La nave va? Ponza vs Ventotene

Il tavolo istituzionale premia solo le istanze dei cittadini di Ventotene

L’appello era stato lanciato dal commissario prefettizio Agata Iadicicco già il 23 marzo, scorso, in previsione di quelle che sarebbero state le proposte intervenute al tavolo delle trattative con la Laziomar con l’assessore alla mobilità ed ai trasporti Francesco Lollobrigida.
Ma quelle proposte, vagliate con attenzione dal commissario di governo, che per mesi e lunghissimi giorni si è trovata a convivere le difficoltà dei cittadini di Ponza, sembrano essere cadute nel vuoto. E dopo le esternazioni in positivo, che davano una chiave di lettura parziale di quello che ancora oggi non è un atto formalmente redatto dai proponenti, gli abitanti dell’isola di Ponza si sentono ancora una volta soggiogati e beffati.
«Non abbiamo alcun dato su cui ragionare dichiara Emilio Aprea rappresentante della Pro-Loco e della Federconsumatori di Ponza – ci tolgono una corsa del traghetto perchè non intendono mantenere in essere la cosiddetta «triangolazione», in sintesi, fanno un piacere a Ventotene e danneggiano Ponza. Avere un traghetto in rada ha un senso specifico per gli isolani, che non vivono il mare solo quando c’è la bella stagione, ma 365 giorni l’anno. Questa proposta non ci convince e non siamo affatto concordi con le decisioni assunte».
Ed infatti più che aria di resa da parte delle rappresentanze associative locali, l’aria che tira è quella di battaglia. Forse presi sottogamba in una fase in cui la politica è attenta a sedare i clamori al fine di tornare governare ciò che rischia di tracimare dinanzi alle infinite difficoltà quotidiane.
«Alla fine sono saltati fuori anche 150.000,00 euro per mettere un ascensore sul “Quirino” – afferma con disappunto Aprea – ci sentiamo presi in giro, perchè per esserre cittadini della Repubblica abbiamo dovuto firmare un esposto alla Procura di Latina, chiedere che venisse avviata un’indagine al fine di comprendere come vengano gestiti i servizi per cui la Laziomar incassa ogni anno 10 milioni di euro».
«E’ stato un colpo basso dichiara l’ex vice sindaco di Ponza Peppe Tricoli – in questo momento non abbiamo un’amministrazione e questa decisione non può essere rinviata al sei maggio, perchè se nel frattempo decideranno di cambiare gli orari delle corse, lo faranno in modo unilaterale, senza il nostro accordo, e soprattutto senza aver tenuto conto di quanto ha espresso alla Laziomar il commissario prefettizio con la lettera del 23 marzo, dove la Iadicicco sottolinea come le istanze di miglioramento del servizio di trasporto pubblico provengono dai cittadini e dalle rappresentanze delle categorie professionali».
Ed infatti la Iadicicco con la sua nota aveva sottolineato la Quirino non disponesse di un ascensore e come la stessa motonave non potesse trasportare il combustibile necessario alla sopravvivenza dell’isola. E come la garanzia della piena autonomia delle due isole fosse da realizzarsi in consonanza con le aspettative delle popolazioni, prima della sottoscrizione del “contratto di servizio” con la Laziomar.

Fonte: Latina Oggi

Questa voce è stata pubblicata in Cronaca, Politica e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.