Abbiamo deciso di continuare a seguire la vicenda della lettera anonima inviata da Ventotene alle famiglie delle vittime della tragedia di Cala Rossano per una questione di civiltà.
Vogliamo esprimere in tal modo la nostra solidarietà e dare il massimo sostegno a coloro che, in maniera onesta e dignitosa, non fanno altro che ricercare la verità affinché non si ripetano più tragedie inutili.
Per questo pubblichiamo una nota tratta da Facebook e scritta dal genitore di una compagna di Sara e Francesca.
Lo staff di Ventotene News
Vorrei fare una domanda ai Ventotenesi onesti che hanno risposto a Bruno [Panuccio]: come fate a sopportare di essere amministrati ancora da chi, con il suo scellerato operare ha determinato la morte di due bambine, nel fiore degli anni, scaraventando le loro famiglie, i loro amici e chi a loro voleva bene in un baratro di dolore senza via di uscita? La situazione in cui vi trovate è stata determinata solo e soltanto dalle loro azioni! Siamo in tanti i genitori che abbiamo mandato, fiduciosi, i nostri ragazzi sulla vostra isola ritenendola sicura,rischiando,invece, di perderli ad ogni viaggio. Oggi ci sentiamo miracolati! Anche la mia seconda figlia doveva partecipare a quella maledettissima gita (il fratello c’era stato proprio nel periodo indicato dal sig. Coraggio) ma, all’ultimo momento,si è tirata indietro. Era la compagna di banco di Sara e con Francesca aveva condiviso anche le elementari. Lei ha tappezzato la sua stanza con le foto delle amiche, si è aggrappata ai loro scritti ritrovati sui vecchi diari e, sul diario di quest’anno, ho trovato, ogni 20 del mese, un saluto per loro! Qui si piange ogni volta che si pensa o si parla di Sara e Francesca, praticamente sempre, abbiamo tutti un magone dentro che non ci lascia mai,è passato quasi un anno ma il dolore non è stato nemmeno scalfito dal tempo. Non ve la prendete con Bruno che si sta battendo come un leone per vedere puniti gli assassini di questi due Angeli, abbiate chiaro nella mente che lui, Martina, Maurizio, Vincenza, Perla ,Davide, Edoardo ed anche i feriti e le loro famiglie sono le VITTIME!! I carnefici in questo momento siedono ancora al loro posto. Per quanto ci riguarda Bruno potrà sempre contare sull’aiuto di tantissime persone che gli vogliono bene e che non permetteranno a nessuno di calpestare il suo dolore e la dignità che ha mostrato in tutto questo tempo. Non so voi al suo posto cosa avreste fatto! Non perdete,invece, l’occasione di fare concretamente qualcosa per queste famiglie colpite in maniera così crudele e per riprendervi la vostra isola rendendola finalmente sicura, prendete a calci nel sedere i vostri amministratori, costringeteli a dimettersi così sarà fatto un primo passo importante! Fino a quel momento non vi offendete se continueremo a chiamare Ventotene l’isola della morte perché, per adesso, quello è, visto che nulla è cambiato da allora anzi……..i progetti in cantiere non promettono niente di buono!!!!! Un abbraccio a te Bruno.
Nunzia Pinto
Fonte: Facebook