Ventotene in cenere

Ventotene brucia. Ancora una volta ieri sera il fuoco si é mangiato un pezzo dell’oramai sparuta macchia mediterranea che ancora si ostina(va) a crescere su Ventotene.
Questa volta le fiamme hanno divorato Parata Grande azzannandone il promontorio per oltre 12 ore. Si tratta(va) di una delle aree più belle e suggestive della riserva naturale.
Ancora non si conoscono le cause del rogo, ma quel che è certo è che non è stato un incidente, né un caso, né, tantomeno, una fatalità. Il colpevole c’è, ed è noto.
La riserva di Ventotene è gestita direttamente dal Comune; il sindaco ricopre addirittura il ruolo di presidente dell’area protetta! Ma nonostante abbia ricevuto dal Ministero dell’Ambiente oltre 5 milioni di euro per la conservazione del territorio, ancora oggi su Ventotene non esiste uno straccio di piano antincendio, sebbene sia obbligatorio per legge.
La questione viene delegata interamente ai volontari della Protezione Civile che da anni cercano di metterci la cosiddetta pezza, evidentemente non sufficiente.
Quella degli incendi dolosi è una piaga antica e diffusa sull’isola, che non si è mai voluto affrontare in maniera seria, e che si aggiunge all’abusivismo edilizio e al continuo consumo di territorio. Il tutto su un fazzoletto di terra grande appena 1,2 km quadrati.
Appena una settimana fa è bruciata Fontanelle, dove a giugno il fuoco si era già mangiato altri ettari di campi e vegetazione selvatica, e ancora vivo è il ricordo dell’incendio che ha devastato l’isolotto di Santo Stefano un paio di anni fa, causato da una mongolfiera di carta lanciata con troppa superficialità.
Ecco perché non si può parlare di caso, di incidente, di disattenzione, di “fatalità”.
Per lo Stato italiano chi ha il potere e il dovere di prevenire un evento dannoso e non agisce – tra l’altro avendo avuto, come a Ventotene, ampia disponibilità di mezzi – è riconosciuto colpevole del danno provocato, e ne deve pagare le conseguenze di fronte alla legge.
Già, la legge, ma quale?

Fonte: TeleFree, Dimmidipiù, Parvapolis, H24Notizie, Radio Luna, Studio93 cronaca, Il Messaggero, Corriere della Sera, Latina Oggi, Latina 24Ore, La Provincia, Latina Oggi

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10 risposte a Ventotene in cenere

  1. marina scrive:

    ABUSIVISMO, OVVERO DISTURZIONE DEL VERDE,
    INCENDI DOLOSI E NON, OVVERO DISTRUZIONE DEL VERDE,
    FRANE, OVVERO PORZIONI DI TERRITORIO PERSE, PERDITA DELLA FLORA E FAUNA TERRESTRE.
    PESCA ABUSIVA, OVVERO DISTURZIONE DELLA FAUNA MARITTIMA .
    DI QUESTO PASSO VENTOTENE NON ESITERA’ PIU’ E CON ESSA NEMMENO PIU’ VENTOTENESI.

  2. salvatore schiano di colella scrive:

    ma questi commenti è possibile che hanno una fonte comune, perche se è cosi stai fuori. se mi sbaglio fate come me, firmatevi con nome e cognome!!!!!!!

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