Elezioni amare a Ventotene

Lo staff di VentoteneNews ha ricevuto un lungo commento riguardante la situazione politica, sociale e ambientale dell’Isola che abbiamo deciso di riprodurre come post. 

Fotolia_6604480_XS2-294x300Partendo dal presupposto che a Ventotene il più pulito ha la rogna, concordo con quanto rappresentato dal Sig. Jerome che, vale la pena specificarlo, non conosco e neanche ho capito chi sia.

Fatta questa premessa ritengo che sia molto più utile far riferimento a fatti concreti, piuttosto che perdersi in dotte citazioni che giusto 2 o 3 lettori di tale sito possono comprendere.

E’ noto, infatti, come quasi tutti i rappresentanti dei cittadini presenti nell’attuale consiglio Comunale di Ventotene sono, a vario titolo, condannati, imputati ed indagati per una così rilevante quantità di reati che in Cassazione, prima o poi, faranno una sezione solo per loro.
Nè, tuttavia, possiamo augurarci un cambiamento nell’immediato futuro visti i nomi dei prossimi candidati nelle due liste elettorali, nomi e cognomi che, quando non sono direttamente indice di malaffare, rappresentano comunque la continuità con la politica sporca e distruttiva inaugurata dalla buonanima del primo podestà dell’isola.
Ciò posto, evitando qualsiasi unitile e sterile accanimento nei confronti del povero dott. Coraggio ( che rappresenta la continuità vestita alla moda), mi pare giusto evidenziare come dietro ogni elezione e, dunque, ogni scelta elettorale del singolo ventotenese ( che a mio avviso, vista la mistura di segue fatta dai Borboni con il loro esperimento illuministico, trattasi di PESSIMA RAZZA) ci siano le indicazioni date dai soliti 4 soggetti esponenti ognuno delle solite famiglie “altolocate” di Ventotene.
E’ chiaro, come il sole di agosto, che i nomi dei proconsoli delle 4 famiglie sono noti a tutti.
Ed è altresì chiaro che se il proconsole X ( pur non essendo statista di fama mondiale) dice a Caio (“libero” cittadino ventotenese): ” devi votare Tizio” ( ovviamente con scheda segnalata perché fidarsi è bene non fidarsi è meglio), il fido elettore esegue non solo per le doti politiche del proconsole ma, sopratutto, perché NE HA TRATTO, NE TRAE E NE TRARRÀ BENEFICIO.E questo beneficio illuminerà non solo il “libero” cittadino/ fido elettore, ma anche il di lui figlio/a, nipote, genero, nuora e giù via fino al VI grado di parentela perché si sa il ventotenese è di cuore.

E’ ovvio poi che il do ut des del voto di scambio descritto nel post precedente non fà del rampollo un grande statista, nè del ventotenese un onesto e serio cittadino, anzi innesca una spirale talmente vorticosa che i figli dei figli dei figli tra 100 anni staranno ancora lì a dare qualcosa in cambio di ciò che gli è stato dato.
Se, dunque, le cose nell’isoletta non vanno bene non è perchè gli amministratori sono corrotti, ma soprattutto perchè i VENTOTENESI sono abili CORRUTTORI.
Ora, è sotto gli occhi di tutti che nell’isoletta ci sono magari più case che cristiani, ed è altresì sotto gli occhi di tutti che molte attività commerciali hanno gli stessi titoli di legalità ( inteso come licenze, autorizzazioni ecc..) dell’ISIs.
In alcune città italiane c’è la tradizione di piantare un albero ogni nuova nascita, a Ventotene fanno di meglio, fanno una stanza abusiva ogni nuovo nato così che il famoso “casariello del porco” , nell’arco di una ventina di anni diventa un bell’albergo, o magari il ristorante diventa pure B&B ecc..
SE avessero dato ad un ventotenese il progetto della nuvola di Fuksas ( centro congressi), quella che stanno tentando di realizzare all’ Eur da almeno 7 anni, ora avrebbero la struttura bella e fatta ed altrettante variazioni su tema, il tutto in meno di 7 anni.
Questi sono solo piccoli esempi di quello che succede nell’isola dove per far pettegolezzo pure i muri hanno occhi e orecchi, quando invece si tratta di denunciare il malaffare nessuno vede o sente, come nella migliore tradizione mafiosa.
Nessuno vede la casa fittata a nero, nessuno vede lo schifo degli ormeggi del porto (nuovo e vecchio), nessuno vede lo schifo degli ombrelloni e lettini affittati in ogni centimetro di spiaggia ( neanche se il palo gli finisce dove non batte il sole), nessuno vede i locali che nascono come associazioni e diventano bar ristoranti ecc.., nessuno vede i centimetri di suolo pubblico concesso che diventano metri cubi dalla sera alla mattina.
Io mi chiedo ma che caxxo vi devono raccontare i vari candidati per farsi dare il voto?
Vi parlano di un programma politico, di idee per amministrare l’isola o vengono semplicente a dirvi NON VEDO,?
Secondo me la risposta giusta è la seconda, lo era per le elezioni di 10 anni fa lo è, a maggior ragione visto il livello di schifo toccato, per quelle di ora.
Nel consiglio comunale di ventotene ci puoi mettere il vecchi o il giovane, il contadino o il laureato, il ristoratore o il libero professionista, non cambierà mai nulla perchè i ventotenesi avvevano ed hanno TROPPA FAME DI DENARO.
Mi auguro solo che finisca presto lo scempio che gli isolani compiono quotidianamente di quella che era una delle più belle isole del mediterraneo.

Firmato: Nemesi78

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2 risposte a Elezioni amare a Ventotene

  1. Vincenzo scrive:

    L’astuzia del vecchio politico
    /it-it.facebook.com/notes/polizia-penitenziaria/santo-stefano-lex-carcere-di-ventotene-in-cerca-di-finanziamenti/113649505274

    Assenso approfitta della visita informale per consegnare a Cusani una cartellina con nuove richieste di aiuto economico alla Provincia. La più grande sfida del sindaco è tentare di convincere i suoi giovani concittadini a non scappare dall”isola. «Fare del carcere una struttura di livello mondiale sarebbe fantastico, ma intanto – dice picchiettando con l”indice sui fogli – ci sarebbero queste due cosine per tirare a campare».

  2. Vincenzo scrive:

    Se le cose nell’isoletta non vanno bene non è perchè gli amministratori sono corrotti, ma soprattutto perchè i VENTOTENESI sono abili CORRUTTORI.

    http://www.h24notizie.com/

    Ventotene, concessioni demaniali ai pontili: due rinviati a giudizio
    di Clemente Pistilli
    Un sistema facile, troppo facile, ma soprattutto illegale quello sulle concessioni per i pontili a Ventotene. Ne è convinto il pm Giuseppe Miliano e, con le accuse di abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio, Pasquale Romano e l’architetto Luigi Cirillo, rispettivamente responsabili dell’ufficio comunale dei lavori pubblici e dell’urbanistica e del demanio, sono stati rinviati a giudizio.

    Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, ha disposto per i due, difesi dall’avvocato Luca Scipione, un processo. E la prima udienza è fissata per il 22 luglio. Secondo il pubblico ministero, gli imputati, tra il 2011 e il 2012, avrebbero rilasciato 15 concessioni demaniali, per installare i pontili, senza bandire gare pubbliche.

    RICHIESTA DI PRECISAZIONE, ore 19.38:

    Ci scrivono dal Comune di Ventotene Pasquale Romano e Luigi Cirillo affermando che “Contrariamente a quanto affermato nell’articolo a firma di Clemente Pistilli, nessun pontile è stato concesso e nessun pontile è stato realizzato e posto in opera a seguito degli atti posti in essere dai funzionari comunali.

    Sono state rilasciate autorizzazioni temporanee della durata massima di 30 giorni che si ritengono legittime in quanto ubicate in specchio acqueo già destinato a ormeggio barche per residenti con Ordinanza della Capitaneria di Porto di Gaeta. Tali autorizzazioni temporanee hanno permesso ai ragazzi di Ventotene di poter esercitare l’attività di barcaioli e portare turisti a fare il giro dell’isola”.

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