Ventotenesi, credo che sia
meglio per me cominciare
a tirar giù la valigia.
Anche se non so bene quando,
e neppure conosca cosa mi attende
se la galera o i domiciliari.
Sicuri segni mi dicono,
da quanto m’è giunto all’orecchio
di questi luoghi, ch’io
dovrò presto lasciare questo mia amato comune.
Vogliatemi perdonare
quel po’ di disturbo che vi ho recato .
Con voi ho fatto il bello e brutto tempo
e molto vi sono grato, credetemi
per avermi sopportato per 11 anni.
Dicevo, ch’era bello stare
insieme ai voi mie cari guitti
Ma devo lascarvi
È giunto il mio tempo.
Congedo a voi guitti e saltimbanchi
Congedo a voi , ragazzine
Morte in giovane età
congedo a voi che avete le case popolari senza nessun requisito
Congedo voi marinai per tre mesi
Congedo voi ventotenesi che vi ho offesi di mille ingiurie
Congedo te o ventotene che ti ho ridotto ad una fogna
Congedo te Provenzano
Congedo te portaborsa e tutto quello che ho fatto per te
Ora che più forte sento
stridere nel cuore il freno di 11 anni spesi a rovinare questa isola,
vi lascio
davvero. Ventotene . Addio.
Di questo, sono certo: io
son giunto alla disperazione
calma, senza sgomento.
Scendo. Buon proseguimento
Tratto da una poesia di Giorgio Caproni
Fonte: TeleFree