Ventotene: chieste le dimissioni di Assenso

Geppino Assenso

Geppino Assenso

Il gruppo consiliare di opposizione a Ventotene – del capogruppo ed ex candidato a sindaco Gerardo Santomauro – ha scritto una lettera all’attuale primo cittadino isolano Giuseppe Assenso, per chiederne le dimissioni. Di seguito il testo della missiva con le ragioni della richiesta.

 

“Egr. Sig. Sindaco,

Il gruppo di opposizione consiliare “Buona Onda” sente il dovere di scriverle dopo aver condotto per questi nove mesi, fin dall’insediamento del nuovo Consiglio, attività di studio e verifica di molti provvedimenti assunti dalla Giunta, dai Responsabili degli Uffici e dal Consiglio.

Dalle verifiche effettuate ci sentiamo di esprimerle un solo doveroso consiglio: si dimetta. 

Veda, Sig. Sindaco, noi Ventotenesi, e tra questi ci piacerebbe annoverare anche lei, siamo fieri della nostra isola e ci siamo accorti fin da quando siamo nati che VENTOTENE E’ UNA PERLA UNICA. Noi l’amiamo ed è per questo che ci siamo prefissati lo scopo di “aprire gli armadi comunali” per comprendere come mai Ventotene non è riuscita a migliorare la propria condizione politica, sociale, economica e territoriale, nonostante le rilevanti risorse finanziarie gestite nell’ultimo decennio.

Non possiamo non evidenziarle che non solo i nostri elettori, ma anche molti dei suoi (perlomeno quelli che hanno votato convinti di votare bene, non certamente gli altri) sono molto delusi ed arrabbiati perché vedono sgretolarsi un gioiello, perché persone che con lei hanno condiviso poteri gestionali e decisionali l’hanno trascurata, sostituendo il tufo con il cemento. Non vi siete curati di salvaguardare le nostre spiagge, i nostri fiordi e così continuando Ventotene rischia di diventare un deserto.

Veda, Sig. Sindaco, lei è il Primo Cittadino, il Sindaco di tutti, anche di chi non lo ha votato! Crediamo, in tutta sincerità, che dando le dimissioni dia un’opportunità all’isola e a tutti noi, perché sia Lei che la sua maggioranza non siete stati e non sarete in grado di gestire una bellissima isola. Le rivolgiamo questo appello accorato e vorremmo evitare di fare l’elenco delle irregolarità per cui, in questa nota, ci limiteremo ad elencare le cose che non vanno. Le discussioni sulle irregolarità le rimandiamo ad altre sedi più opportune; sono tutte questioni che i nostri concittadini potrebbero non apprezzare, non capire, stretti come sono dai problemi del quotidiano e ritenerle solo schermaglie tra avversi schieramenti politici, fini a se stesse. Perciò rivolgiamo direttamente a lei ed ai Consiglieri Comunali della maggioranza questo invito: per quello che non è stato fatto fino ad oggi, per le inadempienze, colpevoli e non colpevoli, si impone un esame di coscienza, a partire principalmente da lei sig. sindaco. A lei in particolare va tutta la responsabilità della precaria situazione della nostra comunità.

Stia certo che non ci fa piacere essere costretti a rimarcare i danni che Ventotene subisce dalla vostra inerzia. Tuttavia, riteniamo che tutti gli isolani e primi fra tutti i consiglieri comunali, ne devono avere, invece, piena consapevolezza e senso di responsabilità.

E allora ci sembra doveroso, e per noi istituzionalmente corretto, rimarcare e portare all’attenzione di tutti quanto segue

  • Fallimento della “raccolta differenziata” : – ha un costo sproporzionato per le dimensioni del territorio e per il numero degli abitanti (perfino voi lo avete attestato in atti ufficiali ma ancora non provvedete); sull’isola, otto mesi all’anno il numero degli abitanti presenti si aggira tra le 180/250 persone; un minimo di accordo con altri comuni avrebbe potuto consentire, già da tempo, di mantenere la stessa qualità del servizio ad un costo diminuito della metà. Che cosa aspettate per agire e prendere i dovuti provvedimenti? Che cosa vi trattiene? Ci piacerebbe saperlo e brancoliamo nel buio più totale.
  • Fallimento della “illuminazione pubblica” : – allo stesso modo, i cittadini di Ventotene, dal tramonto in poi, sono “prigionieri dell’oscurità” e per più della metà dell’isola, nonostante l’arrivo in passato di oltre un milione di euro di finanziamenti per il rifacimento e l’ammodernamento della rete di illuminazione pubblica, le strade illuminate decentemente restano solo un’aspirazione inappagata, laddove, con un minimo sforzo, riteniamo che si potrebbe realizzare uno dei pochi compiti affidati ad un’amministrazione comunale degna di questo nome.

Possibile che il buio è talmente pesto che nemmeno voi riuscite a vedere la situazione disastrosa? I cittadini di Ventotene chiedono troppo a voler sapere come sono stati spesi un milione di euro senza essere riusciti a risolvere l’annoso problema?

  • Fallimento della “politica turistica ed occupazionale” : possibile che non vi accorgete minimamente di tutte le risorse che Ventotene è in grado di offrire? Non riusciamo a comprendere come il turismo, anziché fare un passo avanti, sia mano a mano regredito al punto che oggi Ventotene è ritornata ai livelli di oltre 30 anni fa. Non ha pregio cercare giustificazioni nella crisi economica generale, perché in questo modo dichiarate solo la vostra incapacità ad affrontare i problemi. Ne è prova la vostra inettitudine a ridare a Ventotene il patrimonio di spiagge, che è stato il fiore all’occhiello dell’isola, che ha garantito prosperità e benessere alle passate generazioni e che la vostra inerzia ha dilapidato con assoluta noncuranza. Avete una straordinaria capacità, ve lo riconosciamo, nell’individuare e realizzare opere totalmente inutili, ma dal costo elevato, che nulla aggiungono in termini di miglioramento dell’offerta turistica e cura del territorio. Tutto ciò si traduce in un generale impoverimento della comunità ventotenese, che ha visto crollare il valore degli immobili, negli ultimi dieci anni, ben oltre la media nazionale, ed in una perdita dei livelli occupazionali. Se malauguratamente rimarrete alla guida del paese continuerete a trovare scuse per la vostra incapacità o vi adopererete per offrire soluzioni? E se non è troppo di disturbo volete discuterne con i cittadini? Chissà, ascoltandoli, forse da essi potreste raccogliere buone idee e imparare qualcosa.
  • Fallimento del “servizio fornitura acqua”: con la medesima sagacia, avete letteralmente regalato ad Acqualatina S.p.A. oltre 600 utenze, senza nulla chiedere in cambio! Avete trasferito impianti ed attrezzature, senza chiedere garanzie certe sulla qualità del servizio e sul contenimento tariffario. Molti cittadini si sono chiesti: perché allora firmare un contratto senza negoziare condizioni di favore per gli utenti?

Da ultimo è stato anche concesso alla società Acqualatina S.p.A. l’uso di un locale di proprietà comunale senza canone di affitto: al danno anche la beffa! Sia chiaro a nulla valgono le vostre pretestuose argomentazioni circa la inevitabilità del passaggio di gestione ad Acqualatina S.p.A., perché noi vi contestiamo l’assoluta incapacità a negoziare condizioni di favore per gli isolani. Con un’arrendevolezza quanto meno incomprensibile, con un solo tratto di penna, avete rinunciato, senza colpo ferire, a far valere le sacrosante ragioni dei Ventotenesi, addirittura riconosciute da due leggi statali che facevano carico allo Stato del costo del trasporto dell’ approvvigionamento idrico per l’isola. Chi ne guadagna da questa operazione? Che cosa ne guadagnano i cittadini di Ventotene a causa della vostra inerzia?

  • Fallimento del “trasporto marittimo: la stessa inerzia che avete dimostrato nella gestione dell’acqua pubblica è il tratto distintivo anche riguardo alla politica dei trasporti. Tant’è che non abbiamo visto un solo reclamo provenire dall’amministrazione comunale in merito al disservizio del trasporto marittimo. In totale ed inaccettabile disprezzo, sia per l’isolano che per il turista, si consente l’utilizzo di qualsiasi carretta del mare o bagnarola del mediterraneo, senza limiti di età, senza la verifica della sussistenza delle caratteristiche tecniche minime per la sicurezza e la stabilità della navigazione a canale aperto, senza pretendere nemmeno il rispetto del livello minimo dell’igiene di bordo e della qualità del servizio, pur sapendo che le distanze dell’isola dalla costa sono tra le 29/35 miglia e che il servizio è reso per una località turistica.

Eppure sarebbe compito del Comune monitorare e garantire la perfetta attuazione del diritto alla mobilità dell’isolano e garantire l’accoglienza del turista, risorsa vitale, fin dal momento dell’imbarco per l’isola. Non ritenete che sia compito vostro pretendere che i finanziamenti erogati dalla Regione Lazio e destinati al trasporto da e per Ventotene debbano garantire qualità ed efficienza del servizio? Il vostro silenzio prolungato ed assordante a chi giova? La vostra colpevole acquiescenza ha prodotto benefici per l’isola o solo per alcuni soggetti?

  • Fallimento della “Riserva Terrestre e Marina di Ventotene” (A.M.P. e R.N.S.): una preziosa opportunità vanificata da una politica miope e centrata su personalismi, in luogo di azioni programmatiche di ampio respiro. L’assenza totale di visione e coordinamento da parte della attuale amministrazione comunale ha determinato il fallimento dell’attuale dirigenza della Riserva, certamente non ascrivibile, come qualcuno ritiene, solo alla giovane età ed all’inesperienza di chi ricopre quel ruolo.

Detto questo, onde evitare di scaricare tutte le responsabilità su unico soggetto, che pure ha le sue colpe (dov’era quando il depuratore sversava impunemente liquami nell’unica spiaggia fruibile?), allora non è più sensata una selezione rigorosa del candidato, e prima ancora di bandire un concorso fasullo, come quello bandito ai sensi dell’art. 110 del TUEL, formulare un programma serio e responsabile, condiviso da tutti i cittadini chiamati in consultazione, con l’obiettivo del rilancio delle innumerevoli risorse che l’isola offre ed all’attuazione del quale il vincitore del concorso si deve vincolare? Oppure siamo davanti ad un premio di natura diversa? Ma purtroppo questo premio non ci serve a niente e danneggia anche chi lo riceve!

  • Fallimento dell’ ”impianto di depurazione”: lo specchio della scarsa incidenza della Riserva Terrestre e Marina di Ventotene sulla realtà isolana è il depuratore, che con il suo malfunzionamento non solo non aiuta a far decollare l’economia isolana, ma affossa le speranze di rilancio degli imprenditori turistici, che devono sopportare le giuste lamentele dei loro clienti e addirittura hanno visto annullate molte prenotazioni nella passata stagione balneare. Non è certamente a noi che può essere ascritto l’insulto olfattivo che regna sovrano sull’isola in alcuni giorni, tuttavia, quali componenti del Consiglio Comunale ci sentiamo interpellati dalla problematica e addirittura ce ne vergogniamo. Auspichiamo un nuovo corso dell’amministrazione per intervenire urgentemente e risolvere il problema; cosi potremo di nuovo camminare a testa alta tra i turisti che, nonostante tutto, ancora apprezzano la nostra isola. E allora cosa aspettate ad intervenire? Forse, adesso che siamo in inverno, avete dimenticato che esiste il problema? Già perchè a molti di voi non capita di dover ascoltare le rimostranze dei bagnanti, chiusi come siete nel vostro inespugnabile e nebbioso castello. Siamo sicuri, invece, che i nostri amici imprenditori, che ingiustamente subiscono le critiche e gli strali dei loro clienti vorrebbero da voi un’azione decisa e risolutiva, ma ripongono in voi una vana speranza, perché se aveste saputo trovare un rimedio l’avreste già fatto. L”unica azione che siete stati in grado di porre in essere è stata quella di accelerare il trasferimento dell’impianto ad Acqualatina S.p.A., ma questo, sappiatelo, non elimina né le vostre pregresse mancanze né vi esime dal trovare una soluzione al problema nell’immediato. Dunque, vi chiediamo, avete un’idea di quali interventi programmare o come al solito preferite affidarvi all’improvvisazione?
  • Fallimento della “scuola”: tutte le vostre incapacità ed inefficienze hanno come risultato finale quello di peggiorare la qualità della vita dei residenti e di esasperare il disagio sociale che si riverbera in particolar modo e con conseguenze inaccettabili sui bambini che frequentano la scuola dell’obbligo, costringendo molte famiglie ad abbandonare l’isola per assicurare ai loro figli un servizio scolastico degno di un paese civile. I bambini sono i più indifesi e quelli che meritano la maggiore attenzione. Dite di aver fatto qualcosa per loro, ma i risultati dove sono? Ai genitori che vi chiedono di fare di più per i loro figli, voi rispondete che non ci sono risorse.

Ciò è falso e serve solo come scusante alla vostra indifferenza ed alla insensibilità nei confronti del problema. Ma le famiglie lo devono sapere: voi avete il dovere istituzionale di intervenire e loro il diritto di pretendere per i loro figli la migliore istruzione. Possibile che siete capaci solo di pensare ad opere faraoniche ed inutili (vedi tunnel) e non vi ponete minimamente la necessità di intercettare risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione e dallo Stato per migliorare la qualità della vita dei vostri concittadini?

Rilevata la lunga serie di fallimenti a voi ascrivibili, ci assalgono altri timori

  • ex Carcere di Santo Stefano

Suscita una grande ilarità, signor Sindaco, sentirla affermare che ella sarebbe stato addirittura in grado, “con un semplice scambio di battute”, in quei pochi minuti in cui ha avuto l’occasione di parlare con il presidente del Consiglio di convincerlo ad incrementare la dotazione iniziale del progetto da 50 milioni addirittura ad 80 milioni! A tal proposito la invitiamo a leggere l’articolo apparso sulla Stampa il 5 febbraio 2016, dove si evince chiaramente che né lei né la sua amministrazione ha alcun merito, sia nel caso arrivassero 50 milioni sia nel caso ne arrivassero 80. Inutile sottolineare che noi speriamo che tutto ciò si traduca in fatti concreti, ma nel contempo ci conforta sapere che l’investimento non passerà per le vostre mani, perché non basterebbero né 50.000.000 di euro né 100 anni di lavori, come dimostrano la durata e le vicende tecniche e finanziarie relative all’appalto per la realizzazione del parco archeologico, che sono l’emblema del vostro modus operandi;

  • disavanzo di bilancio

Dopo che avete approvato un bilancio in pareggio per l’esercizio finanziario 2015, aver anche speso l’avanzo che dichiaravate con tanto orgoglio di possedere, come se niente fosse, a seguito delle nostre contestazioni circa il disavanzo palese e non palese ma certamente visibile e non nascondibile a chi osserva attentamente e con scienza, avete pronunciato “ops! ci siamo sbagliati, è vero siamo in disavanzo di euro 514.000”. Qui basti solo ricordare che il disavanzo è ben maggiore e che la copertura trentennale che avete fantasticamente immaginato non è consentita dal diritto positivo vigente. Il timore che ci assale è che alla fine il disavanzo reale porterà inevitabilmente il Comune alla dichiarazione di dissesto con tutte le conseguenze negative sui ventotenesi. Noi faremo quanto è nelle nostre possibilità e prerogative per scongiurare questa sciagura. I ventotenesi devono sapere che un fatto è certo: non potrà essere certamente l’amministrazione responsabile del buco finanziario quella che potrà evitare questo disastro. Se vorrete, siamo disponibili a discutere in un pubblico confronto sulle cifre e sull’erronea applicazione della normativa in materia.

SIAMO DISPONIBILI , ALTRESI’, A CONFRONTARCI SULLE SOLUZIONI DA DARE AI PROBLEMI; NOI SAPREMMO COME FARE, perché solo con dedizione, senso di responsabilità ed accoramento, verso l’isola ed i suoi abitanti, spendendo con giudizio ed onestà le risorse finanziarie attivabili è possibile porre rimedio ai grandi disastri perpetrati nella vita dell’ isola in questi ultimi dieci anni.

Lo ribadiamo, occorre porre rimedio con urgenza agli scogli affioranti sulla spiaggia Calanave, occorre ripristinare la fruibilità di Calarossano, risolvere il problema dei reflui dispersi sugli scogli del faro e nelle acque limitrofe; recuperare tutti gli arenili (un moggio di terra, Calabattaglia , Parata grande , Calanave,…) che circondano l’isola e dei loro accessi da terra, perché sono patrimonio ambientale ed economico importantissimo per l’isola; occorre recuperare un potere negoziale, a cui colpevolmente si è abdicati, nei confronti di Acqualatina SpA, portare, finalmente, la Tassa sui rifiuti a livello congruo con il servizio svolto, e cosi cessare definitivamente il dissanguamento dei Ventotenesi; occorre garantire l’effettivo diritto alla mobilità dei Ventotenesi rivendicando un sistema dei trasporti moderno ed efficiente; occorre corredare ogni angolo dell’isola, fosse anche il più remoto e sperduto, di un impianto di illuminazione pubblica funzionante e moderno; occorre iniziare e prendersi realmente cura dei nostri anziani, dei bambini applicando tutte le politiche abilitanti ad affrontare con serietà il disagio sociale che si aggrava sempre di più.

NOI SAPREMMO COME INTERCETTARE LE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE e, solo per fare un semplice esempio, eliminando le varianti in corso d’opera, vostro modo solo per incrementare il costo delle opere, daremmo un moltiplicatore agli interventi attivabili con i ribassi d’asta e le economie a consuntivo. I ventotenesi sappiano che di tutto quanto qui esposto e di altro ancora chiederemo conto e ragione nei prossimi Consigli Comunali ed in tutte le altre sedi che il nostro sistema istituzionale mette a disposizione.

E’ auspicabile, signor Sindaco, che lei prenda atto di una linea politica fallimentareSe fossimo nell’ambito del diritto civile, lei, in quanto al vertice dell’ente, dovrebbe sentire il dovere di portare, come suol dirsi, i libri in Tribunale per non aggravare la sua posizione. Portando il discorso in ambito amministrativo, l’unico comportamento assimilabile a quello sopra descritto sono le sue doverose dimissioni.

A noi sembra che la sua vicenda politica possa essere letta in questa chiave: rassegnare le dimissioni a qualcuno potrebbe apparire come un gesto di debolezza, ma in realtà così non è. Anzi lei dimostrerebbe, alla fine, di aver avuto il coraggio di porre termine ad un’esperienza oramai giunta al capolinea. Soltanto persone legate al proprio personale tornaconto potrebbero farle credere il contrario, spingendola a proseguire su una strada irta di rischi sotto molteplici punti di vista, la cui gravità a lei certamente non sfugge.

Ci creda, ponendo la parola fine a questa esperienza deludente e remissiva, prima che tutto le cada di nuovo addosso, più come vittima del gruppo che la esprime, piuttosto che come artefice principale, ella darà prova di essere ancora capace di uno scatto d’orgoglio, di saper prendere reale coscienza delle situazioni, di avere rispetto per l’istituzione, che nel ben e nel male rappresenta, e potrà ancora convogliare una stima maggiore sulla sua persona ed attenuare l’immagine dannosa, che, volente o nolente, purtroppo porta con sè, verso la nostra isola.

IL GRUPPO DI OPPOSIZIONE CONSILIARE

         “BUONA ONDA”

Fonte: H24Notizie

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8 risposte a Ventotene: chieste le dimissioni di Assenso

  1. X Elena e Buona Onda scrive:

    Cara Elena,Buona Onda,Stefania,Luca Bosso,Vincenzo,Candida ecc.ecc…adesso hai finito di citare leggi in continuazione perché hai trovato davanti uno che sulle leggi è più informato di te.Dalla storia antica su Alessandro Magno,adesso sei passata a parlare della storia di Ventotene e di alcuni suoi personaggi del passato.Citi queste persone perché vorresti far credere di essere di Ventotene,ma io so benissimo che non lo sei,ma sai molte cose sui ventotenesi e su Ventotene perché qui ci vivi ormai da molti anni e conosci i soprannomi di tutti o quasi come ‘o pazzariello.So per certo che nessuno della famiglia che appartiene a ‘o pazzariello ha scritto questi commenti firmandosi con il proprio soprannome.Ed io ho capito che dietro ci sei sempre tu.Chi ci può salvare contro la natura malvagia degli uomini?Bella domanda.Quello che è certo che sull’isola ci sono persone malvagie che sono di Ventotene,ma anche altre che come te non sono di Ventotene.Sei un’erba cattiva che andresti solo estirpata.La colpa di tutto questo però è di chi ha permesso di metterti in pianta stabile sull’isola e di farti sviluppare le tue radici.Comunque non preoccuparti perché chi vuole il male degli altri,il suo sta dietro la porta.

  2. X la presunta Buona Onda scrive:

    È inutile che ti firmi con il nome del movimento Buona Onda,ormai per me sei come un libro aperto.Tu come altri su questo blog,pur di continuare a buttare fango sui ventotenesi,continuate a nascondervi e qualcuno si è specializzato nell’uso degli anonimi più disparati.Così come chi si è firmato con il nome dello scrittore e umorista Jerome Klapka Jerome e che secondo me si è firmato anche con il nome dell’umanità Erasmo da Rotterdam.Ancora non ho capito chi è,ma ho capito che è una persona di cultura.Il 9 febbraio 2014 all’articolo”Noi non c’entriamo nulla,passavamo per caso…”,dopo il commento sempre dell’anonimo Elena,c’è stato un commento firmato con il nome di Carla Menichetti,che è il giudice che ha condannato in primo grado il sindaco e gli altri imputati.In realtà però,dietro al suo nome si nasconde sicuramente un’altra persona e non mi meraviglierei se fossi sempre tu.Così come chi nell’articolo del 24 gennaio 2011 “Ventotene,non solo frane”,si firmò con il nome di Vincenzo Andreaus che è un criminale che all’epoca stava in carcere e non avrebbe mai potuto scrivere questo commento.Andreaus ha ottenuto la grazia nel 2013 e Ventotene neanche la conosce.A quanto pare ti piace e vi piace scherzare con il fuoco e pensate che i diretti interessati non verranno mai a sapere che avete usato i loro nomi senza il loro consenso,ma vi sbagliate e potreste avere delle sorprese in futuro.Per quanto riguarda il discorso delle pecore nere,purtroppo ne è pieno il mondo e a Ventotene ce ne sono da entrambe le parti.Ma quelle che stanno dalla parte del sindaco,che l’hanno votato,hanno ottenuto un lavoro e dovrebbero essergli riconoscenti per questo,perché in Italia non è facile trovare lavoro.Invece cosa fanno?In maniera anonima su questo blog,sputano nel piatto dove mangiano.Queste pecore nere secondo me sono quelle che rispetto alle altre vincono il primo premio…pecore di lana nera pregiatissima.Davanti al sindaco fanno i lecchini e i pecoroni e di dietro fanno le pecore nere e tu fai parte di questa categoria.

  3. Elena scrive:

    ANAGRAMMA: ENETOTNEV =VENTOTENE
    VENTOTOTENE :i misteri e i segreti sono intrecciati nei versi delle sue lettere e dei suoi governanti e dei suoi abitanti.
    Prima contro i venti c’era Crescenzo Musella (detto “Fessillo ’u Pescatore”), primogenito di una famiglia legata al mare e agli antichi segreti della pesca, e come tale depositario di un antico rito, tra mito e leggenda: una “formula magica” che proteggeva gli uomini di mare, che veniva tramandata dai nonni solo ai primi figli maschi dei pescatori.
    Si racconta infatti che dal balconcino affacciato verso Ischia e Santo Stefano, con una sorta di stregoneria, Fessillo fosse incaricato di spezzare e allontanare le trombe d’aria marine che circondavano l’isola nelle giornate di brutto tempo, e proteggere così il lavoro dei pescatori.
    Ma contro la natura malvagia degli uomini chi ci può salvare?

  4. BuonaOnda scrive:

    Anche tra i nostri ci sono le pecore nere, non sparliamo sempre degli ASS(ASSINI)ENZIANI.
    Buona Onda

  5. X Ernesto scrive:

    Hai ragione Ernesto…spero solo che dietro al tuo anonimato non si nasconda sempre Elena che sputa nel piatto dove mangia e usa anche altri nomi anonimi come Stefania,Luca Bosso,Vincenzo,Candida e tanti altri ancora.

  6. Ernesto scrive:

    Per raggiungere il cimitero si potrebbe fare come Matteo Renzi che è atterrato con l’elicottero sullo spiazzale di fianco al cimitero .

  7. Eccidio di Roccagorga scrive:

    Il 6 gennaio 1913 avvenne l’eccidio di Roccagorga (un piccolo paese di circa 4000 abitanti in provincia di Latina).Le forze dell’ordine uccisero 7 persone durante una manifestazione organizzata dalla Società Agricola Savoia,tra cui un bambino di cinque anni e una donna incinta,perché protestavano contro l’amministrazione comunale.Giovanni Giolitti che all’epoca oltre ad essere Presidente del Consiglio,era Ministro degli Affari Interni,usò il pugno di ferro.Sette persone furono fucilate,nella maggior parte dei casi,alle spalle,cioè mentre cercavano di fuggire.Alla manifestazione avevano partecipato gli abitanti di Roccagorga,contadini che vivevano in condizioni misere,in un paese senza fogne,senza acqua nelle case,senza illuminazione,senza cimitero,senza una raccolta di rifiuti urbani e con una vessatoria applicazione delle tasse comunali con criteri discrezionali.Situazione questa comune a tutta la moltitudine di comuni sparsi lontani dai grandi centri urbani,soprattutto nel sud.Sfruttati e vessati anche dal sindaco Vincenzo Rossi che,in palese conflitto di interessi,era anche l’amministratore del principe Doria,padrone di quelle terre.Rossi aveva piazzato nei posti chiave i suoi amici e parenti,ad esempio il segretario comunale era Domenico Rossi che,pur ricevendo un lauto stipendio,lavorava altrove.Il sindaco Vincenzo Rossi era stato eletto nel 1902 e nel 1913 era al suo undicesimo anno di mandato.Così come il nostro sindaco di Ventotene Geppino Assenso che è stato eletto nel 2005 e attualmente è al suo undicesimo anno di mandato.Sull’Avanti!,il direttore Benito Mussolini,pubblicò un articolo dal titolo “assassinio di Stato” in cui difendeva le buone ragioni dei cittadini di Roccagorga,risultando così imputato di vilipendio a mezzo stampa.A quanto pare,(a parte il cimitero che a Ventotene c’è,ma la strada principale per arrivarci è chiusa da tempo),la situazione di Roccagorga di più di 100 anni fa,somiglia molto a quella attuale di Ventotene.Peccato che ancora nessuno ha avuto il coraggio di ribellarsi e di manifestare come fecero i cittadini di Roccagorga.

  8. Furio scrive:

    Mi piacerebbe che l’opposizione facesse qualcosa affinché quest’anno Ventotene non riceva l’ennesima immeritata bandiera blu (la quinta).Questa è solo una presa in giro soprattutto per noi turisti.Sono alcuni anni che vengo con la barca a Ventotene,ma quest’estate io,mia moglie Magda e i miei figli,abbiamo deciso di cambiare itinerario e faremo tappa ad Acciaroli e Palinuro,dove il mare e soprattutto l’aria è veramente pulita e respirabile,diversamente da quella di Ventotene che è altamente insalubre come quella di una città.Per prima cosa c’è da segnalare che l’isola non mi sembra per niente ad emissioni zero.Ogni volta all’arrivo e alla partenza della nave,si forma un ingorgo di macchine che vanno è che vengono che mi sembra di stare sulla tangenziale di Napoli.Per non parlare dei muletti,dei camion e dei furgoni del mercatino che non mi sembra che siano affatto ecologici.E senza considerare le attività che vendono generi alimentari al porto romano e i turisti che mangiano fuori alle grotte di tufo,mentre a pochi centimetri da loro i gas di scarico delle macchine,si posano sulle loro pietanze.Respirano e mangiano sostanze altamente dannose e cancerogene e ad essere maggiormente esposti sono i bambini.Ma per la ADL e l’ispettore sanitario va tutto bene.Tanto sono turisti e se qualcuno si dovesse ammalare una volta che sta sulla terra ferma,chi vuoi che dia la colpa allo smog respirato e mangiato,mentre stava trascorrendo una tranquilla vacanza a Ventotene.Contro l’esposizione al sole cocente puoi usare la crema protettiva ed evitare il rischio di contrarre tumori della pelle come i melanomi e i carcinomi.Ma contro l’esposizione al monossido di carbonio,al benzene e alle polveri sottili o ti metti la mascherina come fanno in Cina oppure ti attacchi al tram.E i ristoratori e il proprietario della pescheria del porto romano che vendono per fresco,pesce congelato e vogliono fare i furbi?L’anno scorso si sono beccati una sanzione amministrativa che faceva ridere i polli.Meno male che nel frattempo non si sono registrati casi di intossicazione alimentare come salmonellosi o gastroenteriti.A Ventotene poi c’è la situazione vergognosa della puzza del depuratore e l’anno scorso c’è stato uno sversamento di caccia sugli scogli e anche in mare.In un’intervista di alcuni anni fa,il sindaco cercò di fare il furbo,declinando le sue responsabilità,dal momento che il progetto fu fatto dal fratello,ma il sindaco all’epoca era Vito Biondo e non era lui.Chi sa perché non ha detto che all’epoca lui era assessore alla sanità e il nipote se non sbaglio era consigliere.Gli Assenso all’epoca stavano dietro le quinte,ma ciò nonostante,la loro presenza era già influente sulla politica dell’isola ed essendo famosi per il loro nepotismo,non mi meraviglierei se dietro questo incarico che l’allora sindaco Biondo diede al fratello di Geppino,ci fosse lo zampino dei suoi parenti che magari fecero pressione affinché questo lavoro venisse affidato ad un loro familiare,piuttosto che ad un altro ingegnere magari forestiero.Si sa gli Assenso sono dei maestri in questo,basta vedere da chi attualmente è gestita la biglietteria.Poi c’è il deposito dell’immondizia situato al porto e che specialmente d’estate con il caldo,emana un lezzo che non è certo una bella pubblicità per i turisti che vengono con le barche e che ormeggiano lì vicino.E non lo è neanche per quelli che sbarcano dell’aliscafo.A volte ci sono anche delle perdite di percolato…roba da terra dei fuochi.Deposito,tra l’altro,che stando al porto,è situato in una zona che soprattutto d’inverno è esposta alle condizioni meteo più avverse.So che già una volta,a causa di un evento meteorologico eccezionale,tutti i rifiuti si sono riversati in mare e non è escluso che ciò possa accadere di nuovo.Avete fatto dipingere la parete del molo per renderla più bella,avete fatto costruire la stazione marittima costata fior di quattrini,ma accanto c’è uno schifo.Questa bandiera è solo una copertura alle vostre ignobili vergogne e dopo la tragedia vi siete dovuti inventare qualcosa per cercare di non far ricadere questo grave fatto sul turismo.Ma noi turisti non siamo stupidi e tutto questo l’abbiamo capito.La puzza la sentiamo esattamente come la sentono gli isolani che non stanno dalla vostra parte e che di fronte a tutto questo non sono omertosi e non stanno al vostro gioco del “silenzio-Assenso”.Vergognatevi!Forse sarebbe il caso che il signor sindaco e i suoi consiglieri si facciano visitare da un otorinolaringoiatra per curare i loro problemi olfattivi.Dovreste sturarvi il naso per sentire la puzza e le orecchie per ascoltare le lamentele dei turisti e dei ventotenesi.Siete talmente assuefatti che se sentite una scorreggia,la scambiate per acqua di Colonia.Avete tutti la puzza sotto il naso,(realmente e metaforicamente),e non ve ne accorgete.Guardate che è pericoloso,lo dico per la vostra salute.Se nelle vostre case ci dovesse essere una perdita di gas e non lo sentite o lo scambiate per un altro odore,rischiate di saltare in aria tutti quanti.Ma tanto tra un po’ci penserà la magistratura a farvi saltare in aria.

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