Oggi, a poco più di un anno di distanza dalla tragedia nella quale sono morte Sara e Francesca, sulle spiagge di Ventotene campeggiano segnali di pericolo. Cala Rossano, il luogo della tragedia è ancora transennato e sotto sequestro, così come risulta chiusa Parata grande dopo un crollo avvenuto di recente. A Cala Battaglia, così come nelle altre suggestive calette della splendida isola ponziana è vietato avvicinarsi alla falesia. Più prudente immergersi nelle acque restando a debita distanza dai costoni, o arrivando da mare con una delle barchette che si possono prendere a noleggio.
E’ stata invece messa in sicurezza Cala Nave, la spiaggia principale, quella più frequentata dalle famiglie con bambini, quella più facilmente raggiungibile a piedi dal centro abitato. I lavori, iniziati oltre un anno fa sono terminati e ora l’intera zona è totalmente fruibile per i turisti.
L’impegno dell’amministrazione è massimo per la messa in sicurezza delle zone a rischio ma ci vorrà tempo e molti soldi per portare a termine i lavori necessari. Va intanto avanti il progetto della realizzazione di un tunnel che dal porto dovrà portare le auto che sbarcano dai traghetti fino all’area di sosta dietro al campo sportivo. Un budello sotterraneo di trecento metri che per il sindaco sarà la salvezza dell’isola ma che alcuni contestano: perché portare l’auto su un’isola dove non serve?
Fonte: Il Messaggero