Quando anche il Comune è abusivista: sequestrata la stazione marittima di Ventotene

Il cantiere sequestrato

Un’opera comunale… abusiva. Personale ispettivo della Capitaneria di Porto di Gaeta ha infatti sequestrato il cantiere della nuova stazione marittima di Ventotene. Il motivo? La struttura, benché progettata e realizzata dal Comune per uso pubblico, era di fatto abusiva perché sprovvista del legittimo titolo di occupazione demaniale marittima, necessario vista l’insistenza del manufatto entro il perimetro dell’area portuale. Tutto è nato da uno sbarco. Come noto, la Guardia Costiera non dispone al momento di un presidio fisso sull’isola e così i servizi di ispezione, monitoraggio e controllo, attività ordinarie di polizia giudiziaria, sono giocoforza affidati a sopralluoghi saltuari. In uno di questi, venerdì mattina gli uomini del Comandante Francesco Tomas hanno passato al setaccio l’intera area del porto entro la quale ricade il cantiere aperto per la realizzazione della nuova stazione marittima. Della struttura sono state già realizzate le fondamenta e l’obiettivo era quello di chiudere i lavori prima dell’estate quando il flusso dei turisti «chiama » una più efficiente organizzazione dei servizi marittimi e di ricezione. Esaminata la documentazione in possesso del Comune, gli ispettori della Capitaneria hanno obiettato l’assenza nella pratica di un passaggio essenziale, dal momento che mancava all’appello il titolo concessorio per l’occupazione di suolo demaniale marittimo. Il Comune ha prodotto un’istruttoria finalizzata al rilascio ma non il titolo di legittima occupazione. E così, di propria iniziativa, la Guardia Costiera ha apposto i sigilli. Un provvedimento che non ha mancato di sollevare un certo sconcerto tra gli ambienti dell’amministrazione comunale, convinta che le carte stessero a posto e che tutto fosse regolare, dal momento che il progetto incassò nello scorso gennaio il via libera della conferenza dei servizi e il parere positivo della stessa Capitaneria. La procedura avrebbe dovuto però concludersi con il rilascio preventivo del titolo concessorio. Altrimenti, sostengono gli ispettori della Guardia Costiera, l’opera resta abusiva. Un altro fronte di dialogo tra Capitaneria e Comune di Ventotene riguarda la nuova sede per il presidio fisso del Corpo. Tra le parti c’è stato negli ultimi mesi un intenso carteggio. Il progetto c’è già e riguarda un manufatto da costruire, ironia della sorte, proprio nelle adiacenze della stazione marittima posta sotto sigilli. Quanto alla tempestività dell’intervento, dipenderà molto dalla burocrazia regionale. Realisticamente, la sede non sarà aperta prima del 2013.

Fonte: La Provincia

Questa voce è stata pubblicata in Ambiente, Cronaca e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

2 risposte a Quando anche il Comune è abusivista: sequestrata la stazione marittima di Ventotene

  1. Antonio scrive:

    COME SI SPIEGA LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE E DANNO AMBIENTALE FATTA DALLA rEGIONE LAZIO ?

    http://www.regione.lazio.it/binary/web/ambiente_pareri/181_2008.pdf

  2. er giustizziere scrive:

    povero RE’GEPPOSSO ,NULLA FUNZIONA SU QUEST’ISOLA.SANITA’ TRASPORTI MARITTIMI,TURISMO ,SCUOLA …ECC. MA CHE CI STAI A FARE TU E LA TUA BANDA DI FALLITI’ solo a fare pacchianate

I commenti sono chiusi.