Protesta di Eco Italia Solidale: «Questo scempio va fermato subito»
Ormai è polemica. Il progetto del tunnel approvato dal consiglio comunale di Ventotene sta facendo il giro d’Italia. Dopo essere diventato oggetto di un’interrogazione in Regione da parte del capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli ed essere stato deprecato da Bruno Panuccio, il padre di Sara, una delle due studentesse morte il 20 aprile 2010 in seguito al crollo di un costone di tufo nella spiaggia di Cala Rossano, la galleria lunga 300 metri e larga sei e mezzo per collegare il porto al centro dell’isola è oggetto di nuove critiche. Questa volta a tornare sulla questione è Piergiorgio Benvenuti del Movimento Ambientalista Eco Italia Solidale, che condivide pienamente le parole di Panuccio. «Giù le mani da uno scempio che si vorrebbe realizzare nel cuore dell’isola, dove ben altre sono le emergenze, quella primaria è appunto la messa in sicurezza delle coste – dichiara Benvenuti – per scongiurare ulteriori tragedie come quella accaduta a Sara, e ben altre sono le attrattive che possono portare turismo nell’isola rispetto alla progettazione di super-strade e scavi di tunnel sotterranei. Avremmo preferito ad esempio dal sindaco di Ventotene l’illustrazione di un progetto di utilizzo di autoveicoli e motocicli elettrici o di piste ciclabili finalizzate alla mobilità sostenibile in una delle isole più affascinanti del Tirreno. Saremo presenti – conclude Benvenuti – ad ogni iniziativa finalizzata alla salvaguardia di Ventotene che non può passare per agevolare maggiore traffico e strade sotterranee». Come già ricordato, il tunnel è oggetto di un’interrogazione presentata dal capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio Angelo Bonelli che chiede di verificare la legittimità del progetto, alla luce delle norme e dei vincoli di tutela ambientale e paesistica vigenti a salvaguardia dell’isola, nonché la reale utilità dello stesso, considerata la limitata superficie e la fragilità territoriale dell’area.
Fonte:La Provincia