Ventotene, la maggioranza si sfalda

A differenza dell’aspetto prettamente metereologico un clima di bufera avvolge da giorni il palazzo municipale di Piazza Castello a Ventotene. Destinatario di una richiesta di rinvio a giudizio da parte del sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo – l’udienza preliminare è in programma tra meno di un mese davanti il Gup del Tribunale di Cassino – il vice-sindaco della seconda isola pontina, Modesto Sportiello, da oltre un anno è il principale bersaglio delle minoranze per essere l’indagato più importante nell’ambito dell’inchiesta bis della Procura della Repubblica di Cassino sulla gestione e sull’esito di alcuni appalti pubblici. Ora Sportiello, affermato imprenditore nella gestione dei pontili turistici, ha aperto un fronte caldissimo all’interno della maggioranza che sostiene da poco meno un anno il sindaco Gerardo Santomauro e l’ha fatto con una lettera che il vice-sindaco ha inviato via whatsapp sui telefonini dei consiglieri comunali di minoranza con questo dichiarato intento: se siete pronti, possiamo raccogliere le firme per far decadere il sindaco che “mi pento di averlo appoggiato alle elezioni”.

Modesto Sportiello
Vicesindaco di Ventotene

Naturalmente la lettera è diventato di dominio pubblico e contiene passaggi velenosissimi e pesanti sul piano penale che, se non dovessero corrispondere alla verità, prefigurerebbero l’ipotesi di reato della calunnia. Sportiello utilizza la seconda persona plurale quando scrive: “Carissimi, oggi ho dovuto sospendere il mio lavoro privato e quello di Vicesindaco per andare dal mio avvocato poiché mi sono accadute cose di tale gravità che necessitano una protezione legale. Ieri, tramite una terza persona, Gerardo e Lino (è Pasquale Bernardo, il capogruppo di maggioranza, ndr) mi hanno fatto oggetto di gravissime accuse che ledono il mio onore di uomo e di amministratore pubblico e siccome oltre alla mia famiglia e agli amici io devo rendere conto anche numerosi concittadini che mi hanno votato e siccome non so a quante altre persone siano state raccontate le stesse infamanti menzogne, sono costretto a raccontare a tutti i fatti accaduti affinché ognuno possa giudicare”.

Gerardo Santomauro, sindaco di Ventotene

Che i rapporti tra Santomauro non siano idilliaci come un tempo la conferma è arrivata da una riunione tenutasi alcuni giorni in Regione sulla gestione estiva dei trasporti marittimi. Non c’era Sportiello, che aveva la delega al ramo, ma un altro consigliere comunale. Il motivo? Modesto Sportiello ha l’incarico di vice-sindaco. Le altre deleghe gli sono state revocate dal sindaco di Ventotene. Le ragioni sarebbero alla base di quanto scrive e accusa Sportiello in questo “pizzino” fatto arrivare appositamente all’opposizione: “Sono stato accusato di aver tramato per assegnare direttamente la gestione del molo est a Marco Fizzotti ed è stato detto che la pesante accusa proveniva da Silvestro (Verde, consigliere comunale di maggioranza) e quindi era attendibile. Immediatamente ho incontrato Silvestro e ho accertato che egli aveva soltanto riferito a Gerardo una vaga chiacchiera da bar che non mi coinvolgeva affatto e, peraltro, rivelatasi immediatamente infondata, poiché era già stata pubblicata la gara sull’albo online del Comune ad evidenza pubblica (un Sindaco presente sul proprio Comune lo avrebbe saputo!). Inoltre Marco Fizzotti – è ufficialmente un autotrasportatore di bagagli a Ventotene – non ha i requisiti richiesti dal bando. Ognuno di voi (quelli in buona fede) può tranquillamente chiedere conferma del fatto a Silvestro”.

La seconda gravissima accusa è un’altra che mette per iscritto Modesto Sportiello: “Io avrei fatto un patto segreto con Claudio Santomauro (noto imprenditore dell’isola) per spartirci gli appalti dei futuri lavori edilizi su Santo Stefano e, a loro dire, di questo patto avrebbero “prove certe”. Per questo motivo io sarei indegno di ricoprire il mio incarico per palese tradimento dei miei elettori e della Giunta e che tali prove possono costituire una notizia di reato tipo turbativa di asta, concussione e corruzione o altro da trasmettere alla Procura della Repubblica”. Da questa considerazione il vice-sindaco Sportiello lancia il guanto di sfida ai vertici dell’amministrazione comunale di cui farebbe ancora parte: “Ora io sfido Gerardo e Lino a tirare fuori queste prove, perché se esse non verranno rese immediatamente pubbliche o se fossero farlocche come la bufala di Silvestro, vorrebbe dire che ci troviamo al cospetto di persone che utilizzano la macchina del fango per colpire e screditare chi non si piega ad accettare ciò che è inaccettabile o forse per preparare la base per sporche manovre sotterranee delle quali tutti da tempo a Ventotene avvertono la puzza. Questa abilità potrebbe anche far scaturire il sospetto che il sistema sia stato utilizzato anche in passato contro avversari politici che hanno pagato caro il contrasto con tali signori”.

E le conclusioni le trae intelligentemente lo stesso vice-sindaco di Ventotene: “Ora i casi sono due, o io sono un farabutto, traditore, colluso e corrotto che utilizza la propria posizione per arricchirsi illecitamente con soldi pubblici. Oppure loro sono due buffoni vigliacchi che lanciano false accuse per intimorire chi non si piega al loro volere. La soluzione di questo enigma è nelle mani di Gerardo e di Lino che a loro dire hanno “prove certe” del mio tradimento e che ora devono renderle pubbliche, affinché tutti possano farsi una opinione sulle persone in gioco.” Il finale è pirotecnico ed costituirebbe un attacco frontale nei confronti del sindaco Gerardo Santomauro, di professione notaio e da anni residente a Benevento: “ Naturalmente nel caso in cui non esistessero le citate prove qualcuno dovrebbe uscire dalla consiliatura e tornarsene al suo paesello e lasciare Ventotene nelle mani dei ventotenesi. Per quanto mi riguarda, dopo averlo visto in azione per un anno (da 400 chilometri), mi pento di averlo appoggiato alle elezioni”. Se fosse uno western all’italiana, mancherebbe solo la colonna sonora del premio Oscar alla carriera Ennio Morricone.

Raffaele Sanzo, capo dell’opposizione

E i consiglieri di opposizione di “Ventotene Vive” con un movimentato fuoco di fila hanno chiesto le dimissioni del vice-sindaco Sportiello che, a causa dell’assenza del primo cittadino Santomauro, presiedeva proprio l’assemblea. Il punto non figurava all’ordine del giorno, l’opposizione sapeva che avrebbe potuto esternare le proprie perplessità sul nuovo corso del sindaco Santomauro soltanto con la ratifica della deliberazione di Giunta Comunale numero 46 del 7 ottobre scorso che prevedeva una variazione d’urgenza del bilancio previsionale 2017-2019 e la costituzione di una nuova posta in bilancio di 9000 euro per sostenere l’iniziativa denominata “La Scuola d’Europa” del giornalista europeista Roberto Sommella. In effetti la Giunta aveva prelevato 7.554 euro dal capitolo 11009, per l’efficientamento dell’attività amministrativa e organizzativa – in cui erano stati destinati i fondi a cui il Sindaco aveva rinunciato per il suo stipendio – e 1.446 euro dal capitolo 180103 destinato alla manutenzione delle strade di Ventotene. Aperta la discussione, il gruppo di “Ventotene Vive” ha avanzato la richiesta di dimissioni anche per il sindaco Santomauro e per l’altro neo assessore, il formiano Francesco Carta, ma nel mirino soprattutto dei consiglieri Umberto Assenso e Pietro Pennacchio (era assente perché convalescente l’ex candidato a sindaco Raffaele Sanzo) è stato soprattutto l’imprenditore e vice-sindaco Sportiello Nei suoi riguardi una raffica di accuse perché impossibilitato ormai – ha tuonato la minoranza – a svolgere il suo ruolo per un’ormai acclarata incompatibilità che si è venuta a creare nei confronti del comune che in ordine alla seconda inchiesta della Procura di Cassino sulla gestione negoziata degli appalti – gli ultimi finiti sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti risalgono al novembre-dicembre 2012 quando Sportiello era all’opposizione – è parte lesa.

“Ventotene Vive” ha chiesto le dimissioni del vice-sindaco dell’isola per aver creato “un sistema di potere e di relazioni con associazioni e persone esterne all’amministrazione comunale e alla vita dell’isola, finalizzato ad ottenere vantaggi politici e in alcuni casi personali, una situazione – si legge nella richiesta di dimissioni – che si protratta con l’elezione del neo sindaco Santomauro con l’adozione di delibere di giunta, apparentemente disgiunte, per creare un percorso virtuoso teso a favorire relazioni e premiare chi lo ha sostenuto ( persone, associazioni e società) nella campagna elettorale vinta dalla lista “Buonaonda”. Accuse pesantissime come un macigno che hanno convinto il gruppo d’opposizione al comune di Ventotene a chiedere subito un incontro urgente al neo Prefetto di Latina, la dottoressa Maria Rosa Trio. Ma sarebbero tanti – secondo l’opposizione – i conflitti di interesse che richiederebbero l’intervento, oltre che della Procura, anche della Prefettura di Latina. La Giunta comunale di Ventotene ha conferito la cittadinanza onoraria a Roberto Sommella, responsabile della direzione Relazioni Esterne delle Rapporti Istituzionali dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato presidente dell’Associazione “La Nuova Europa” ma anche firmatario di una convenzione con l’associazione “Per l’Europa” di Ventotene di cui il sindaco Gerardo Santomauro è socio fondatore e segretario. Lo stesso primo cittadino ha delegato Raffella Rizzo, moglie di Roberto Sommella, alla cura delle attività relative al settore “coordinamento scientifico e organizzativo della Scuola d’Europa” promossa dall’associazione “La Nuova Europa” di cui è Vice Presidente. La Giunta municipale dell’isola, presenti Gerardo Santomauro e Modesto Sportiello, ha affidato all’avvocato Renato Ciamarra la difesa del Comune di Ventotene nelle varie cause contro Acqualatina pur sapendo che lo stesso Ciamarra è lo stesso legale di Modesto Sportiello in diversi procedimenti, compresa la richiesta di rinvio a giudizio, relativa a reati in cui il Comune di Ventotene è parte lesa, avviata fin dal 22 maggio dalla Procura della repubblica di Cassino”.

“Il Sindaco Gearardo Santomauro – ha aggiunto l’opposizione di “VentotenVive” – ha sponsorizzato l’associazione “FormaEuropa” per un Corso di formazione in collaborazione con l’Università di Cassino e altri Enti su “Giurisprudenza delle Corti Europee e Ordinamento Nazionale” tenuto a Ventotene, dal 25 al 29 settembre scorso. L’associazione “FormaEuropa”, di cui è socio l’Avvocato Renato Ciamarra e che ha sede a Ventotene in Via Cala Rossano 5, presso la Casa Vacanza Calarossano, di proprietà della famiglia del Sindaco, ha previsto per questa manifestazione un costo di partecipazione di 450 euro, comprensivo – oltre alla partecipazione alle lezioni – dell’ospitalità in mezza pensione presso l’Hotel Isola Bella di Ventotene di proprietà del fratello del Sindaco in carica. Quest’ultimo ha anche delegato rispettivamente Renato De Gregorio alla cura alle attività del “Progetto Europa” e Maria Ausilia Mancini alla cura delle attività di Comunicazione per il Comune di Ventotene. I due delegati rappresentano gli interessi della società Impresa Insieme e dell’istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento e hanno collaborato alla organizzazione del Laboratorio Civico per Ventotene a sostegno della Campagna elettorale del Sindaco eletto lo scorso giugno. Nel mirino della minoranza la proposta, presentata in Giunta lo scorso 2 novembre dal Sindaco, per un diverso e nuovo Regolamento del funzionamento dell’esecutivo in cui si prevede all’articolo 3 la possibilità di tenere le sedute di Giunta fuori del territorio di Ventotene anche in audio e audiovideo conferenza. Questo scelta, al di là dell’apprezzamento per l’innovazione tecnologica, è la dichiarazione pubblica del Sindaco – ha tuonato il consigliere Assenso – che l’isola potrà essere governata senza stare a Ventotene, oltre a utilizzare enti e persone esterne all’isola per decidere il nostro futuro.”

Durissimo il commento politico dell’ex candidato a sindaco Sanzo:” Abbiamo chiesto le dimissioni di Santomauro, Sportiello e Carta non solo per avere gestito il Comune contro gli interessi dei cittadini ma per avere utilizzato le loro funzioni pubbliche per offrire il nostro patrimonio storico e culturale, soprattutto il valore simbolico del messaggio di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, come merce di scambio con personaggi che sono atterrati sulla nostra isola solo in cerca di notorietà e per soddisfare i propri interessi.”

Fonte: Temeporeale.info

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