Il Comune di Ventotene non ha mollato sulla strada alternativa alla via Cala Rossano-Parata Grande che vuole realizzare e ha ottenuto ora un primo punto a proprio favore dal Consiglio di Stato. L’ente isolano ha disposto l’occupazione d’urgenza delle aree necessarie al nuovo collegamento.
Contro tale provvedimento avevano fatto ricorso Marianna Bosco e Vincenzo Santomauro, ottenendo dal Tar di Latina la sospensione degli atti impugnati. Il Comune ha fatto appello al Consiglio di Stato e, paventando una situazione dagli effetti irreversibili e irreparabili, ha ottenuto dal presidente della IV sezione, Riccardo Virgilio, lo stop all’ordinanza del Tar e il conseguente avallo all’occupazione dei terreni che era stata bloccata dai giudici amministrativi.Il prossimo 29 ottobre i giudici di Palazzo Spada dovranno esaminare il caso in udienza e decidere se accogliere l’appello, lasciando così in piedi il provvedimento di occupazione, o se respingerlo, avallando in tal modo l’operato del Tar che ha bloccato l’iniziativa per la realizzazione di una strada alternativa a Ventotene.
Fonte: H24 Notizie
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Latina/Sezione%201/2013/201300106/Provvedimenti/201300608_01.XML
SENTENZA
Ricorso numero di registro generale 106 del 2013, proposto da Marianna Bosco, Benito Gargiulo e Vincenzo Santomauro contro
comune di Ventotene, nei confronti di
Massimo Zottola, n.c.;
per l’annullamento, previa sospensiva
1 – Della deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 dell’8.8.2012 non notificata, di “Approvazione progetto definitivo e approvazione variante urbanistica ai sensi dell’art. 19 DPR 327/2001 per intervento “Strada alternativa via Calarossano via Parata Grande”;
Primo motivo: il progetto è stato illegittimamente affidato ad un professionista in violazione delle norme che individuano le competenze degli ingegneri e degli architetti, in particolare delle prescrizioni che impediscono a quest’ultimi di progettare opere di urbanizzazione primaria (opere viarie).
Secondo motivo: la comunicazione dell’avvio del procedimentonon è stata consegnata agli interessati, infatti i ricorrenti M. Bosco e B. Gargiulo, certificano solo la spedizione non ricavandosi, dagli avvisi di ricevimento prodotti, alcuna “firma per esteso del ricevente” idonea a certificare la ricezione.
Certo che rispetto a questo punto viene da pensare che il postino di Ventotene è sempre inadempiente nella consegna . Anche per il processo di Sara e Francesca per ben due volte il geometra Romano ha infatti negato di aver ricevuto l’atto a comparire al processo nonostante la sorella fosse a capo dell’ufficio postale dell’isola. In tal modo il processo non è riuscito ad iniziare venendo rimandato di volta in volta. Ora però il postino dell’isola lo ha smascherato affermando di avergli consegnato più volte la notifica del tribunale.Dove sara la verità? E’ la solita bugia dell’isola o è colpa del postino?