L’invasione delle meduse

Niente bagno in mare per i numerosi turisti arrivati sull’isola per il week-end

Tra i tanti imprevisti che i turisti devono mettere in conto prima di sbarcare sulle isole pontine, ce n’è uno che spesso è preso sotto gamba: le meduse. Dopo le fastidiose invasioni registrate la scorsa estate, ieri mattina migliaia di esemplari sono tornati a popolare le acque dell’isola di Ventotene. Circa 2000 turisti, accorsi per il ponte del 2 giugno, sono stati costretti a rinunciare al primo tuffo dell’estate. Nonostante non risultasse nulla presso la Capitaneria di Porto di Ponza, tante erano le meduse fluttuanti nel mare. Molte belle a vedersi con il loro colore rosa e dalle piccole dimensioni, ma dolorosissime se si incontrano sulla propria strada, magari nel mezzo di una nuotata. In gran parte concentrate a riva e in prossimità degli scogli. Secondo quanto risulta, non un tratto di costa è stato risparmiato. Nemmeno chi ha messo mano al portafoglio per fittare una barca e fuggire dalla riva ha potuto godere delle splendide acque dell’isola. Tuttavia, non sono mancati i bagnanti più temerari che, pur di evadere dalla caldura (pare che ieri il termometro abbia registrato punte superiori ai 25 gradi), si sono concessi un bagno, stando attenti a evitare gli scomodi visitatori tentacolati. Non senza qualche piccolo intoppo. I malcapitati, infatti, sono dovuti ricorrere alle cure del caso. La presenza delle meduse – in particolare della «pelagia» – varia velocemente ed è legata a diversi fattori: da una parte il clima di questi ultimi anni e dall’altra la pesca senza regole di pesci predatori di piccole meduse, tra cui i piccoli tonni. Ma anche delle tartarughe che ne sono ghiotte. Un fenomeno, quello dell’invasione delle meduse, sul quale stanno indagando gli zoologici, che si interrogano sul problema del cambiamento climatico. E tra i vari dubbi emerge una magra certezza: la presenza della medusa è spesso indice di mare pulito. Peccato che a goderne siano solo questi placidi invertebrati marini.

Fonte: La Provincia

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