Era illegittimo l’uso di diversi posti barca, vicino il porto romano di Ventotene. Sulla carta erano destinati alle attività sportive ed al tempo libero, ma, grazie ad una serie di accertamenti, la guardia costiera dell’isola, in sinergia con personale di polizia giudiziaria della capitaneria di porto di Gaeta, ha scoperto che in realtà erano usati da due attività imprenditoriali ad opera di due residenti. Dagli stalli traevano un discreto guadagno. Fino a ieri, quando i militari del comandante del compartimento marittimo Alberto Meoli hanno apposto i sigilli ad uno specchio acqueo di circa 200 metri quadrati in cui erano ormeggiate 28 tra barche a motoscafi. L’operazione, effettuata su delega della procura di Cassino, nasce da un corposo fascicolo aperto già da tempo dall’autorità giudiziaria. Oltre al sequestro A. L. e M. S. risultano indagati per occupazione abusiva ed intralcio alla navigazione. Sotto chiave, per ora, anche le barche che erano all’interno.
Fonte: Il Messaggero