuscito a rendere il mondo un luogo migliore. Ti siamo grati Madiba.

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