Bufera sul Comune per la gestione del porto di Ventotene

Inviato alla Procura di Latina un esposto contro il Comune di Ventotene per il non affidamento di una gara di appalto regolarmente vinta da una ditta dell’isola. L’amministrazione comunale è al centro di una polemica che si strascica ormai da diversi mesi e che riguarda la concessione di un’area demaniale al porto nuovo. In particolare, la società Ivic, di proprietà di Francesco Coraggio, si è aggiudicata il bando di gara emesso dall’ente isolano, che prevedeva l’affidamento di un’area all’interno del porto nuovo per ben tre anni da destinare a servizi portuali ai turisti. Fin qui tutto regolare. Solo che il Comune di Ventotene ha sì affidato la gara alla società vincitrice ma ad oggi non ha ancora provveduto a stipulare il regolare contratto. Questo vuol dire che la Ivic non può esercitare il proprio lavoro pur essendo concessionaria dell’area di riferimento. Nel frattempo, alla società sono stati staccati acqua e luce, per cui gli operatori non possono fornire servizio ai turisti che giungono in porto con le proprie imbarcazioni. E non è finita: Francesco Coraggio racconta che sono stati apposti anche i sigilli all’ufficio da parte della Capitaneria di Porto. Diverse sono state le lettere inviate al palazzo comunale per cercare di risolvere la situazione ma sono rimaste tutte senza risposta. «Nel frattempo, continuano a proliferare situazioni di abusivismo diffuso sull’isola, mentre noi che abbiamo vinto una regolare gara dobbiamo essere considerati dei fuorilegge. La portualità di Ventotene è ridotta ai minimi termini, non si offrono servizi, i turisti vengono sempre meno. Si dovrebbe pensare ad un consorzio per il porto» – dichiara Coraggio, il quale però non si è arreso a far valere un suo diritto: quello di lavorare grazie al bando di gara vinto. Per questo si è rivolto all’associazione Libera e ha inviato l’intera documentazione sulla vicenda che lo vede protagonista in un esposto alla Procura della Repubblica di Latina, direttamente al sostituto procuratore Giuseppe Miliano. Ora è tutto in mano alla magistratura, che dovrà fare luce sull’intera vicenda e verificare se i diritti della società vincitrice del bando sono stati effettivamente lesi dal Comune.

Fonte: La Provincia, Il Faro

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