«Maid III», condannato il comandante

È stato condannato ad un anno e 5 mesi di reclusione con la sospensione della patente nautica, Mauro Baiocco di 57 anni, di Milano, il comandante del «Meid III» lo yacht che affondò a causa di un vasto incendio nel porto di Ventotene .
A distanza di quasi cinque anni la conclusione della vicenda giudiziaria per un episodio che si verificò il 10 agosto del 2006, davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Latina Guido Marcelli. L’incidente accadde di nottetempo, quando quasi tutto l’equipaggio stava riposando. E’ bastato poco, appena l’odore acre del fumo è iniziato ad uscire, perattirarel’attenzione degli occupanti e realizzare cosa stava accadendo.
L’origine dell’incendio venne subito individuato, le fiamme si svilupparono dal vano frigorifero, a causa di un corto circuito.
L’armatore Ernesto Gismondi di 75 anni (architetto famoso in tutto il mondo per avere fondato il gruppo Artemide) ed il comandante Mauro Baiocco di 57 anni, di Milano, dopo avere lanciato l’allarme misero subito in salvo gli ospiti: dieci persone, cinque adulti due bambini piccoli, di sei e sette anni, e due adolescenti sui sedici anni. Il comandante del porto di Ventotene, Filippo Ciminelli, investito del caso, attivò tutte le procedure di sicurezza del caso.
Insieme alla guardia costiera hanno indagato sul caso anche i carabienieri della stazione di Ventotene. Per oltre dieci ore le fiamme avvolsero il «Maid III» fino a ridurlo ad uno scheletro per poi inabissarsi nelle acque ventotenesi. Sul caso venne aperto un fascicolo di inchiesta che portò ad iscrivere nel registro degli indagati l’armatore e il comandante. Nel corso dell’udienza di rinvio a giudizio, tenutasi nell’ottobre dello scorso anno, è stato chiesto il rito abbreviato condizionato all’acquisizioni di ulteriore documentazione. Per l’accusa non sarebbero state adottate le idonee misure di sicurezza, oltre al danneggiamento ambientale in quanto finirono in mare due mila litri di gasolio.
Ieri la sentenza con la condanna e la pena sospesa.

Fonte: Latina Oggi, La Provincia

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