Oggi nuovo capitolo della debacle dei collegamenti marittimi con le isole. Aliscafi fermi nei porti di Ponza e Formia, insieme al Tetide che ha saltato la corsa per Ventotene. Insomma ancora un giorno senza collegamenti per le isole.
Una situazione talmente ripetitiva che sembra diventata la normalità.
“Mare da mosso a molto mosso, vento debole da NE altezza onde 1,3 -1,4″, non è un bollettino da tregenda, tante altre volte si è regolarmente navigato. Ora tra aliscafi al posto dei traghetti e nuova gestione della società passata da Caremar a Laziomar, la qualità e quantità dei collegamenti sembrano peggiorare ogni giorno di più.
Il mancato collegamento di oggi per Ponza – tra l’altro – fa saltare anche la giornata dedicata ai prelievi del sangue per le analisi che, avendo una cadenza settimanale, slittano al prossimo mercoledì.
Nel frattempo il Quirino è ancora fermo per lavori nel porto di Ponza, con oggi sono 35 giorni. Ieri sono state effettuate le visite del RINA e questo fa presumere che i lavori siano terminati. Voci di banchina dicono che dovrebbe rientrare in linea venerdì.
A tale proposito due considerazioni nascono spontanee: neanche questa volta sono stati fatti i lavori di adeguamento per l’istallazione di un sistema di abbattimento delle barriere architettoniche (ascensore, montacarichi, o qualunque altro sistema idoneo per superare le ripide scale di accesso al ponte passeggeri); dopo circa 4o giorni passati nel porto di Formia – che è un noto vivaio di cozze – immaginiamo lo stato della carena del Quirino: con le cozze aumentate e la velocità ancora diminuita. Il traguardo delle tre ore di traversata è ormai a portata di mano.
Fonte: H24 Notizie, Corriere della Sera
a robe’ questo e uno dei problemi.ti pare giusto che l’aliscafo nostro per mesi noi dobbiamo fare 3 ore di viaggio a ponza e il nostro s.a..r. non si lamenta con la laziomar perche lui fa assumere i suoi raccomandati trimestrali e quindi fa scambio di favori,e noi subiamo i disagi… di questo ignob…. STOP CENSURATO
buongiorno, eccomi qui..ennesima lamentela..torno da formia dopo uno stupido intervento ma per il quale mi hanno prescritto un antibiotico per sei giorni e mi rendo conto che la farmacia è chiusa dall’otto al tredici marzo….il problema non è il farmacista che ha tutti i sacrosanti diritti di ammalarsi, stressarsi, avere bisogno di una vacanza e cavoli suoi e noi??????????????? cinque giorni senza farmacia????? nessuno si è attivato.Caro sig. Sindaco, questo è uno degli infiniti problemi dell’isola che lei essendo sempre poco presente certamente non vive sulla sua pelle, sentendomi parte integrante dell’isola le chiedo a nome di noi isolani nel senso di coloro che “vivono sull’isola”..ci può aiutare?????sicura di un suo tempestivo intervento la saluto roberta sarlo.
il sindaco fa la spola…arriva alle undici e parte alle 15..penso non faccia un giro per vedere in condizione sia l’isola da almeno 4/5 mesi ….il postino??????? mah sembrerebbe che ci sia una new entry quindi forse se tutto va bene non andremo più a prendere la posta personalmente ma ci sarà recapitata..la banca solo il mercoledì..da leoni e noi coglioni…. e ne vogliamo parlare che la farmacia dall’otto al 13 marzo è chiusa ..il che vuol dire cche qualunque cosa ti serva…sei rovinato..scusa se ti scomodo per così poco ma ti prego S.CANDIDA aiutaci tu
Povera Santa Candida in mano ai “Don Vincenzo”
Tale padre…. tale figlio!!!!!!!!!!!!!!!!
La storia si ripete in forma moderna
Ripetiamoci un pò la storia di famiglia e dell’isola
L’antica famiglia degli Assenso ha fatto fortuna con il commercio.
Quando le annate non erano buone si andava a far spesa a credito da Vincenzino Assenso (figlio di ex-coatto), poi si pagava, appena le finanze lo permettevano. Naturalmente i prezzi dei prodotti erano fissati da chi deteneva il monopolio sull’isola ed inoltre poi si pagava con interessi i debiti contratti per mangiare. Allora non c’era il welfare.
Chi poi non poteva pagare con i soldi allora perdeva la terra, la casa, gli animali domestici e così via. Questa è la storia triste di tante famiglie del periodo pre e post guerra.
Costretti ad abbandonare l’amata Ventotene..
Nel suo libro su Ventotene, Alberto Jacometti, gli dedica un capitolo “Don Vincenzo”, è il massimo bottegaio del luogo e il grossista per diversi generi; uno dei due macellai, l’unico banchiere, uno dei grandi proprietari di case e di terreni, il negoziante di legna e carbone, l’ammasso del villaggio. A Ventotene egli tiene in mano tutti.
L’obiettivo è quello di farvi emigrare!!!!!!!!!!!!!!
Ventotene sarà ribattezzata Assensotene
ma io mi domando e dico ..ma perchè non si dimette..sta sempre a dire a tutti che con quello che prende di stipendio lui ci rimette..qui gli unici a rimetter ci(anche nel senso di vmmicare) siamo noi e per dirla alla totò..ma ci faccia il piacereeeeeeeeeeeeeeee.si dimetta se ha le palline si dimetta….
-isolati.: comandante schettassens SIAMO SENZA TRAGHETTO SENZA ALISCAFO -schettassens.:va buonn -isolati SIAMO SENZA TELEFONI.-schettassens: vabbuon- isolati SIAMO SENZA PANE- schettasens vabbuon -isolati SIAMO SENZA POSTA -schettassens ma ch m’n fott a me’ tant (sto a formia io)
LASCIATECI SVERGOGNARE IL COMANDANTE SCHETTASSE. VOGLIAMO CHE TUTTI SAPPIANO CHE HA ABBANDONATO L’ISOLA! [commento moderato]
vigliacco non e’ solo il capitano schettino … nessun sindaco in kuesta emergenza ha abbandonato il proprio paese…
Oggi il nostro sindaco ci ha fatto rimanere di nuovo senza collegamenti, senza linea per i telefoni cellulari, senza pane, senza posta da un mese. Lui intanto ieri stesso è ripartito per Formia, al sicuro nella sua casetta, tanto dei problemi degli isolani non gliene frega proprio niente … VERGOGNA!!! [commento moderato]
diciamo che il nostro carissimo sindaco così è contento ha un buon motivo per rimanere a casuccia sua al calduccio a giocare con il nipotino mentre l’isola affonda..prima veniva tre volte a settimana quando andava bene ora nemmeno quelle..ma cifaccia il piacere VERGOGNA
il resto lo fa’ la nostra amm, molto attiva x i trasporti x non far rimanere l’isola senza collegamenti davvero lodevoli….si danno da fare… x far chiudere l’isola .. cioe’ c’e’ un piano SI CHIAMA:.. LA SOLUZIONE FINALE