Devastata da colate di cemento impastato con acqua di mare, sventrata da strade inutili che le scavano le viscere, Ventotene giace, esausta, quasi fosse un grande cetaceo morto che galleggia supino, gonfiandosi di giorno in giorno di putrefazione.
Quando, inevitabilmente, scoppierà per poi affondare per sempre, purtroppo non porterà con se nessuno degli avidi gabbiani e delle pulci che per anni l’hanno spolpata a morte, fuggiti ahimè su altre carogne.
Solo le patelle e i denti di cane, umili e fedeli ospiti di sempre, ne soffriranno e con lei moriranno.
Fonte: Telefree