Acqualatina: chi ci guadagna?

20130712-234154.jpg“Ormai alle strette la società che gestisce il sistema idrico integrato nell’ATO4 in piena crisi economica e commissariata dalle banche, ricorre ancora una volta ad un salvagente pubblico. Questa volta è la Regione Lazio targata PD e SEL – che in attesa delle nomine politiche che andrebbero a cambiare, in seguito al ribaltone delle ultime elezioni provinciali farsa (il diritto di voto ricordiamo è stato calpestato e solo così si sono potuti auto eleggere i politici pontini), anche i vertici di Acqualatina che passerebbero dalla premiata ditta UDC – PDL ai neo signorotti di PD e NCD – a regalare ben 17,800 milioni di euro alla società al 49% di proprietà della multinazionale francese Veolià, per sostenere le spese di costruzione di impianti di dissalazione che la società invece aveva previsto fin dal 2004 nel suo piano di investimento.

Dagli accordi presi con la regione Lazio infatti (c’era ancora Storace governatore) il dissalatore di Ventotene sarebbe dovuto entrare in funzione nel giugno del 2006, quello di Ponza nel dicembre successivo.

Non ci è dato sapere quale sia stata la ragione, forse la mala gestione del servizio idrico integrato fatta di investimenti sbagliati e mutui di milioni di euro aperti con la DEPFKA Bank, forse i mancati introiti dei molti cittadini della provincia che per via legale hanno contestato, vincendo le cause, diversi pagamenti da effettuare ad Acqualatina, sta di fatto che i due dissalatori, che secondo il piano investimenti dovevano costare 9 milioni in totale, non sono mai stati realizzati. In tutto questo tempo i cittadini pontini però hanno continuato a pagare le bollette nelle quali compariva paradossalmente come spesso succede quando si ha a che fare con Acqualatina, la voce dell’investimento per i dissalatori. Oltre il danno per le tasche degli utenti anche la beffa infatti in questi anni la regione Lazio per garantire l’acqua alle due isole ha dovuto sborsare ben 7 milioni l’anno pagati sempre ad un privato la VETOR che con le sue navi ha assicurato il rifornimento e il trasporto dal porto di Napoli fino alle isole pontine.

Il comitato Spontaneo di Lotta contro Acqualatina di Gaeta pertanto continua a combattere contro questo vero e proprio sistema fatto di interessi privati e larghe intese che li appoggiano, invitando ancora una volta la popolazione a fare altrettanto denunciando disservizi e soprusi, e ricordando che per ogni assistenza tecnica e lagale lo sportello del comitato di Gaeta è aperto ogni Giovedì dalle 17 alle 19 in via Indipendenza 262.

Fonte: H24 Notizie

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2 risposte a Acqualatina: chi ci guadagna?

  1. tciakk scrive:

    l’acqua e un bene prezioso ! sull’isola cmq votate sempre regeppo e la sua band di incapaci e maggiordomi,e le soprese per voi isolani non finiranno mai!nulla funziona sull’isola disservizi a non finire incominciando dalla scuola. collegamenti,sanita’,occupazione,servizi vari. votate votate alla prossima elezione sempre regepposso e una garanzia per il futuro isolano!

  2. Mariacivita scrive:

    Nel non molto lontano 9 dicembre 2012 , su questo blog è stata fatta denuncia sempre per l’acqua :L’osceno scandalo dell’acqua delle Pontine.
    Ricordo anche:
    m.5stelle-PER LA VITTORIA FINALE says:
    12 dicembre 2012 at 15:44
    appena dopo le elezioni faremo fare ai nostri capigruppo in parlamento un interpellanza parlamentare sull’acqua alle isole pontine, e sui trasporti ed altro ancora, PERCIO PIU’ FORTI SAREMO E PIU’ INCISIVI SAREMO A COLPIRE I LORO INTERESSI!!!!!

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