Entro settembre, probabilmente dopo la festa patronale di Santa Candida, il sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, detto Geppino, darà le dimissioni.
Giunto quasi alla fine del suo secondo mandato, eletto con il 77% dei voti, Re Geppino lascia una montagna di macerie su quello che, fino a dieci anni fa, era un paradiso terrestre.
In questi anni è riuscito, con una parabola ascendente ed inesorabile, ad annullare sull’isola ogni forma di legalità e giustizia, ad inondarla di cemento abusivo, a sfasciarne il già lasso tessuto sociale, a permettere l’infiltrarsi del cancro della camorra.
Sembrava partito bene Geppino, i primi anni aveva una giunta forte, era riuscito a mantenere la fitta rete di rapporti istituzionali importanti costruita dal compianto predecessore Beniamino Verde e sopravvissuta alla parentesi Biondo. Ventotene era vista da tutti come un’oasi, dove anche i sogni, come quelli di una buona politica, potevano avverarsi.
Poi però è subentrata la vera anima dell’uomo, la sua grettezza, la sua inadeguatezza e impreparazione.
E così uno dopo l’altro tutti i sogni si sono infranti contro il muro dell’ignoranza e del tornaconto personale. Il progetto di isola a zero impatto energetico, il rilancio dell’area protetta, il sistema museale, il polo congressi, le politiche sociali, le fogne, gli impianti sportivi, la raccolta differenziata dei rifiuti, la banda larga di internet, il presidio sanitario… sono solo esempi di interventi falliti impietosamente, uno dopo l’altro, con enorme spreco di denaro ed energie.
E proprio il denaro deve essere stata la molla che, a un certo punto, ha fatto gettare la maschera ad Assenso.
Verso la fine del decennio scorso, forte del cambiamento politico in Provincia e Regione, Geppino ha deciso di rompere gli indugi e gettarsi a capofitto anche lui nella grande abbuffata dei finanziamenti pubblici. A Ventotene in quegli anni sono transitati milioni e milioni di euro, tutti rigorosamente pubblici, e tutti investiti in opere di cui nessuno ha mai visto la fine (o anche solo l’inizio). E da fuori nessuno che sembrava chiederne conto. Ciò, ovviamente, ha attirato gli appetiti rapaci di un buon numero di spennati avvoltoi locali che per anni hanno creato, e mangiato, alla corte del sire.
Nell’aprile 2010 però questo granitico impero subisce un duro colpo. Crolla un pezzo dell’isola e uccide due turiste. “Tragica fatalità” si affretta a dire il sindaco, “dolo e incuria” accusa la magistratura che lo rinvia a giudizio per omicidio insieme ad una parte dei suoi vassalli.
Da quel giorno uno dopo l’altro le sue coperture, i suoi contatti, le sue ‘certezze’ incominciano a vacillare. Geppino rimane da solo, non ha più modo di confrontarsi con nessuno di fuori, tutti lo evitano. La sua giunta perde un pezzo dopo l’altro, falcidiata da scandali (il vicesindaco abitava un alloggio popolare senza titoli) e malumori. Nel frattempo i tempi sono cambiati, i cellulari ed internet accendono un faro sull’isola che permette, a tutti, di cogliere anche la più piccola delle vicende isolane. E così, in balia solo della sua cupidigia e degli sciagurati consigli di quei pochi che restano della sua corte dei miracoli, il primo cittadino esplode in tutta la sua piccolezza degna del famigerato genitore, anch’egli sindaco, sbeffeggiato per sempre da Alberto Jacometti come “…furbo, manierato, senza scrupoli, ora umile come un mendicante, ora brutale come un re. Tutta la sua filosofia deve tener in questa frase: o lo fo fesso o mi fa fesso, e per non correre il rischio di essere “fatto fesso” fa fessi tutti…” Sono gli anni del pazzesco progetto del tunnel sotto l’isola: l’ultima follia dell’imperatore…
Ora però Geppino è stanco, esaurito, svuotato.
A stento gli rimane uno straccio di inutile vicesindaco e tutti i suoi sodali, ben pasciuti di appalti e impieghi a stipendio fisso, non lo coprono più. Ogni giorno su internet, tv e giornali la sua isola viene additata ad esempio di scempio e malaffare, la magistratura indaga, i turisti se ne vanno e le navi non arrivano più. Anche i suoi amati concittadini, l’ultimo motivo per resistere, lo stanno abbandonando (visto che non è più possibile spremerne nulla).
Ecco perché al più presto Geppino Assenso si dimetterà, sperando ardentemente di essere dimenticato nel più breve tempo possibile come colui che ha ucciso per sempre Ventotene.
Fonte: Telefree
sta’ arrivando anche la tua ora….il processo si avvicina E NOI SIAMO SEMPRE PIU’ FORTI!!!!!!!!! HA HA HA
e che dire poi della tornata in carica come vice sindaco il sig verde…ridicoli.passata chissà come la bufera delle case popolari come avrà fatto visto che lui percepisce reddito in parte di un ristorante e poi è proprietario di altro ristorante in calanave. ma la gdf non controlla i falsi redditi..e poi udite udite sembrerebbe che sia anche lui l’assessore alla cultura…lui che non sa nemmeno coniugare un verbo!!!!!!!!!!!!!!!!
attenzione!!! LA POLVERINI SI E’ APPENA DIMESSA ORA TOCCHERA’ A RE’ SEGAOSSO?(ora come fara’ re’ gepposso senza le ricche percentuali sui lavori publici, da oggi diventa tutto piu’ diff. per lui anche perche oggi si e’ aperto il processo a suo carico, che speriamo lo porti in carcere
E’ troppo comodo andarsene dopo aver fatto tanti disastri, sarebbe ora che chi sbaglia paghi, non e’ piu’ tollerabile che si buttino nel cesso tanti soldi pubblici sperperati cosi allegramente, i cittadini non devono piu’ subire, ne pagare per delle scelte scellerate e disastri fatti da altri……..
E poi non dimentichiamo le due fanciulle morte !!!!!!!!!!!!!!!
Ricordiamo cosa aveva detto per difendersi: la colpa è dei professori che non dovevano portare in spiaggia gli alunni.
Giustizia!!!!!!!!!!!!!!!
oggi RE’ GEPPOSSO era contento a l’uscita della santa…ha offerto anche un bel rifresco alle autorita’ li’ presenti per arruffianarsi un po’di benevolenza da parte degli sheriff.. bnrcit BNRCIT S.CA’!!!
Sono pienamente d’accordo con Giorgio, ci vuole una persona Super parters, ma chi c’è?? a Ponza hanno trovato Vigorelli, che almeno fino ad adesso, sta facendo degnamente il suo lavoro, andando anche contro i molti interessi dei Ponzesi, ma per Ventotene chi può candidarsi?? Chi non ha interessi a Ventotene? Chi ha l’alberghetto e continua imperterrito a comprare, chi ha il lavoro al comune grazie al re, addirittura mariti e moglie sistemati nelle belle stanze del comune. Quindi se l’imperatore si ricandida aspettiamoci che venga di nuovo eletto con il benestare di quei Ventotenesi che adesso si lamentano e criticano la giunta comunale! perchè alla fine anche loro riceveranno il contentino. CHi un posto di lavoro, chi un ampliamento di un appartamento, ecc ecc. E saranno le famiglie che danno più voti ad avere più agevolazioni, statene certi!!! adesso ci sono anche le famiglie degli stranieri che lavorano a ventotene, quanti voti?? se ci fate case tutti gli stranieri che lavorano a ventotene sono tutti sistemati E DOVE SONO SISTEMATI????’ in quale aziende? Il problema non è il re, secondo me il vero problema che se si continua così ventotene morirà nel giro di pochissimi anni, il male governo di un isola così piccola non porta vantaggi a nessuno, prima o poi il turismo non viene più, e ventotene vive solo sul turismo, una volta a ventotene si lavorava da giugno fino alla fine di settembre adesso se si lavora ad agosto è grasso che cola.
L’immondizia ti accoglie al porto! si ci scanna giù al porto per la banchina, la spiaggia ormai è diventata privata, grazie alle concessioni date dalla giunta comunale, i prezzi degli alimentari sono alle stelle anche se i due negozi di ventotene sono di due note catene nazionali,( sono due o tre volte i prezzi che si pagano nei supermercati sulla terra ferma )ma nessuno dice niente, i collegamenti sono indecenti, nemmeno nel terzo mondo ci sono collegamenti simili, ma nessuno ha indagato perchè dopo nemmeno due anni la LAZIO MARE è a rischio fallimento, quando costano al comune noleggiare i mezzi della Snav, basta fare due calcoli e si arriva a cifre enormi senza ricevere nessun servizio e pensare che un biglietto dell’aliscafo costa 20 euro.!!
Chi si candida alla prossima tornata elettorale deve avere un programma ben definito che va incontro alle esigenze dei ventotenesi, per cercare di costruire sulle macerie che ha fatto l’attuale giunta comunale, una nuova ventotene lontana dal clientelismo e dal ” tu dai a me e io do a te” .
Quindi i giovani e chi ha belle idee per cambiare Ventotene si faccia avanti , sperando che l’imperatore e il suo enorme seguito di maggiordomi, cortigiani, ruffiani ecc, ecc scompaia per sempre dalla scena ventotenese.
il problema al di la’ di Geppino e trovare una persona SUPER PARTES che non guardi in faccia nessuno e pensi solo al bene dell’isola….ma tra i cittadini ventotenesi non si potra’ mai trovare una persona del genere! Se si pensa che alle ultime elezioni si è dovuta creare una lista in fretta e furia perche’ se no avevamo solo la candidatura del RE….bla,bla,bla,bla. Tutti bravi a parlare ma perche’ invece di sparare a zero contro chiunque voi cittadini non cercate di essere meno ” distruttivi ” e piu’ ” propositivi ” ?. Anziche’ fare risaltare l’errore date spazio ad una soluzione al problema stesso.Perche’ senza un progetto , senza un ” costrutto ” le parole fanno solo fumo…..e fin qui ne siamo sommersi ( di fumo e schifezze ) e l’aria è diventata oramai irresparabile.
solo parole purtroppo……
nessuno farà cadere il re dal trono perchè tutti hanno ancora qualcosa da chiedere… chi deve elemosinare un posto di lavoro, chi una concessione, chi deve aumentare la copertura della casa abusiva realizzata in zone a rischio…. Capite bene che è il nostro è un paese di corrotti e dove le forze dell’ordine scendono a patti con chi governa, non fanno distinzione ne quelli con la divisa grigia, ne quelli con la divisa nera e nemmeno quelli con la divisa bianca scherzano. Tutti, ma proprio tutti hanno un prezzo!!
Non ci credo! Significherebbe ammettere l’esistenza di un barlume di decenza e il riconoscimento oggettivo della situazione: impossibile!
Solitamente i re non abdicano, ma cadono solo se il loro trono viene rivoltato dal popolo, e conoscendo i Ventotenesi capite bene quanto l’ipotesi suoni ridicola.
Forse le forze dell’ordine riuscirebbero nell’impresa, ma visti i precedenti (ovvero l’ASSENZA di precedenti)…
Non ci resta che sperare nel governo Monti, che tra poco cancellerà per sempre questo piccolo e parassita Comune accorpandolo a quello di Ponza e Formia.
SAREBBE TROPPO BELLO X ESSERE VERO!!! MIRACOLO DI SANTA CANDITA… DOPO … SENZA RE’ GEPPOSSO!
Una domanda sorge spontanea!!
ma il maggiordomo, i vassalli, i cavalieri, i beneficiari del malaffare, chi si è arricchito con il sovrano, chi è stato servitore fedele e ha ricevuto benefici ecc ecc anche loro lasciano.? o semplicemente si riciclano e sono pronti a cambiare casacca?? e ventotene come disse Tommaso di Lampedusa ” Bisogna che tutto cambi perchè tutto resti uguale” Con l’imperatore devono sparire dalla scena politica di ventotene anche tutti quelli che hanno fatto parte della sua corte, compresi parenti e amici. Una classe politica che in dieci anni ha ucciso per sempre Ventotene non può, anche se sotto un altra casacca continuare a “governare” . In dieci anni hanno governato solo per i propri interessi. e non vorrei come disse
Winston Churchill:
Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti…?
…il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti