«Il progetto del tunnel è l’ennesimo scempio ambientale nei confronti di un’isola piccolissima che ha già molto sofferto per il grave dissesto ambientale a cui l’hanno portata anni e anni di incuria ed abusivismo selvaggio». Anche il Wwf si mobilita contro il progetto del tunnel lungo 300 metri e largo sei e mezzo dal costo di sei milioni di euro, approvato dal consiglio comunale di Ventotene, che servirà a collegare il porto nuovo con il centro del paese. A denunciare l’arrivo di «tonnellate di nuovo cemento e la distruzione finale di un’isola di appena 1,2 kmq, patrimonio storico e naturalistico di importanza europea» è il presidente del Wwf Lazio, Vanessa Ranieri, che sottolinea: «Sebbene infatti l’isola risulti sulla carta Riserva Naturale Statale, Zona a Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria, su di essa solo una casa su tre risulterebbe accatastata, e moltissime sono le notizie di reati e scempi di tipo ambientale di cui l’associazione si e’ occupata e che ha raccolto in un dossier». Per la Ranieri è «imbarazzante il fatto che il sindaco (che è anche il presidente dell’area protetta) e la sua giunta non siano riusciti a trovare una ricetta alternativa per ridurre il traffico e salvare l’isola e il suo antico porto romano». E aggiunge: «In via alternativa alla realizzazione del tunnel si sarebbero potuti introdurre sistemi di mobilità alternativi come il car-sharing, attraverso l’utilizzo dei pulmini elettrici fatti giungere dalla Regione Lazio già nel 2009, o magari sfruttando la già esistente strada di Cala Rossano e creare un apposito approdo per le merci, intervento peraltro già finanziato dalla Regione per un milione di euro. Gli amministratori locali dovrebbero abbandonare certe scelte selvagge ed essere spinti, per converso, con grande senso di responsabilità, ad adottare politiche di conservazione e tutela che possano garantire alle prossime generazioni di godere di una simile bellezza, invece di autorizzare la realizzazione di progetti assolutamente incompatibili con la unicità naturalistica dell’area». Di qui la richiesta alla Presidente Renata Polverini e all’assessore regionale all’ambiente Mattei di respingere le eventuali istanze per le valutazioni ambientali necessarie per la realizzazione del progetto.
Fonte: La Provincia