Solo un’operazione di facciata quella della Procura di Latina contro l’abusivismo a Ventotene?
Vi ricordate il blitz del Nipaf che con l’elicottero, ad un anno dalla morte delle due ragazzine a Cala Rossano, è atterrato su Punta dell’Arco per sequestrare, su mandato del Procuratore di Latina Giuseppe Miliano, la “casa rosa” e la villa ipogea con vista su Ponza di un noto antiquario di Roma e di sua moglie che lavora per la Soprintendenza archeologica del Lazio?
È successo appena un mese fa, e la notizia ha destato molto scalpore su tutti i giornali e i TG regionali. Addirittura il Gip del tribunale di Latina Matilde Campoli aveva rigettato l’istanza di dissequestro presentata dai proprietari, confermando nei loro confronti le accuse di abusivismo edilizio e violazione dei vincoli paesaggistici, urbanistici e naturali.
Ebbene pare che la scorsa settimana i due immobili – nel silenzio generale – siano stati dissequestrati e siano rientrati nelle disponibilità della famiglia indagata.
Che si sia trattato dell’ennesima operazione di facciata a sfondo mediatico per far finta di affrontare l’annoso e gravissimo problema dell’abusivismo edilizio a Ventotene, dove basta farsi un giro per vedere lo scempio del territorio che si compie quotidianamente?
Attendiamo smentite.
Fonte: TeleFree
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