Pietre al posto del cuore 6

«Non rovinateci la stagione»
Il sindaco di Ventotene scrive alle famiglie delle vittime della tragedia

Agghiacciante gaffe della giunta comunale di Ventotene che manda una lettera raccomandata alle famiglie delle vittime della tragedia dello scorso aprile chiedendo il loro silenzio per non ‘rovinare la stagione’. La denuncia del padre di Sara, una delle bambine rimaste uccise sull’isola insieme a Francesca è straziante. Bruno Panuccio urla tutto il suo dolore dalle pagine di Facebook, subito rimbalzate su decine di blog (http://bit.ly/gH4bN2), denunciando apertamente il tentativo dei consiglieri del sindaco Giuseppe Assenso, rinviato a giudizio per omicidio colposo, di far calare un velo di silenzio sulla loro morte per non spaventare i turisti che ancora pensano a Ventotene come ad un’oasi di pace e bellezza. Nel pubblicare la lettera ricevuta il papà di Sara denuncia: “siete in trepida attesa di vendere il vostro falso amore per la natura e l’ambiente ad altri studenti ignari del fatto che Ventotene è un’isola che oggigiorno non ha nulla da offrire se non un enorme cantiere a cielo aperto, omettendo magari come in passato la reale pericolosità dei luoghi che invece di salvaguardare e tutelare per la loro antica bellezza sono stati letteralmente stuprati dal cemento e dall’abusivismo edilizio che è stato a livello morale ed economico il voto di scambio e fonte di ricatto vincolante per il rapporto cittadino–amministrazione” e conclude chiamando a raccolta i cittadini onesti di Ventotene affinché si ribellino e non si trasformino, con il loro silenzio, in complici del delitto di strazio e vilipendio della sensibilità e della pietà umana.

Fonte: Parvapolis

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