La sezione Ambiente & Criminalità dell’ associazione Rete dei Valori, ha depositato ieri 7 novembre alla Regione Lazio, in particolare al Dipartimento Regionale di Protezione Civile e al presidente della Regione Lazio Renata Polverini e.p.c. anche al Sindaco del Comune di Ventotene una richiesta di verifica di stabilità degli edifici dell’isola. La richiesta è motivata in merito ai continui crolli delle pareti rocciose dell’isola. “Lo scopo – spiega il responsabile comunale della Rete dei Valori Antonio Flocco – è quello di attuare, per gli edifici pubblici e privati soprattutto nelle zone attigue in cui sono avvenuti tali crolli continui, monitoraggi degli edifici ai fini puramente preventivi”. La Rete dei Valori evidenzia, inoltre, come nonostante dalla tragedia dell’aprile 2010 in cui persero la vita due giovani ragazze in gita scolastica a causa di una frana, e nonostante gli organi regionali e statali abbiano inviato fondi per la messa in sicurezza, l’isola continui a franare ancora non essendosi raggiunto un livello di sicurezza accettabile. Continua Flocco: “Evidenziamo che la tragedia di Ventotene ha fatto emergere un fenomeno nascosto, quello dell’abusivismo edilizio e dello sfruttamento dell’isola, nascosto da una pseudo politica ambientale e naturalistica che ha in realtà obiettivi e interessi diversi da quelli della salvaguardia dell’isola e del suo patrimonio naturalistico. Noi della Rete dei Valori riteniamo che sia necessario agire subito con una seria politica ambientale contro l’abusivismo edilizio e il clientelismo che dietro a tale fenomenologia si viene a creare; cosi come riteniamo necessario attuare una corretta politica di gestione per i dissesti idrogeologici che ricordiamo sono per la maggioranza causati da uno sfruttamento del territorio in modo intensivo ed errato. in ultimo vogliamo nuovamente ricordare che Ventotene è un’area protetta dacché chiediamo quali azioni di vigilanza sono posti in essere dal Parco per evitare i continui abusi del territorio”.
Fonte: H24Notizie, Latina Oggi
Giusto pensiero Anna. Ma in effetti c’è da chiedersi anche dove scolano le acque piovani di via Cala Rossano, ci sono le opere di urbanizzazione nelle zone crollate?
Ci sarà un modo per controllare l’esecuzione dei lavori fatti sul’isola.
Allora si inizi a verificare come è stato alterato con l’urbanizzazione il territorio dell’isola. Le alluvioni recenti sono la testimonianza e la denuncia di incompetenze e irresponsabilità sia tecniche che etiche.
Le acque piovani che sono raccolte dai tombini sulla strada dietro il cimitero dove sono incanalate per la fuoriuscita?
Quella è una zona molto franosa, lo è sempre stato, poveri turisti.
Dopo le morti innocenti di Genova non si può star fermi ad aspettare che si ripetano simili omicidi. bisogna fermare ogni atto scellerato che può provocare danni all’ambiente e morte per le persone.
Chiediamo che chi vuole andare avanti nei progetti della follia sottoscriva le responsabilità civili e penali per le conseguenze dellle loro azioni, chiediamo un’ipoteca sui loro beni immobili e mobili, compreso chi ha approvato simili finanziamneti.
Anzi sarebbe il caso di dirottare quei fondi alla ricostruzione delle zone alluvionate.Loro si che ne hanno bisogno.
Ventotene può limitare il traffico delle auto, non ha bisogno di costruire nuove strade per un territorio di appena 1,5 km.
Chiedete al presidente della Regione Lazio Renata Polverini di intervenire per questo tipo di revisione, altrimenti sarà anche lei colpevole di queste delibere scellerate. oggi tutti sanno ma non si capisce perchè non agiscono !!!!!!!