Ci hai lasciato tanto, tantissimo… Grazie Vincenzo
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@Nicoletta lo so bene che quello che ho scritto non è vero, proprio per questo ho immaginato che Vincenzo avesse scritto una storia diversa e bella per Ventotene.
Magari , ma ahimè la storia è proprio triste.
A proposito, ti correggo, il Dio deve avere in gloria Vincenzo e la sig. Iolanda Bosco.
@Mariacivita…. hai scritto un mare di … bazzecole! evidentemente non vai a Ventotene dal 1.700!!!
Ovviamente massimo rispetto per il signor Vincenzo e per la signora Candida, che Dio li abbia in gloria.
brava candita hai fatto bene a ricordare la sig. IOLANDA a memoria di noi ventotenesi che non hanno nessun rispetto e ricordo per i propri paesani incominciand da re’ geppo che nn a cuore l’isola e gli isolani
Ciao Iolanda , domenica 4 agosto ci ha lasciato Bosco Iolanda.
Era nata a Ventotene il 27/02/1923, da Bosco Giuseppe fu Nicola e Mascheri Maria Candida.
Abitavano fino al 1936 giù al Cala Rossano, data in cui furono costretti ad emigrare.
Gli ultimi giorni è tornata spesso col pensiero sulla sua isola, perchè anche se il tempo scorre inesorabilmente non potrà mai cancellare la tue radici.
Si è spenta col ricordo del suo mare , della “paratella ” dove lei correva a vedere gli uccelli migratori.
Vincenzo ha riscritto una storia bella per Ventotene :
é l’isola delle donne, fin dai tempi remoti tutte le donne che hanno vissuto a Ventotene sono state rispettate e amate, la stessa patrona Santa Candida è stata libera di professare la sua religione senza torture ed è arrivata sull’isola trasportata da una bellissima barca a vela.
E’ rimasta un’isola incontaminata, le sue bellezze naturali sono preservate, grazie all’amore di quanti hanno governato da sempre, soprattutto la famiglia Assenso.
Tutti mettono al primo posto la difesa del suolo, del mare e dell’ambiente.
La piccola comunità festeggia per ogni albero che viene piantato, tutti fanno attenzione che non si commettano abusi edilizi.
E’ bandito l’uso del cemento per evitare crolli alle falesie.
E’ proprio l’isola che non c’è.