Scavi abusivi, sequestrata la villetta di un noto antiquario di Roma, proprietario di una casetta con annessa grotta
Continuano gli scempi sull’isola di Giulia. A Ventotene un noto antiquario di Roma, proprietario di un casetta con annessa grotta, è stato denunciato per aver trasformato il tunnel scavato nel tufo in ambienti abitativi – un salottino e una camera da letto – sino all’apertura di alcune finestrelle a strapiombo sul mare, tanto per non farsi mancare un panorama mozzafiato. Una location che non deve essere sfuggita all’occhio attento di migliaia di naviganti quando si compie il classico periplo dell’isola.
I REATI – Gli agenti del Nipaf sono sbarcati sull’isola con tanto di decreto di sequestro nei confronti del proprietario dell’immobile, l’antiquario Antonio Pettini, marito di una funzionaria della Sovrintendenza dei Beni culturali del Lazio. I due da qualche tempo avevano acquistato casetta di pochi metri cubi -dal colore rosa comunemente usato sull’isola – con annessa grotta ipogea e dato il via a dei lavori di ristrutturazione non consoni ai dettami della riserva naturale integrale. Oltre ad avere modificato la grotta stessa, anche l’immobile è stato oggetto di interventi non conformi. Il proprietario è stato infatti raggiunto da una ulteriore denuncia per abusivismo edilizio.
SCAVI SENZA FINE – Ad un anno di distanza dalla morte di Sara Panuccio e Francesca Colonnello, seppellite dal crollo della falesia a Cala Rossano, non si fermano sull’isola gli abusi che hanno come ‘vittima’ principale il delicato equilibrio ambientale: il tufo fragile viene costantemente aggredito dalla presenza dell’uomo, anche se non è solo il cittadino alla ricerca di una casa d’elite a perpetrare scempi. Ricordiamo come la stessa amministrazione comunale abbia in animo di realizzare un tunnel di trecento metri di lunghezza per convogliare le vetture dal porto romano sino al campo sportivo. Il progetto dell’isola ecologica, dunque, resta sempre più un miraggio.
Fonte: Corriere della Sera