Ventotene: l’isola che muore

Fotolia_6604480_XS2-294x300Trasporti in crisi, sciopero dei marittimi, piccole imprese senza prospettive: i giovani se ne vanno, bar e negozi chiudono 3 giorni per contestare l’inerzia del Comune

«I disagi che i ventotenesi sono costretti a sopportare nei mesi invernali sono al limite della sopravvivenza, le luci accese dei commercianti sono sempre di meno, Ventotene non è più un’ isola ma un “villaggio vacanze” che vive dal primo di giugno al 30 di settembre. Poi muore». E’ la nuova denuncia degli imprenditori dell’isola pontina che annunciano tre giorni di chiusura attività commerciali. «I giovani vanno via, rischiamo il deserto anagrafico». Le cause? L’isolamento invernale per le crescenti difficoltà nei trasporti – con problemi anche nell’assistenza sanitaria -, la mancanza di prospettive di sviluppo economico che tiene al palo anche le piccole imprese eco sostenibili fondate da gruppi di giovani isolani.

RISCHIO BLACK OUT – L’ultima emergenza è ancora una volta la crisi dei trasporti come raccontato a dicembre da Corriere.it: negli ultimi giorni, anche i marittimi in forza alla Laziomar – che già avevano denunciato una gestione fallimentare- sono scesi in sciopero per i ritardi nei pagamento degli stipendi. E i guasti registrati nella flotta (il traghetto Tetide e l’aliscafo Monte Gargano, quest’ultimo reduce da un piccolo incendio), uniti alla difficile situazione economica di Laziomar rendono l’inverno ancora più duro a Ventotene. In crisi anche il trasporto merci gestito dalla Snip-Snap, società che a sede a Terracina, che in attesa del contributo della Regione dichiara di avere riserve di carburante sino al prossimo 11 febbraio. Dopodiché per le isole sarà totale black out.

SERRANDE ABBASSATE – Intanto dall’isola di Giulia si annuncia il blocco del commercio: «L’ Aviap, associazione per la valorizzazione delle Isole dell’Arcipelago Ponziano, l’Ascom– Ventotene e l’ associazione degli albergatori, hanno proclamato per i giorni 21-22-23 febbraio 2013, una serrata di tutte le attività commerciali, per richiamare l’attenzione dell’ amministrazione comunale sulla situazione turistica-commerciale, in cui versa l’isola di Ventotene». Gli operatori avevano scritto una lettera durissima quasi un anno fa, che tuttavia non ha avuto gli esiti sperati. «Secondo noi siamo quasi al punto di non ritorno, per questo – scrivono le associazioni – chiediamo al Comune di attivare politiche tali da trattenere sull’isola la popolazione e soprattutto i giovani, e di affrontare con energia il problema trasporti legato alla crisi e alle inefficenze del vettore Laziomar». Una crisi che si protrae ormai da oltre un anno.

L’ISOLA DI VIRZI’ FRANA – Ma i problemi della prossima stagione turistica potrebbero legarsi non solo ai trasporti, bensì alle ben note problematiche di tenuta dell’isola resa famosa al grande pubblico dal film di Virzì «Ferie d’agosto», la cui natura tufacea la rende a rischio. «Chiediamo al Comune – aggiungono – di interessarsi fattivamente del settore turismo-commercio con la messa in sicurezza delle coste isolane, visto che in base al Pai (il Piano di assetto idrogeologico della Regione) il 95% delle stesse è stato dichiarato a rischio, ivi compresa l’unica spiaggia di Calanave, attualmente accessibile».

LITE TRA SINDACI – Il disagio lamentato dalla piccola isola, anziché spingere gli amministratori di tutto l’arcipelago ad una collaborazione per ottenere il meglio a favore di tutti, sta in realtà esasperando gli animi mettendo i sindaci di Ponza e Ventotene l’uno contro l’altro. Piero Vigorelli, nei giorni scorsi, se l’è presa con il collega Geppino Assenso, accusato di opporsi alla modulazione degli orari e di percorsi Formia-Ponza-Ventotene-Formia (durante l’inverno navi e aliscafi servono in un’unica rotta entrambe le isole) per ripartire i disagi e assicurare una migliore continuità territoriale per le due isole pontine. «A tutte queste proposte il sindaco Geppino Assenso ha sempre risposto di no, esprimendo il suo massimo dissenso. Un atteggiamento vergognoso», ha detto Vigorelli.

Fonte: Corriere della Sera, Latina Oggi, Telefree

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